Se vi domandano a quale tra queste 3 cose potreste rinunciare,
cosa rispondereste?

  • televisione
  • cellulare
  • computer

La notizia e’ che molti dovendo scegliere rinunciano alla televisione… il nostro amato tubo catodico…

Be’ in effetti con il crollo di qualita’ che ha avuto negli ultimi anni puo’ anche essere una motivazione: ecco alcune considerazioni sulla televisione di oggi… ( condivisibili o meno e’ ovvio )

  • poche prime visioni: la sera ormai la guardo raramente in prima serata, e con l’avvento del dvd e dei lettori a basso costo e’ molto meglio noleggiarsi un film che guardarne uno in tv.. senza pubblicita’ e qualita’ diversissima.. e un titolo recente
  • programmi quasi tutti uguali e che si copiano a vicenda, poche novita’ e quelle poche innovazioni sono dei target esteri copiati pari pari..* unici programmi di un certo spessore ad orari folli ( dalla seconda serata in poi ) oppure a orari tipo le 15 del pomeriggio… ( dai telefilm interessanti, tipo Friends a Mediamente )
  • i programmi generalisti tipo “Domenica in“ e la controparte Mediaset ormai hanno toccato il fondo: non parlano di nulla, ci sono sempre le stesse persone “non” famose ( soprattutto dalla parte Mediaset ) che girano tutto il palinsesto.. un incubo insomma
  • programmi truffaldini e quiz uguali alle stesse ore in piu’ canali: ma questa e’ liberta’ di scelta?* tendenza ad usare la comicita’: una delle poche cose che ritengo positive.. il dilagare di Zelig e Colorado Cafe’, l’ottimo Camera Cafe’, e Love Bugs… novita’ godibilissime e che ritengo una delle poche cose positive della tv di questi anni
  • alcuni programmi culturali presenti in molte reti risultano ben fatti e molto interessanti: un plauso per essere un granello di sabbia nel deserto
  • circolo vizioso: si sta creando una sorta di circolo per gli stessi personaggi ( vecchi e nuovi ) con i reality show dei VIPS… una cosa spaventosa: ma d’altronde siamo itailiani e il gossip e’ il nostro pane quotidiano,no?

E adesso passiamo al Web, vediamo Panorama che dice:

-> Il web appassiona sempre più

Gli italiani si dividono tra analfabeti informatici e interessati alle possibilità della rete. Solo il 9%, secondo il Rapporto 2005 dell’Osservatorio Aie, dichiara di non connettersi mai.
Secondo gli insegnanti, i linguaggi dei computer favoriscono l’apprendimento degli studenti.

Oppure ancora questo, tratto da uno studio ISAE:

Si stabilizza nel 2004 la diffusione di pc e collegamenti Internet; aumento dei beni per la casa e per l’intrattenimento personale.
[…]

Per quanto riguarda i personal computer, si è stabilizzata la loro diffusione (nelle case della metà degli intervistati) e dei collegamenti Internet (utilizzati dal 40% del campione)

insieme a questi dati tratti da un rapporto del Censis del 2004:

In Italia Internet “pervade tutti gli altri mezzi di comunicazione” ma** quasi tre italiani su quattro non si connettono mai**. Il motivo? La maggioranza di loro (74%) non sa usare il computer.

Dati a dir poco contrastanti: sintomo anche che una buona fetta della gente che naviga non ha molto le idee chiare su quello che sta facendo…

Ed ecco il dilagare di virus e spam: questo e’ uno dei motivi “sociali“…

Ci sono aspetti che sara’ interessante approfondire… appena trovo il tempo :)

Pubblicita’ e comunicazione

E’ probabile che studi come questo inizino a fare paura: la pubblicita’ tuttora ha la maggiore concentrazione nella televisione e questo mezzo e’ l’unico centralizzato e quindi maggiormente controllabile… a differenza di Internet che cerca di essere imbrigliato ma che per sua stessa natura e’ decentralizzato e al di fuori della comprensione delle attuali classi di potere…

La mia paura e’ lo spostarsi della pubblicita’ dalla televisione a mezzi molto piu’ personali come il cellulare.. bisognera’ stare molto attenti a fare muro compatto contro una maggiore lesione della nostra privacy…

Per dirne una: in questi giorni sta creando non poco scompiglio la questione degli SMS della protezione civile… giusto oppure no il loro invio?

Il problema e’ che non ci viene offerta la liberta’ di scegliere: se io mi ritengo informato e autosufficiente e non voglio piu’ ricerverne nel futuro, come togliere la mia iscrizione a tale servizio?

E questo aldila’ della pubblica utilita’ dell’occasione: non bisogna consolidare un trend che poi sarebbe tragico… sperando sempre che le compagnie non facciano certo pagare lo Stato per questi servizi, che dovrebbero usare le trasmissioni broadcasting della rete stessa…

Gia’ il fatto della “trasparenza“ delle tariffe mobili e il prezzo MAI SCESO degli SMS sono un motivo di poca fiducia nel nostro “libero” mercato…vi sembra normale?

Ok ammortizzare il costo dell’infrastruttura, ma adesso mi pare troppo… almeno dimezzare il costo degli sms,no?

Riferimenti:

-> La strana dedica di Bersani “Alla peggiore televisione”

-> Studio ISAE: metà degli italiani ha un pc a casa, il 40% è collegato ad Internet

-> Computer difficile per 74 italiani su 100

-> Trend/ I cellulari supereranno le tv come media preferito dalla pubblicità

-> Il web appassiona sempre più