Per quelli che hanno fatto percorsi scientifici la teoria dei grafi risulta familiare, ed e’ alla base di Internet in effetti..

La Rete ha una topologia a grafo e la sua metastruttura formata di links e’ di fatto un grafo immane: applicando alla Rete le teorie dei grafi si puo’ studiare la Rete stessa…

[ immagine tratta da Wikipedia ]

Non dimentichiamo che poi il principio base del funzionamento di Google usa proprio l’dea che un nodo ( quindi un sito ) e’ tanto piu’ importante tanto il numero di archi in arrivo su di esso ( links che lo linkano e ne aumentano la popolarita’ )

Volevo segnalare un interessante articolo di ApogeoOnLine:

-> Teoria dei grafi e Web: una teoria matematica applicata al WWW

Per chi non lo sapesse ecco cosa sono i grafi:

**Le strutture a grafo constano di un insieme di punti (o nodi) che possono essere connessi da collegamenti (archi): il numero di archi per punto costituisce il “grado” di un nodo. **
Una grande varietà di sistemi naturali e artificiali è rappresentabile attraverso questo genere di astrazione (il Web come un insieme di pagine e contenuti connessi da hyperlinks).

Una cosa notevole e’ che lo svilupparsi e l’evoluzione stessa del sistema Web in generale e’ legata molto alle teorie dei grafi: consideriamo che RDF stesso come meta-modello e’ un grafo, ( grafo orientato per essere precisi )…e lo sviluppo del Semantic Web stesso passa attraverso studi dei grafi, come dice l’alrticolo stesso…

Semantic Web e Web Trust hanno del resto bisogno di definire e spiegare il funzionamento dei rapporti che regolano l’instradamento di dati e informazioni attraverso il WWW, di costruirne una topologia utilizzabile per scopi diversi, ma complementari: un modello matematico fornisce un’astrazione stilizzata, sostenuta da formule, per rappresentare, nel suo insieme o nel particolare, il Sistema.

Continua a leggere

Dal creatore delle licenze** Creative Commons** un libro che con esempi chiari tenta di spiegare in profondita’ il vero senso del copyright e di temi legati ad esso…

soprattutto nel contesto della societa’ odierna…

-> Cultura libera

Io non l’ho ancora letto, ho giusto visto due brani, ma vi assicuro che e’ un MUST :)

Tra l’altro e’ possibile anche leggerlo online visto che e’ stato prodotto secondo una licenza CC ( la coerenza per fortuna c’e’ :) )

Riferimenti:

-> Cultura libera - Apogeo on line
-> Lessig, cultura libera

Commenta e condividi

Ormai e’ un dato di fatto: il nostro approccio al desktop va cambiato e per fortuna sta anche cambiando…

Se ci pensate in effetti sono ormai praticamente 20 anni ( un’era geologica in informatica ) che di fatto non abbiamo cambiato il nostro modo di INTERAGIRE con le macchine… ma adesso it’s time to change :)

A mio parere vi sono due grossi cambiamenti in atto:

  • la Rete - ormai grazie alle tariffe flat e all’ADSL ad 1Mb la Rete diventa una cosa trasparente per l’utente medio, e quindi si possono costruire delle applicazioni su di essa come se fosse una specie di “bus” di un comune pc.. ( pensiamo alle sempre piu’ diffuse web application, gmail, flickr e del.icio.us )
  • i files e la loro ricerca - diciamo la verita’ il fatto di poter creare cartelle nel nostro disco inizia a starci stretto.. soprattutto come unico modo per accedere ai nostri dati…

Pensiamo a dischi sempre piu’ grandi e quindi sempre maggiore informazione:
pensare di poterla tenere organizzata in semplici cartelle e’ pura follia…

La verita’ e’ che ormai ci vogliono modalita’ piu’ flessibili di gestione, con tools potenti che ci vengono a dare una mano: l’esplosione della tag-mania risponde proprio a queste esigenze… e una volta che sia integrata in una tecnologia di sistema come quella di SpotLight potremo passare veramente ad un modo diverso e piu’ flessibile di interazione con il sistema computer..

Allo stesso modo tools semplici ma in grado di supportare la non-linearita’ dei nostri pensieri e del nostro modo di prendere appunti, come Tomboy, ci saranno sempre piu’ utili… e usando come formato XML poi potremo sempre rielaborare in qualsiasi modo quesgli stessi contenuti: l’uso di XML come formato standard portera’ a nuovi modi di interazione con i dati tra programmi…

Riferimenti:

-> Mono, desktops and some other thougths.
-> The Future of Gnome
-> Seven Cool Mono Apps

Commenta e condividi

Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento