Ho appena scoperto la funzionalita’ di archivio di Tumblr:
-> Random.pieces.of.info Archive

Mica male, pero’ mi son venuti un paio di pensieri al volo…
Sfociati poi in una prova di Web of Data molto pigra, senza voler mettere mano a codice o altro .)
Ma magari la cosa apre la mente sulle possibilita’….

Consideriamolo come uno step 2 verso un caso pratico del posto di Tim Berners Lee…
-> Stop e leggere: Sir Tim parla del Giant Global Graph - step 1

Da girare a Tommaso Sorchiotti, che mi pare sia quello che maggiormente si interessa di queste cosuccie .)

Pensiero uno: visto l’ordine temporale dei post e la loro media lunghezza, potrebbe essere interessante una visuale a timeline, abbozzata tipo questa:

Pensiero Due: partendo dalla medesima visuale, con una faccetta per gestire i 7 tipi di media che Tumblr permette di postare…

  • Text
  • Photo
  • Quote
  • Link
  • Chat
  • Audio
  • Video

Pensando poi di selezionare la Citazione, poter poi filtrare la lista di citazioni per fonte…
Un utilizzo sensato, visto che il 96 per cento delle cose che salvo su Tumblr sono proprio citazioni.

E visualizzarle in forma comoda, usando Simile Exhibit magari…

Passiamo ora a qualche tecnicismo su questi temi, verso qc esperimento rudimentale di Web of Data.
Parte avanzata direi, vi avviso .)

Continua a leggere

Dall’esempio delle query SPARQL, soprattutto dall’ultimo citato, dovrebbe risultare chiara una cosa:
**come faccio a sapere le risorse di cui voglio parlare? **

Nel senso: proviamo a pensare che vogliamo parlare di una risorsa, che nel Web ha come chiave o id univoca proprio la URI.
Mi serve un modo semplice e immediato di avere un valore ritornato, anche tramite una semplice ricerca full-text, cosa alla quale ormai siamo ampiamente abituati.

Riferendomi al mondo dei database, sto cercando di risalire alla chiave della risorsa della quale voglio parlare. [ info del Design del W3C su RDF e Database relazionali ]

Cioe’ un modo di identificarla in modo globale, nel mondo.

Visto che la tecnologia per essere davvero usata e usabile, dovrebbe essere trasparente per l’utente, ci deve essere un modo di avere di ritorno un identificativo della risorsa cercata ( un URI quindi ), senza grossi problemi di complessita’ o di dover fare cose astruse.

-> Sindice Search in your Web Browser

To start using the plugin, you can either install it directly in your browser or download the plugin xml file and install it manually.

As a result, you’ll be able to use Sindice Search (text mode) directly from the browser toolbar.

Sindice in Firefox

Via Danny Ayers .)

E funziona incredibilmente bene, anche usando la versione online.
Proviamo questo:
-> Query su Sindice - Matteo Brunati

Visto?
Proviamo a pensare alla accuratezza dei risultati ottenuti, rispetto a Google…

Per divertirsi, provo a cercare alcuni amici:
-> Antonio Sofi nel Semantic Web
-> Sergio Maistrello nel Semantic Web
-> Antonio Tombolini nel Semantic Web

Considerando che siamo agli inizi, e che potra’ solo migliorare la visualizzazione, non promette assolutamente male la cosa .)

Commenta e condividi

Certe dinamiche da affrontare sono complesse, quasi come poggiassimo lo sguardo su un prisma, piu’ si cerca di mettere a fuoco la cosa e piu’ ti si divide in mille fasci di luce che non ti aspettavi di trovare…

In tutto questo dipanarsi e schiarisi di idee e concetti, in questi giorni mi ritrovo abbastanza in questo post:
-> Bisogno ≠ richiesta

[…] è essenziale distinguere tra bisogno e richiesta. Spesso i clienti, ma anche in generale le persone con le quali interagiamo, ci fanno delle richieste. Esse nascono per soddisfare un bisogno.
In linea di massima, un bisogno può essere soddisfatto in modo diversi. Spesso chi “chiede” qualcosa non si rende conto che dire no alla sua richiesta non è segno di mancanza di volontà di soddisfare quel suo bisogno. A volte non si può procedere in quel modo, oppure ci sono mezzi e strade migliori che permettono di raggiungere un certo scopo più facilmente o con un effetto ancora più visibile.

Quante volte invece, ci si ferma alla richiesta pensando che sia una sorta di linea del Piave: “se non la soddisfi è perchè non vuoi aiutarmi” oppure “questo è ciò che serve per risolvere il mio problema in azienda, non altro”. Vale anche in politica, ovunque. Bisognerebbe sempre cercare di capire “cosa c’è dietro” e non soltanto “fare quello che mi chiedono”.

I grassetti sono miei.

La comunicazione e l’arte di intendersi e’ un processo sempre in evoluzione, e non si e’ mai troppo bravi o troppo preparati nel saperlo fare.

Questo puo’ essere un valido aiuto nello stilare i nostri pensieri, provero’ ad adottarlo:

-> How to get your slides noticed » SlideShare

Altro non vorrei aggiungere: seguite il mio tumblr per capire di cosa mi sto interessando in questi giorni…

Diciamo che si sta cercando di dipanare il velo attorno a FullOut, ci sara’ uno step importante a breve…

La prossima settimana…

work in progress

Commenta e condividi

Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento