Da vedere: regalatevi alcuni minuti preziosi per pensare…

Economia della Felicita’, di Luca De Biase: fatevi un pensierino, merita davvero…

I miracoli della tv on demand che mi fa vedere cose che altrimenti avrei perso .)

Via Luca De Biase, of course.

AGGIORNAMENTO: alcune frasi degne di nota, oltre all’imperdibile spezzone in cui viene ripreso il mitico pezzo su Vespa [ qui il video incriminato ] e come e’ stata disegnata la Rete dal suo noto salotto televisivo, :)

La Rete poi ha riso di Vespa, e sto citando eh…

Alcune citazioni live:

non si vive di solo PIL

nel corso di questo sviluppo materiale, abbiamo disperso valori straordinari: come l’ambiente, come le relazioni con le persone, il tempo che dedichiamo agli altri, e questi sono valori dispersi dei quali abbiamo bisogno, non hanno prezzo. E’ questo il punto.

il denaro torna ad essere un mezzo e non un fine

c’e’ una nuova dimensione della sfera economica e dei media

c’e’ un ritorno alla voglia di connettersi, nel senso di collegarsi e di relazionarsi tra le persone

La ripresa nelle seconda parte di quanto e’ emerso da Vespa:

c’era una commedia del 500 dove un signore viene accusato di aver ucciso la moglie, e lui si difende dicendo che non e’ stato lui, ma che e’ stato il coltello…
effettivamente e’ la stessa cosa che dire che Internet alimenta l’odio e la pedofilia.
l’odio c’e’ nella societa’ e si esprime in tutti i modi possibili…

chiaramente un paio di settimane fa c’e’ stata una discussione da Vespa.
cito Vespa e li’ che e’ successo e hanno raccontato la Rete come un posto dove avviene solo quello ( cioe’ pedofilia, violenza e odio e via dicendo )
che la Rete si e’ messa a ridere, e ha riso di Vespa in una maniera straordinaria.
perche’ la Rete si difende, son tante persone, e’ fatta di persone e quindi uno dice…
lei e’ una persona che potrebbe combinare dei guai, ma non ho ancora combinato dei guai.

Per quanto riguarda la vicenda di Vespa, rilancio quello fatto emergere dal buon Giovanni Boccia Artieri, con cui mi trovo d’accordo…
-> Categoria Vespa di Mediamondo

Altri spunti li troverete nel libro, da leggere…

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Raccolgo volentieri il meme che gira in questi giorni, piu’ che altro perche’ rientra in certi pensieri e in una fase di trasformazione di questo blog, soprattutto dopo i giorni all’IA Summit, che mi stanno facendo riflettere parecchio…
-> Come sei diventato blogger

Cosa ti ha spinto a creare un blog?
Direi che la pagina del blog che spiega i motivi di partenza, risulti abbastanza chiara.
-> Casual.info.in.a.bottle - Che cos’e’

Poi perche’, complice il tema cardine del blog stesso di nicchia e da coda lunga, mi serviva e mi serve un’occasione di confronto e di sintesi delle cose che leggo in inglese e che inizio a comprendere in questa evoluzione del Web medesimo.
**
Nel cercare legami di potenzialita’ inespresse degli strumenti che tutti i giorni diamo per scontati.**

Un altro motivo, di cui mi sono accorto in corso d’opera, e’ la capacita’ terapeutica del blog stesso, invero.

Quasi un blogger Usa su due sceglie la parola terapia per motivare la sua attività. […]Terapia però nello specifico è esprimersi, scrivere,comunicare (magari solo a se stessi). Mi viene in mente, al proposito, una parola un po’ più nobile: meditazione.

Certo, una forma di meditazione un po’ particolare, più simile alla riflessione sui fatti (propri, altrui e pubblici). Ma pur sempre un fatto espressivo condotto (anche) verso se stesso, quindi a più alta probabilità di sincerità. E di scioltezza nello scrivere.

Il tuo primo post?

Direi che sia questo:
-> E finalmente!!

Un classico hello world, come si vede dall’URL .)

Il post di cui ti vergogni di più

Mah, forse molti non sono scritti bene, confusionari e con errori, perche’ molte volte non rileggevo le cose nel primo periodo, adesso sto migliorando.
Diciamo che alla chiarezza, molte volte lascio liberta’ interpretativa, volutamente.
Degli snodi che lancio, ognuno puo’ prendere quello che puo’, e quello che vuole.

Ma e’ vero, che su certe cose, e’ meglio essere chiari.
Ci lavorero’ su.

Il post di cui sei più fiero

Mah, forse quelli di quest’anno, o forse il mini scoop su Yos di Telecom, ma anche quello sul rapporto 41 era mica male da far emergere… Quello comunque che maggiormente identifica il mio lato interiore e’ questo:
-> Equilibrismi

Ma quello che e’ emerso di piu’, e dove ancora non conoscevo nessuno ma ho avuto un grande feedback per il tema trattato, e’ stato l’appello pro Net Neutrality, ripreso da fonti ufficiali, un ottimo segnale che ero sulla strada giusta .)
-> Net neutrality: un appello alla blogosfera…

Non e’ male la sensazione di combattere per delle cose comuni, e finalmente trovare il supporto di altri al di fuori della propria cerchia “analogica” di amici o conoscenti…

Passo la palla a mia volta, se vorranno raccoglierla, a Paolo, a Gian che ho appena scoperto e che trovo fantastico, e a Enrico Bertini, anche lui che affronta temi assolutamente interessanti .)

Ma la vera domanda e’, rispetto al format del blog, e alla forma editoriale che assume in media, al tipo di post che si possono fare….
Cosa si puo’ migliorare?

Io mi sto muovendo in tal senso, e forse lo stile volutamente caotico dei miei post vuole crearmi anche sempre maggiore necessita’ nel fare questo passaggio…. _L’inconscio al lavoro, maybe…
_

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In lieve ritardo, rispetto agli altri, vorrei raccontare un po’ l’esperienza che abbiamo vissuto nella giornata di sabato, in quel di Quistello, dalle parti di Mantova, al Ristorante Ambasciata… ( la fortuna a volte si ferma anche qui .) )
Credo che una sintesi dell’atmosfera che siamo stati fortunati a vivere possa essere espressa tramite due immagini, scattate della grande Sara che ci ha accolto in questa iniziativa:

Io che rido di fianco a Ziliani, sara’ il vino? Non credo, e’ il clima, ve l’assicuro…

La Tavolata: e qui non ci sono parole, credo…

Altre foto del servizio, nel set di Flickr:
-> IVLPN, Ambasciata di Quistello

Che cosa abbiamo mangiato e bevuto, l’hanno raccontato in varie modalita’…
-> I vini San Lorenzo e l’Ambasciata

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento