Ci sarebbe da ridere, per non piangere… ormai siamo veramente in una farsa…
Prendete questa notizia:

-> Contois: iTunes l’ho inventato io

Computer control system and user interface for media playing devices.

Il brevetto ‘868 descrive un sistema e un’interfaccia utente con la quale è possibile controllare un dispositivo di riproduzione audio, accedere ai file di musica archiviati in un database e selezionare i brani da riprodurre in base ad attributi quali genere, compositore e artista.
Apparentemente queste sono le medesime funzionalità che si trovano alla base di tutti i jukebox software in circolazione, ma Contois sembra aver puntato il dito su Apple perché ritiene che questa si sia ispirata direttamente alla sua interfaccia, copiandone ad esempio la struttura a colonne e il box per la visualizzazione delle immagini associate ai media: si veda a tal proposito l’immagine pubblicata qui da AppleInsider, e presa dai documenti legali di Contois, in cui viene messa a confronto l’interfaccia del vecchio software di Contois con quella di iTunes.

E’ pazzesco che si possa brevettare una cosa del genere: dove sarebbero gli investimenti in ricerca e sviluppo per un simile brevetto? E’ una farsa…

Il colmo e’ poi un fatto che ho gia’ rimarcato per accuse simili: chi brevetta qualcosa attualmente non deve certo pubblicizzarlo… quando poi il brevetto riguarda una cosa cosi generale e’ solo questione di tempo che qualche Big del software non usi in qualche modo quello che si e’ brevettato…
Ma la ciliegina sulla torta e’ che i detentori del brevetto se ne stanno zitti zitti e aspettano che quella funzionalita’ divenga diffusa a livello mondiale: diventi una killer application.. e poi zac: avevamo noi il brevetto, ce lo avete rubato!!

E’ una cosa da fantascienza,no? Eppure e’ perfettamente legale nell’avanzatissima America…

E questo secondo voi aiuta il progresso e l’innovazione? Aiuta la competizione?

Continua a leggere

Grazie a XTech 2005 si e’ resa disponibile in Rete una grande quantita’ di papers molto buoni che parlano degli ultimi trends e delle ultime tecnologie in modo chiaro ed esaustivo…

Una di queste che volevo approfondire e’ proprio Gleaning Resource Descriptions from Dialects of Languages (GRDDL)

Premessa e piccola visione d’insieme

Questo post sara’ tecnico, per forza, ma per quelli che non vogliono leggere tutto in pratica cosa diavolo e’ GRDDL?

In breve e’ una metodologia che seguendo pochi passi permette di trarre informazioni dall’attuale Web e dalle pagine XHTML senza che l’autore debba per forza sapere RDF o altro…
Permette una estrazione di metadati dinamicamente dalle pagine se queste sono dotate di opportuni accorgimenti: e’ un importante tassello di passaggio al Semantic Web in modo piu’ indolore possibile…

Partiamo da Bridging XHTML, XML and RDF with GRDDL

Allora iniziamo da una definizione semplice, il ruolo di GRDDL:

GRDDL, a technology in development in W3C, allows to incorporate semantics from XML vocabularies and XHTML conventions into the Semantic Web by re-using existing extensibility hooks of the Web.

Quindi in pratica e’ una modalita’ per risolvere il gap di avere informazioni in formati non-semantici, come XHTML e dialetti vari in XML ( i famosi Microformats ), “renderizzati” in formati compatibili con il Web semantico, come RDF.

Continua a leggere

Vediamo un po’ di articoli botta e risposta su Punto-informatico e non solo…

Visto che il materiale e’ tanto, non sara’ possibile commentarlo tutto…

Oltre alla vicenda presente su Punto-Informatico nella seconda parte del post ho voluto segnalare altri interventi a mio parere illuminanti e diversi da quelli presenti e letti fino ad ora….

Continua a leggere
Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento