RDF e l’inserimento di metadata in un post del blog hanno come scopo primario la leggibilita’ da parte degli agenti software, ma perche’ non usare questa base per fornire allo stesso tempo maggiori info anche al lettore umano?

Una prima prova di questo lo potete vedere in questo intervento di Shelley Powers, una delle professioniste che di RDF ne sta usando parecchio e che lo conosce davvero bene….

Sulla colonna a sinistra infatti sono mostrate in modo automatico delle meta-informazioni in formato XHTML, senza usare RDF/XML visto che e’ destinato alla visione da parte nostra…ma informazioni create a partire da codice RDF…

[ NOTA: provate a vedere in che modo sono state raggruppate esigenze diverse, usando servizi di aggregazione diversi,ad esempio e’ stato tolto il trackback sostituito dall’uso dei cosmos di technorati… ]

Puo’ essere sicuramente uno spunto di riflessione, ma quello che vorrei fare io e’ anche fornire uno strumento di navigazione contestuale inserito direttamente nella pagina, come riferimento nel mare informativo del sito…

Perche’ non usare le potenzialita’ automatiche di descrizione delle risorse di RDF sia per l’aggregazione da parte degli agenti ( pensiamo ai feeds RSS ) ma anche per maggiore interattivita’ con i contenuti del sito stesso?

Vedremo cosa riesco a fare….ma avendo a disposizione un backend RDF per il sito le potenzialita’ d’uso sono veramente molte…

Riferimenti:

-> Integrated Metadata

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Sembra che anche in America ci sia aria di riforma sui brevetti e ci sono proposte di legge in atto…

Thursday, Congressman Lamar Smith introduced the Patent Reform Act of 2005 to the floor of the House.
The bill modifies how patent owners are identified, how patents are awarded, disclosed, disputed and what damages patent holders are entitled to from infringement.

In effetti e’ uno dei piu’ grossi cambiamenti dal 1952 riguardo alla legge sui brevetti, e come sempre anche questo divide le opinioni.

Smith says that the proposed changes would eliminate “legal gamesmanship” that disrupts the operations of high-tech companies and that the changes will improve the overall quality of patents.
Smith also believes that an upsurge in innovation will come as a result; although, critics of the bill say that it will have a negative impact on technology start-ups and favor big business.

Il dibattito sui reali effetti di queste modifiche e’ molto acceso, e occorre sapere anche che Microsoft e’ una delle sostenitrici del cambiamento nei brevetti

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La questione si fa complessa: e un motivo ci sara’,no?

In pratica a mio avviso adesso i tags sono il sintomo e la risposta della comunita’ degli utenti a bisogni ormai considerati necessari per filtrare la folle mole di informazioni che ci viene costantemente addosso
Da un lato ci sono gli esperti del Semantic Web e delle branchie dei Knowledge Systems e delle ontologie che continuano a perseverare nelle formalita’ e dall’altro la comunita’ che con le conoscenze che ha crea qualcosa di intrinsecamente imperfetto, ma che e’ usabile… a differenza dei tools creati dai primi…

Il compromesso dell’imperfezione e’ comunque accettato per i benefici ricevuti con i nuovi tools, ma non si guarda oltre il proprio naso.. questo e’ il vero limite…

La vera sfida oggi e’ quindi cercare di trovare un compromesso a questi due approcci, e allo stesso tempo mantenere in ogni caso una compatibilita’ molto forte con il fronte accademico, se vogliamo, per non precludere le potenzialita’ future.

La cosa piu’ vicina a tutto questo credo siano i famosi Microformats in XML per inciso: l’importante pero’ e’ tenere presente questo assunto, che non sembra molto chiaro ai piu’, putroppo.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento