Ritrovarsi nelle parole di due personalita’ che ammiro e leggo molto spesso e’ gratificante: ma non per questo mi rende felice, data la situazione…

Solo mi rende contento del fatto che, pur tenendo alta l’attenzione verso le novita’ del Web, e del Semantic Web… capisco, come molti altri, la necessita’ di addentrarsi ancora di piu’ in altri temi che pregiudicano la nostra vita, e che non possiamo piu’ ignorare…

Energia, sviluppo sostenibile e la consapevolezza che non possiamo piu’ vivere molto in questo sistema…

Siamo stupidi per non appassionarci invece tutti insieme al problema: e proprio qui si inserisce lo scritto di Giovanni Sartori e il commento ancora piu’ illuminante di Gandalf:
-> La stupidità sta crescendo?

Non cito nessuna riga per non decontestualizzarla: leggetelo, e’ breve…
Ma incisivo…

Attualmente due questioni ritengo fondamentali:

  • il discorso della Net Neutrality
  • il discorso sulla questione energetica e sulla trasparenza dell’informazione su di essa, dilemma principale dei prossimi anni, che tocchera’ ciascuno di noi

Giusto per dare l’idea del punto dove ci troviamo, via Petrolio.Blogosfere, scopro un interessante articolo di KuwaitTimes.net ( quindi non l’ultimo arrivato… )
-> Peak oil and fragility of global oil supply

Insomma, immaginare il kuwaitiano che una mattina, col caffé, apre il suo giornale preferito e si ritrova a leggere un pezzo che finisce con “E’ arrivato il momento di accettare l’idea del picco del petrolio. Meglio cominciare a prepararsi fin da subito.“ fa un po’ effetto…

Mentre per quanto riguarda la Netneutrality, al post precedente aggiungo l’interessante intervista podcasting a Tim Berners Lee, ripresa oggi anche da Punto Informatico:
-> Berners-Lee: Web 2.0? Non esageriamo
-> Interview text

Vengono affrontate diverse questioni, quella sull’hype del Web2.0, che in realta’ e’ una maturazione che fa parte dell’idea iniziale di Web… come avevo gia’ a suo tempo accennato

Ma e’ ancora piu’ forte l’affermazione che fa riguardo alla netneutrality ( ripresa anche da Punto Informatico… ) :

Credo che l’importanza della neutralità della rete sia ben compresa da molti, ma credo di non aver mai sentito alcuna preoccupazione su di essa al di fuori degli Stati Uniti. Se si va in Europa e si chiede alla gente se è preoccupata sulla Neutralità della rete, non sanno di cosa parli. La gente non sa nemmeno cosa significhi quella frase.

Ecco, non credo sia del tutto vero: ma non ha comunque tutti i torti…
In effetti se ne parla poco, pochissimo anche tra gli addetti ai lavori: oltre a non avere ben chiaro il contenuto del messaggio, facilmente manipolabile e a volte difficile da chiarire…

Io aggiungerei queste due frasi, tratte dalla medesima intervista:

…this important concept that if I’ve connected to the Internet, and if you’ve connected to the Internet we can then communicate. Nobody else can then start
suddenly charging us extra money to building up because they feel that you’re making too much money selling me your
audio podcast or something.

I think it’s really important that the market for Internet connectivity and the market for content are independent
markets
.

Perche’ attualmente il traffico si puo’ comunque priorizzare, a seconda delle necessita’, e in ogni caso la banda si paga, e non poco…

L’utilizzo delle risorse delle Telco e’ un business che esiste, e funziona: ora si vuole aggiungere anche il contenuto in quello che le Telco vogliono offrire, ma senza libero mercato sul tipo di contenuto.

Si vogliono legare contenuto e linea e fornitore di linea in un legame a doppio filo…
Discriminando poi il contenuto passante di altre Telco nei confronti di Telco concorrenti…

Quell’intervista pone interessanti questioni sul Semantic Web, ma ne riparlero’…

work in progress