E indovinate di cosa si sta parlando?

Ma di Semantic Web e’ ovvio!!!

Il Corriere dedica un articolo generale ma molto comprensibile sull’argomento e tocca uno dei punti fondamentali: in parte e’ gia’ partito…
e gli scettici stanno iniziando a ricredersi…
-> Il web intelligente è già in mezzo a noi

Niente più byte anonimi e indistinti, dunque. Il nuovo universo permetterà, per esempio, un più veloce e automatico scambio di informazioni tra un elenco telefonico online e un cellulare, grazie ad applicazioni in grado di riconoscere di quali dati c’è bisogno.

Su questa strada, i siti web potranno configurarsi in base agli interessi dei visitatori e i motori di ricerca riusciranno a produrre risposte più appropriate alle ricerche degli utenti.

E per finire…

E per il prossimo giugno è già in programma un simposio sul semantic web da tenersi in Usa in una non ancora precisata località della costa pacifica.
Obiettivo: convertire gli scettici.

Non sarebbe bello riuscire ad andarci?

Una delle cose che vorrei fare nel prossimo futuro e’ fornire i dettagli magari non troppo tecnici per capire in pratica i vantaggi di questo nuovo passo avanti del Web…

Diciamo che fino adesso il neonato non parlava, ma adesso comincia a fare dei piccoli lamenti..

Immaginatevi quando iniziera’ a parlare :)

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Non so a quanti capita, ma spesso ormai cercando qualcosa trovo qualcos’altro…

e magari qualcosa di molto interessante…

Oggi si fa gran parlare di videofonini, UMTS e accesso ad Internet da ogni dove…

Peccato che i costi sono troppo alti e prima che diventino di uso comune occorrerebbe una sana “slavina” delle tariffe..
purtroppo poi dei servizi che ormai non costano nulla ai gestori sono rimasti di costo invariato.. quindi non sono molto ottimista ( gli SMS se non lo avevate capito.. )

Quindi mi pare ovvio di cercare di sfruttare al meglio e in modo creativo le cose che gia’ abbiamo e i servizi che gia’ paghiamo… un principio famoso per chi ha a che fare con l’informatica :)

Cosi poco fa stavo guardando se c’era un modo gratuito per mandare email da cellulare senza le tariffe da ladri dei vari accessi WAP e GPRS… e sorpresa …

Se uno e’ iscritto al portale di Vodafone ha alcuni servizi gratuiti:

  • invio di 100 SMS al giorno a clienti Vodafone* invio di un SMS al numero 888 secondo una certa sintassi, significa mandare un email da cellulare a indirizzo-email al costo sempre di 1 SMS

Puo’ sembrare strano ma se volessi mandare una mail via WAP mi costerebbe parecchio in piu’…

E poi la chicca: questo blog e’ gestito da Wordpress, una piattaforma di blogging opensource molto valida…

e ha la possibilita’ di postare messaggi provenienti da un certo indirizzo di posta in modo del tutto automatico.. bello,no?

Ricapitolando: e’ in teoria possibile postare un messaggio su questo blog mandando un semplice SMS.. da qualunque posto mi trovi.. ( anche all’estero ).. e soprattutto in caso di mancato accesso ad Internet…

Non male direi: a breve faro’ una prova…

Unica seccatura: oltre alla brevita’ del post anche la presenza di pubblicita’ del servizio di 190 ON LINE.. che una volta in linea in ogni caso provvederei a togliere…

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Ieri e’ stato fatto un passo indietro sia per le istituzioni europee sia per il progresso mondiale e per le nostre aspettative lavorative…

-> Brevetti software: il Consiglio europeo ha approvato la direttiva

I brevetti sul software sono ad un passo dall’essere realta’ anche in Europa ( in America lo sono gia’… )

Per chi volesse il riferimento in assoluto e’ questo:

-> http://www.nosoftwarepatents.com/it/m/intro/index.html

Un dossier molto completo invece e’ presente su InterLex :

-> UE: colpo di mano sui “brevetti software

La mia personalissima idea che mi sono fatto al riguardo e’ che come per quanto riguarda il diritto d’autore la tutela del brevetto e’ inadeguata e anacronistica soprattutto per il software dove 20 anni sono un’era geologica!!!

Bisognerebbe tornare ai motivi per i quali sono nate queste forme di tutela e aggiornarli in base ai nuovi beni che oggi abbiamo… ma per le classi di potere e per le multinazionali e’ molto piu’ facile fare muro contro le nuove tecnologie che capirne i vantaggi…

Questa e’ l’opinione di un personaggio del quale ho gia’ parlato: Massimo Marchiori…

-> Patents: the Beauty and the Beast
e di queste cose credo sia uno che se ne intende,no?

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento