Molto si sta muovendo…
Qualche dritta al volo…

-> OpenID plugin for Wordpress

-> Retrieving FOAF profile from OpenID

Prossime prove operative sul blog di FullOut e sul nuovo dominio che dedichero’ ai temi semantici in lingua inglese…
E a contenuto tecnico elevato, non divulgativo come ho sempre considerato questa mia area…

Per due motivi:

  • in italiano c’e’ molto poco su questi temi ( tranne rari casi ), e non mi piace veder esclusi i molti che non possono digerire l’inglese e che non vogliono filtrare tutto il materiale in essere: ho volutamente esplorato i lati comunicativi meno tecnici e di facile comprensione, anche per aiutare me stesso ad interiorizzarli .)
  • prima che a livello tecnico, il Semantic Web e’ una visione ed una metodologia nuova, che mette in crisi diverse tecnologie e modi di pensare: c’e’ un approccio filosofico che ho cercato di comprendere e di far comprendere nel tempo che crescevo, condividendo in questo blog le novita’ e gli elementi che ho ritenuto interessanti

Ora si vuole passare il ponte, oltre a continuare la divulgazione…
Sto per oltrepassare la soglia…

Let’s start semweb .)

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Un piccolo interessante risultato, per una volta, siamo tra i primi…
-> Semapedia Stats

It turns out that about 9% of all of our hits come from Indonesia as well. A whopping 10% is mobile wifi access. The 3 Top Operators are t-mobile USA (tendency rising), Telecom Italia and O2 Germany.

Di cosa si sta parlando? Ma dei Semacode, of course!!

Si chiama Semacode e, come lo definisce l’inventore Simon Woodside, è “semplicemente un URL trasformato in codice a barre”.
Semacode è un software distribuito secondo la licenza Public Domain sviluppato per trasformare gli indirizzi web in particolari codici bidimensionali con speciali caratteri a prova d’errore, che possono essere letti e decodificati dai telefonini con la fotocamera(cameraphone e smartphone).

Da Levysoft ….

E’ un po’ di tempo che mi ero accorto che Telecom li usa, ma mi era venuto un dubbio… ( _eppure i semacode si vedono sulle buste _)
Non si trovano riferimenti su questa cosa.

Anche Massimo Russo l’aveva accennato, in effetti…
E l’utilizzo che accenna in questo post, non e’ assolutamente male…
-> Semacode, ovvero codici a barre - Toshiba li userà per informare

Dal mese prossimo i cittadini nipponici potranno utilizzare il loro telefonino per avere la misura della qualità di un qualsiasi bene siano in procinto di acquistare.

Peccato che sembra useranno una diversa tecnologia, quando un’altra e’ gia’ sperimentata e diffusa…
Mah..
Per fortuna in Italia sembra che non sia solo Telecom ad usarla…
-> Cefriel sperimenta i semacode

Alcune tecnologie semplici e immediate, pensate per certi scopi, poi vedono delle applicazioni molto diverse…
Semacode, pensato per essere un facilitatore tra reale e virtuale, adesso viene usato pure in Second Life…
-> E-learning in Second Life

I casi della vita… :)
E giusto per chiarirci: questo utilizzo di SL e’ uno dei pochi che io rintengo davvero utile, gli altri mi lasciano molto perplesso…

Ma Sloodle, mi pare davvero interessante…

Sloodle è proprio una di queste ed è esemplare sotto diversi aspetti: si tratta di un mashup di Second Life e del software di learning management Moodle.

E le possibilita’ di tutto questo, verso dove ci portano?

Continua a leggere

L’avevo visto, o meglio intravisto, tempo fa…
-> http://en.wikipedia.org/wiki/Tumblelog

A tumblelog is a variation of a blog, that favors short-form, mixed-media posts over the longer editorial posts frequently associated with blogging. Common post formats found on tumblelogs include links, photos, quotes, dialogues, and video. Unlike blogs, this format is frequently used to share the author’s creations, discoveries, or experiences without providing a commentary.

Adesso che anche Alberto lo ha adottato, mi sono soffermato un attimo piu’ lentamente, a darci un’occhiata…

E ho letto anche cosa ne dice Pandemia

scrivere un post, aggiungere una foto, o un video, o una citazione, o un link, o una conversazione.

E ho scoperto una cosa interessante:

  • viene usato in modo massiccio il poco famoso forse XLink, una sua versione amatoriale se vogliamo - in pratica ogni paragrafo o elemento del blog stesso e’ dotato di un URI, senza che l’utente se ne renda conto troppo; l’hover del mouse fa vedere molto bene la cosa sopra ogni elemento
  • permette di concentrarsi su media predefiniti, e salvarli dando loro un URI ben specifica

In realta’ non e’ cambiato nulla nella struttura, rispetto ad un blog: si e’ solo atomizzato e tipizzato il singolo post…

Chissa’ perche’, ma questa cosa mi intriga parecchio…

Un po’ anche cosi’:

Tumblr is to Imagery as del.icio.us is to URLs

:) semantic web in progress

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento