In questo mese i posts saranno pochi e brevi, tranne qualche eccezione…

Adesso volevo segnalare qualche notizia sui temi della sicurezza e liberta’, che mi sono particolarmente cari…

Partendo da un ottimo articolo di Punto Informatico:

-> Data retention e ferie d’agosto

Molti avranno notato che nel “Pacchetto Sicurezza“ recentemente approvato da un parlamento insolitamente pronto, oltre ad altre misure non informatiche che non commentero’ qui, è prevista una serie di norme molto permissive che autorizzano, in buona sostanza, una data retention preventiva e totale su tutte le comunicazioni telefoniche e telematiche. Nel 2007 è prevista una revisione della situazione, ma questo non è certo rassicurante; potrebbe essere in peggio !

C’è anche in arrivo una direttiva Europea, molto poco pubblicizzata ma anche molto trascurata dalla comunità telematica in generale.

Tra l’altro di questa cosa ne avevo gia’ parlato tempo fa, sempre prendendo spunto da Punto Informatico…

Consiglio caldamente la lettura e la sottoscrizione alla campagna di informazione contro una data retention generalizzata…

L’altra chicca che DEVE far riflettere sulle aberrazioni del nostro sistema legale del copyright e’ tratta da ZeusNews:

-> I proprietari del vostro libro

In pratica un distributore troppo zelante non ha incluso degli avvisi di non-lettura dell’ultimo libro di Harry Potter prima dell’uscita ufficiale e i clienti che hanno REGOLARMENTE acquistato i volumi ( prima dell’uscita mondiale ufficiale ) si sono trovati in una vicenda stile candid-camera… ma REALE putroppo..

Venutone a conoscenza, Raincoast non si limita alla prevedibile ramanzina a spedizioniere e libraio. Pretende, e ottiene, un’ordinanza del tribunale dalla Corte Suprema dello stato (British Columbia) per congelare i libri all’interno dell’incarto originale.

L’ordinanza, sostanzialmente, fa divieto di lettura e discussione, pubblica o privata, di qualunque aspetto del libro, naturalmente, fino alla data di uscita ufficiale. “Guai a voi se lo aprite, guai grossi se lo leggete, guai molto grossi se ne parlate con qualcuno.”
Così suona la diffida del tribunale ai 14 acquirenti, che diventano, senza saperlo, qualcosa di molto vicino a un criminale del copyright.

O ancora.. e questa e’ una vera chicca…

Il titolare dei diritti è autorizzato a proteggere il suo lavoro. Il contenuto del libro è confidenziale fino al 16 luglio, quindi è nostro diritto impedire l’accesso ai contenuti a chi detiene fisicamente il libro.”
Così dichiara Neil Blair, legale dell’agente dell’autrice Joanne Kathleen Rowling.
Detiene fisicamente. Ma il libro non è stato regolarmente e in buona fede acquistato? Non vi è dubbio che ci troviamo di fronte a uno sconvolgimento profondo del concetto di proprietà privata, alla base della nostra cultura. Da non avvocato, fatico a capire per quale motivo un oggetto che ho regolarmente acquistato non mi appartenga; per quale motivo, fatto salvo il diritto d’autore, io non possa decidere se leggerlo, farci gli scarabocchi sopra, farmici aria o metterlo sotto la gamba di un tavolo.

Ma anche osservando la questione sotto il profilo tecnico, il richiamo dell’editore alla legge sul copyright è incomprensibile. All’interno dei diritti concessi dalla legge al titolare del copyright, non mi risulta esserci quello di proibire la lettura.

Leggete l’articolo per capire a fondo la vicenda, che definire surreale e’ il minimo che si possa fare…

Riferimenti:

-> I proprietari del vostro libro
-> Il Governo schederà le nostre email
-> Data redention is no the solution campaign
-> La privacy degli altri
-> Data retention e ferie d’agosto