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I brevetti software rappresentano un intralcio all’innovazione e una minaccia ingiusta agli sviluppatori e agli utenti del software.
Il 6 luglio, il Parlamento Europeo fortunatamente respinse una proposta per una direttiva sui brevetti software, pero’ la lotta va avanti.

Oggi abbiamo un’opportunita’ di primo livello per far sì che leader politici, mezzi d’informazione e cittadini di tutto il mondo possano comprendere l’importanza della nostra causa.
Vi preghiamo percio’ di darci il vostro voto e di aiutarci ad ottenere altri voti, affinche’ il fondatore della campagna “NoSoftwarePatents” sia eletto come Europeo dell’Anno.

La lotta va avanti e possiamo dare un contributo per il lavoro di molti che ci hanno aiutato a rimanere informati su un tema tanto scottante…

E poi volete mettere l’ironia se si riuscisse a vincere?

Sarebbe un importante passo di democrazia diretta, un esempio di far sentire la nostra voce dal basso senza intermediari…

Diffondete la voce il piu’ possibile e votate: questione di 5 minuti…


Banner per il voto contro i brevetti

AGGIORNAMENTO: un bel commento e una sintesi sulla questione nel sito di Attivazione.org:

-> Un hacker come europeo dell’ anno?

Riferimenti:
-> Vota contro i brevetti software

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C’e’ un interessante articolo di Punto Informatico di oggi a cui vorrei dedicare due parole:

-> Virus, Linux il prossimo bersaglio?

Pur essendo abbastanza corretto, non c’e’ abbastanza enfasi sul perche’ non ci siano virus per questi sistemi e si spiega poco che non e’ una semplice questione di opinioni diverse, o di partitismi…

Ma ci sono dei fatti dietro…

Sotto i sistemi simil-Unix quale e’ Linux, ma non solo, non possono esistere i virus che troviamo invece nelle macchine Windows: semplicemente l’utente in genere ( se non e’ root ) non ha abbastanza privilegi e quindi possibilita’ di toccare e smantellare alcunche’ di fondamentale per il sistema. Punto.

Qualsiasi cosa dicano le case antivirus.

Su questi sistemi invece possono esistere altre problematiche, dai rootkit a codice malevolo alle backdoor, ma sono questioni molto diverse e che difficilmente possono prendere piede a livello di massa come i virus windowsiani.

E ripeto che non e’ una questione di essere di parte: e’ un dato di fatto…

[ E il fatto che si diffondano distribuzioni come Ubuntu che tengono disabilitato l’utente root e che inizino a contenere le estensioni SE della NSA sono ottimi sintomi per sperare in meglio… ]

Come qualcuno ha detto nel forum relativo si sono visti gli Unix a livello enterprise con problemi di virus in tutti questi anni?

Quanti worms hanno colpito la piattaforma IIS/Windows Server rispetto al corrispettivo Apache/Unix o Linux?

Se qualcuno ha dati ben lieto di vederli…

Andate su netcraft per farvi un’idea sulla diffusione e sull’uso delle rispettive piattaforme e stiamo ai fatti al posto di pensare al marketing…

Ricordando sempre che niente e’ perfetto e ogni sistema ha pregi/difetti…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento