Oggi e’ una giornata che ricordero’ a lungo….

Non so voi ma io ero preparato al peggio viste anche le basse probabilita’ di far vincere il buon senso.. e vista l’aria che tira negli ultimi anni.. e invece…BAM!!

Mai stato cosi’ contento di essere smentito…. :)

Il Parlamento ha respinto a grandissima maggioranza - 648 voti favorevoli, 14 contrari e 18 astensioni - la posizione comune del Consiglio sulla controversa proposta di direttiva sulla brevettabilità dei software.
L’Aula ha salutato l’esito della votazione con un lungo applauso.
Si tratta della prima volta nella storia che il Parlamento respinge una proposta legislativa in seconda lettura della procedura di codecisione.
In precedenza, tuttavia, i deputati hanno respinto cinque proposte in terza lettura, in Plenaria o in comitato di conciliazione.

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Ci sarebbe da ridere, per non piangere… ormai siamo veramente in una farsa…
Prendete questa notizia:

-> Contois: iTunes l’ho inventato io

Computer control system and user interface for media playing devices.

Il brevetto ‘868 descrive un sistema e un’interfaccia utente con la quale è possibile controllare un dispositivo di riproduzione audio, accedere ai file di musica archiviati in un database e selezionare i brani da riprodurre in base ad attributi quali genere, compositore e artista.
Apparentemente queste sono le medesime funzionalità che si trovano alla base di tutti i jukebox software in circolazione, ma Contois sembra aver puntato il dito su Apple perché ritiene che questa si sia ispirata direttamente alla sua interfaccia, copiandone ad esempio la struttura a colonne e il box per la visualizzazione delle immagini associate ai media: si veda a tal proposito l’immagine pubblicata qui da AppleInsider, e presa dai documenti legali di Contois, in cui viene messa a confronto l’interfaccia del vecchio software di Contois con quella di iTunes.

E’ pazzesco che si possa brevettare una cosa del genere: dove sarebbero gli investimenti in ricerca e sviluppo per un simile brevetto? E’ una farsa…

Il colmo e’ poi un fatto che ho gia’ rimarcato per accuse simili: chi brevetta qualcosa attualmente non deve certo pubblicizzarlo… quando poi il brevetto riguarda una cosa cosi generale e’ solo questione di tempo che qualche Big del software non usi in qualche modo quello che si e’ brevettato…
Ma la ciliegina sulla torta e’ che i detentori del brevetto se ne stanno zitti zitti e aspettano che quella funzionalita’ divenga diffusa a livello mondiale: diventi una killer application.. e poi zac: avevamo noi il brevetto, ce lo avete rubato!!

E’ una cosa da fantascienza,no? Eppure e’ perfettamente legale nell’avanzatissima America…

E questo secondo voi aiuta il progresso e l’innovazione? Aiuta la competizione?

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Non so voi, ma Faletti e’ un personaggio che mi e’ sempre piaciuto, e ho letto tutti e due i suoi libri… per puro caso in effetti…
Con la nuova campagna contro la pirateria pero’ ha perso dei punti preziosi di credibilita’…

Ho letto una sua intervista a tal proposito che definire esilarante e tragico-comica e’ dire poco… diciamo che si e’ avvicinato alla mitica faccenda del Panerai di qualche anno fa…

-> Faletti: «La mia faccia gratis per combattere la pirateria»

E’ ovvio che non si puo’ pretendere che possa conoscere in modo dettagliato l’open source e le nuove tecnologie, ma essendo uno scrittore capire e informarsi sulle nuove tendenze sia sociali che legislative rispetto non e’ chedere troppo,no?

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento