In lieve ritardo, rispetto agli altri, vorrei raccontare un po’ l’esperienza che abbiamo vissuto nella giornata di sabato, in quel di Quistello, dalle parti di Mantova, al Ristorante Ambasciata… ( la fortuna a volte si ferma anche qui .) )
Credo che una sintesi dell’atmosfera che siamo stati fortunati a vivere possa essere espressa tramite due immagini, scattate della grande Sara che ci ha accolto in questa iniziativa:

Io che rido di fianco a Ziliani, sara’ il vino? Non credo, e’ il clima, ve l’assicuro…

La Tavolata: e qui non ci sono parole, credo…

Altre foto del servizio, nel set di Flickr:
-> IVLPN, Ambasciata di Quistello

Che cosa abbiamo mangiato e bevuto, l’hanno raccontato in varie modalita’…
-> I vini San Lorenzo e l’Ambasciata

Personalmente lo Champagne mi ha colpito davvero bene come inizio, e ogni portata era piu’ buona dell’altra, non potrei mai stilarne una classifica .)
Forse il Pinot era meno forte e deciso, ma non si puo’ dire che non fosse buono…
Molto dipende dai gusti.
Le pietanze non risultano leggere, ma e’ la cucina dell’Ambasciata che e’ cosi’: i sapori pero’ e il modo in cui si diffondono mentre si prosegue nel pranzo, e’ un vero crescendo rossiniano…

Due parole invece sull’atmosfera vissuta, all’approccio umano e culturale verso il proprio lavoro e alle proprie passioni, frutto soprattutto del grande Antonio Tombolini, un vero simpaticone .)
La cucina puo’ essere anche un lavoro, ma e’ sicuramente una passione e ridarle il giusto contesto e’ davvero un’esperienza di Vita!!

Una compagnia eterogenea, tutta davvero venuta per gustarsi l’esperienza e per gustarsi il tema del giorno, che era il ristorante e quello che era in grado di fare, abbinato ai vini San Lorenzo, davvero una prelibatezza, imperdibili…

Nel giro di nomi iniziale, mi ha colpito di essere abbastanza fuori dai miei settori di appartenenza, ma nello stesso tempo, l’amore per la tavola condiviso da tutti, ha ben presto fatto da collante assieme all’ottima accoglienza dei fratelli Tamani, assolutamente imperdibili: tra una portata e l’altra, un bicchiere e l’altro, un raccontarsi di storie e di esperienze che mi hanno arricchito davvero. Franco che ricordava l’ultima volta che era stato in quel di Quistello, io che cercavo di capirmi e imparare anche qualcosa sui vini .)
Oltre che al piacere di berli, of course .)

Parlare della vita in semplicita’, in un ambiente a prima vista che non si puo’ non vedere che ci faceva da contorno, come potete vedere dalle foto… Gustandosi delle prelibatezze imperdibili….

Insomma, non e’ facile trasmettere il vissuto di quelle ore con le semplici parole.

Forse si puo’ intuire qualcosa da questo post incredibile di Martino:
-> La fine del Minimalismo

Ospiti della San Lorenzo con la complicità di Antonio Tombolini, sabato a pranzo non si è mangiato: s’è fatta un’esperienza visiva, olfattiva, tattile e infine globale: anche una cosa esaltante e sfiancante a ben vedere, perché, come si dice da queste parti, mangian più gli occhi del ventre, che vuol dire che gli occhi han più capienza della pancia, e anche che mangiare è un’avventura visiva.
A cui, in maniera perfettamente opposta al minimalismo composto e trattenuto della cucina sofisticata, qui concorrono delle pietanze generose e gustose e perfette, consumate ad un desco apparecchiato come neanche un imperatore, ed in un luogo che è una rappresentazione dell’immaginario provinciale della ricchezza e dello sfarzo, ma trattenuto appena un attimo prima di sbracare nel kitsch. L’Ambasciata non è kitsch: è ancora oltre, è molto di più, oppure appena appena un po’ meno.
E’, magari, così oltre il limite del kitsch, che fa il giro completo, e sbuca da un angolo e sferra un paterno calcio nel deretano del minimalismo.

Con un grande spirito di convivialita’, nel ridare senso alla Persona nel conversare e nel fare anche marketing, una forma di marketing che rida’ valore anche alla Cultura, con la C maiuscola, nell’era dei nuovi media…

Ringrazio tutti per l’ottimo tempo passato assieme, e la San Lorenzo per dimostrarsi davvero un’azienda che sta innovando nello stile di comunicazione e nell’offrire assieme ai propri servigi anche la dimensione culturale…

E di questi tempi, non e’ davvero poco.
Oltre che a ridare valore alla singola Persona.

E come dice Antonio, un qualcosa di estetico e di estremamente umano allo stesso tempo, assai vicino ai piaceri della vita, quelli veri .)

Insomma, un’esperienza che non si potra’ dimenticare facilmente :)

Grazie ancora.
Adesso mi devo svegliare.

Peccato .)