Sabato c’è stato un simposio a Pordenone sul tema Smart Cities e partecipazione: l’evento si inserisce all’interno della roadmap di Pordenone Facile, un cammino di consapevolezza unico nel suo genere.
Merita attenzione ( non solo perchè viene seguito anche da amici come Sergio o Alberto, o ancora Gigi, tanto per dirne un po’… per non parlare poi di Luca De Biase ).

Le slide di presentazione del percorso:

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Un paio di note veloci, in partenza per Perugia per il DataCamp all’interno del Festival del giornalismo 2012, un evento a cui finalmente riesco ad andare in volata.
-> Datacamp al Festival del Giornalismo 2012
-> DataCamp 2012. Open Data, giornalisti e lettori

Sarà un’interessante discussione e confronto, dove portare esperienze ed idee, soprattutto sulla dimensione della percezione presente anche sul mondo Linked Data e di cosa ci sia bisogno, visto che sto preparando il materiale per il corso di Data Journalism, e la lezione sul Semantic Web ed interrogazione dei dati. Una sfida introduttiva al tema, molto pragmatico, dove userò sicuramente dati.camera.it e molto altro, ci sto lavorando.
Intanto la lezione di apertura di Gian Antonio Stella è davvero un portento, merita:
-> Open Data Journalism: lectio magistralis di Gian Antonio Stella

Cosa potrei portare per domani? Qualcosa a braccio, sicuramente, visto che è un barcamp .)
Qualcosa inerente l’esperienza di etucosacivedi.it, che nei prossimi giorni avrà uno sviluppo anche in chiave Linked Data, tra le altre cose. Sicuramente è affascinante quanto si potrebbe stimolare la cultura locale e la cittadinanza a comprendere quanto i dati ed i fatti che questi raccontano, possano essere utili per riutilizzare pratiche, e luoghi.
Quanto tutto questo potrebbe rendere più intelligenti le nostre città, nel senso più profondo del termine: abilitare la persone ad essere più consapevoli del loro bene pubblico locale, della governance del loro territorio e delle scelte che vengono fatte su di esso.
E su questa consapevolezza, abilitare l’Open Government vero, partecipato e portatore di valore condiviso.

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Come qualcuno ha detto, noi italiani abbiamo fatto ponte il 2 giugno, ed invece il mondo del search sta riscrivendo il futuro della ricerca, partendo da basi interessanti.
I tre colossi dei motori, Google, Bing e Yahoo, hanno lanciato il progetto Schema.org:
-> Schema.org

Peccato che in Italia pochi abbiano visto la reale sinergia di quello che sta accadendo, e la maggior parte dei post sul tema siano semplici rilanci stampa del comunicato principale. ( Tranne per Guido Vetere che bacchetta gli autori di schema.org perchè forse così è stata definita un minimo di ontologia o schema globale, che tanto si diceva di non voler fare eh eh )
Da apprezzare Mauro Lupi, che sprona ad approfondire la questione, anche dal lato SEO, ed Il Post, che pone la questione all’attenzione di un pubblico più vasto del circolo tecnico. E che cita il fatto che, l’ultima volta che abbiamo avuto un accordo cross motori di ricerca, è stata la volta della creazione delle sitemap.xml, nel 2006. Una maniera condivisa di segnalare ai motori tutti i percorsi URL presenti nei nostri siti, che tanto ci facilitano oggi.
Un elemento non scontato. quindi quello dell’accordo tra motori.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento