Visto che il tempo e’ poco, intanto lancio delle segnalazioni,
sulle quali poi con calma mi fermero’ piu’ avanti…

Le consiglio caldamente perche’ sono discussioni ad alto livello sui fondamenti e sulle prospettive del Semantic Web e delle tecnologie ad esso correlate…

Prendetele come** letture per l’estate sul Semantic Web** :)

Ma si addentrano anche nella solita questione di quanto sono giuste e come si possono inserire i microformats e i vari dialetti XML ( Atom e RSS2 in testa… ) nella visione del web semantico…

I gave a talk yesterday at the ICSOC04. It was essentially a reminder to a group of very smart people that their intelligence should be used to accomodate really simple user and programmer models, not to build really complex ones.
Since I was preceded by Don Ferguson of IBM and followed the next day by Tim Berners-Lee, it seemed especially wise to stick to simple and basic ideas. Here is the talk

-> ISCOC04 Talk


So I meant to write about a 1-line piece of Javascript, but ended up with a 5000 word freeform essay on the nature of RDF, XML, validation and so forth. It could probably do with some editing, but for now the words are in pretty much the order they came out of my brain.
A short summary: thinking about our expectations of RDF “validation” can teach us a lot about RDF’s value, about it’s relationship to XML, and about the things we should focus on building next.

-> CheckRDFSyntax and Schemarama Revisited

In risposta all’intervento qui sopra…

-> Fit For Purpose


Un gran intervento di Stefano Mazzocchi…

-> Data First vs. Structure First

When you blog, you don’t tell the blog where to put it. You just write, you blog.
When you write a diary, you don’t pick a random page and then write an index to indicate where to locate that item. You just pick up from where you left off. Some people like to categorize their blog posts, some don’t. Some people decide what goes in their feeds, and some others allow you to have an RSS feed of a particular query.

e una delle tante repliche…
-> Game time started


E non poteva mancare uno dei maggiori creativi in circolazione, Danny Ayers con un post molto interessante dal titolo:

Got microformat data? Want it on the Semantic Web?
All you need is a bit of XSLT and a couple of tweaks to the XMDP profile, and every single document using that profile will transparently get a Semantic Web existence.

-> Microformats on the GRDDL

E per finire una interessante discussione su Slashdot.org

An anonymous reader writes “Adam Bosworth delivered what could be considered a seminal lecture (mp3) at the last MySQL conference about a new data model for the web, why the plain HTML web succeeded, and why XQuery or the Semantic web are failures. He is emphatic that RSS 2.0/Atom are the next big thing and represent the new data model for the web. The audio is rather long at forty plus minutes and there are a few places where the talk has been covered.”

-> A New Data Model for the Web

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In questo periodo ho poco tempo da dedicare al blog, ma qualche segnalazione verra’ fatta lo stesso…

Partiamo dalla nuova legge anti-terrorismo:
-> Folena: Internet sotto controllo
-> Cortiana: sulla Sicurezza si torna indietro
-> Islamismo, il governo sceglie la linea dura
AGGIORNAMENTO : non ho resistito a mettere anche l’ottimo intervento di Articolo21:

-> Tutti spiati? E’ realtà
e questa notizia interessante:

-> Germania: la Corte costituzionale boccia intercettazioni telefoniche preventive

Per vedere alcune opinioni di semplici bloggers, eccone una interessante rassegna:

-> Minority Report

Praticamente, quello che è successo ieri a Londra, alcuni agenti di polizia in abiti civili intimano l’alt ad un sospetto, è un asiatico, indossa una felpa (indumento bizzarro se portato in luglio, probabilmente sotto quell’indumento, gli agenti ritengono possa avere dell’espolosivo) il tizio non si ferma (perché mai uno dovrebbe fermarsi, se chi ti intima l’alt è in abiti civili?!)
continua per la sua strada, scavalca la biglietteria della metro, gli agenti lo inseguono, il tizio corre, inciampa, finisce a terra, due agenti gli sono addosso, lo bloccano, un terzo apre il fuoco, ben cinque colpi diretti alla testa.

Il tizio giace morto in una pozza di sangue.
“Giustizia è fatta” pensano i tre agenti, solo pochi minuti più tardi scopriranno di aver commesso un errore.

AGGIORNAMENTO: ecco una risposta a tale fatto:

-> Scusate, l’abbiamo ucciso ma eravamo nervosi - di Marco Ferri

-> Decreto antiterrorismo e posta elettronica
-> Panico italiano

Passiamo a qualche opinione molto forte ma che DEVE far riflettere:

-> Strategia dell’allarme

E ancora:

-> Falce e manganello

Noi italiani sempre in tema di caccia alle streghe…

-> In Italia prove di guerra al P2P

L’Italia, il paese di bengodi, sempre in avanti nell’innovazione…
questo almeno e’ quello che vogliono farci credere, ma non e’ esattamente cosi…

-> Banda larga italiana, numeri ingannatori

Chiuderei con una citazione…

“«Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.”
Benjamin Franklin

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento