Scambiare informazione, creare conoscenza…
L’informazione libera: sono parole tratte dall’ultimo dvd di Beppe Grillo, “Incantesimi“…

Davvero bello: mi ha fatto arrabbiare molto, forse come non mai…
E mi sta motivando parecchio: mi ha anche stupito sulla direzione che ha preso lo spettacolo..

Il concetto di rendere la conoscenza libera, condividere e discutere di tutto, il concetto del p2p e del non avere intermediari
in questo continuo scambio intepersonale: tutti riferimenti alla Rete, alla filosofia alla base di Internet e del
sapere scientifico…

Riferimenti che possono essere scontati per gli scienziati dell’informazione, ma per il ruolo che ha assunto Beppe Grillo, quale megafono di informazioni di nicchia…Be’…
C’e’ soddisfazione nel vedere questo crogiolo informativo arrivare alla massa: sto parlando di Creative Commons, di blog, di conversazione, di p2p, di web, di skype, di reti sociali, dei sei gradi di separazione, di Wikipedia…e molto altro

Sto pensando ad un modo per aumentare la visibilita’ e la divulgazione di informazioni importanti soprattutto attraverso la blogosfera stessa, avanguardia d’opinione che soffre della sua autoreferenzialita’ e dell’essere, di fatto, una
minoranza…
Che pero’ inizia ad arrivare alla gente

Usare le tecnologie semantiche anche per questi fini, quanto mai importanti e utili per tutti noi, puo’ essere
un bel banco di prova,no?

Ma la blogosfera aiuta a diffondere idee, opinioni e fatti, altrimenti lasciati all’oblio…
E la cosa che piu’ deve colpire e’ proprio questa: il web e i blog in particolare, per loro natura, registrano la conversazione orale….
Tengono traccia di quello che si dice, delle opinioni e dei fattacci…

E’ un aspetto particolarmente interessante, che vorrei approfondire…
Intelligenza collettiva, ma anche memoria collettiva…

E diritto all’oblio, certo: ma la cosa che si puo’ dire in merito, e’ che non c’e’ diritto e dovere migliore, di essere tutti, nel nostro piccolo, parte della conversazione.
Non c’e’ solo il diritto a cancellare i propri dati, ma c’e’ un dovere nel tenerli aggiornati; altrimenti ne perde la conoscenza collettiva…
Invece e’ diritto e dovere di tutti noi, aumentare la semplicita’ del mezzo e rendere l’uso sociale della Rete sempre piu’ trasparente per tutti quelli che ne fanno uso…

**Il blog e’ proprio questo: un passaggio sociale e tecnologico del mezzo Web, che ne aumenta le potenzialita’ e lo avvicina agli utenti…Rendendo possibile una vera conversazione collettiva.. **
Nella sua semplicita’… nel suo orientamento verso i dati…come dicevo un post fa
E questo e’ solo l’inizio… [ _per inciso questa potrebbe essere la mia definizione di blog in molto meno di 2000 battute :) _]

Recentemente ho visto, a tal proposito, l’iniziativa di spiegare il BLOG in 2000 battute: non ho letto tutto il
materiale proposto
, ma vista la mia propensione a far grafi, questo e’ il mio contributo grafico, oltre a quello precedente:

-> Conoscenza,blog e molto altro…

Oltre che alla pagina, con la quale avevo introdotto l’inizio del blog medesimo

La caratteristica peculiare, e’ proprio questa:

verba volant, scripta manent

E mai come oggi, risulta importante registrare la conversazioni, tenendola legata alle varie identita’ che l’hanno
generata e fatta evolvere.

E mai come oggi ci si puo’ divertire e fare due chiacchere, in modo informale e semplice…
Attraverso i BarCamp ( Milano, Torino, Roma ), che, per miei casini personali, non ho potuto ancora vedere dal vivo…

Ma che saranno una delle prossime mete da segnarsi nell’agenda, _just for fun _:)
Come esterno, mi trovo d’accordo comunque con quanto espresso da Giovy sulla questione

Oltre che l’intervento di Montemagno, assolutamente condivisibile: siamo nella societa’ dell’informazione, siamo sommersi da informazione e rumore, siamo pieni di strumenti validi per comunicare in modo multidimensionale e multitemporale….
Eppure…

Non sappiamo comunicare: nel lavoro, nella vita…
E’ sempre piu’ difficile, e complicato…

O meglio: e’ sempre piu’ una sfida che diamo per scontata…

Ci diamo una mano?
:)

Io sono ottimista…

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One image to tell the vision, no time to explain why…

Not completed yet..

But the principle behind this one is the Net itself,

end-to-end logic, where complexity is at the edge, not in the medium :)

[

![mediacenter](http://static.zooomr.com/images/664516_11dcc2a24e_b.jpg) ](http://beta.zooomr.com/photos/dagoneye/664516/ "Zooomr Photo Sharing :: Photo Sharing")mediacenter Hosted on **Zooomr**

Not agree with the idea behind Microsoft Home Server
Better idea the Lynksys NAS200 [ PDF ], so cool!!
work in progress

Made with thinkature

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Tempo fa avevo accennato che il blog mi stava stretto…
Ed e’ sempre piu’ vero: cosi’ ho iniziato a guardarmi attorno…

E ho iniziato ad usare tre software diversi, per scopi leggermente diversi, ma molto vicini tra loro:

Ognuno di questi ha caratteristiche proprie, e vantaggi propri…
Ognuno si trova in relazione con le tecnologie semantiche tanto a me care, per la gestione della complessita’ quotidiana di tutti noi.

Visto che molte idee e pensieri non trovano il tempo di essere scritti e resi parte della conversazione della blogosfera, e segnati anche per scopi di annotazione personale, ho deciso di provare con schemi, immagini e anche come dati semistrutturati…

L’ideale sarebbe la condivisione totale a mo’ di wiki di tutto questo: vedremo…

Al momento i grafi di freemind sono visualizzabili egregiamente in flash, mentre gli schemi concettuali possono essere resi pubblici presso i server appositi: un gran bel passo avanti... ( al massimo intanto li espongo come immagini )

Sono convinto di una cosa: il blog va bene per segnare piccoli pensieri, fissare e creare conversazione senza pensare troppo alla struttura dell’informazione stessa…
Ho riletto con attenzione al proposito il bellissimo scritto sulle strategie basate sulla Struttura, piuttosto che sui Dati…

**Le strategie che preferiscono i Dati hanno una più alta efficienza di usabilità (a parità di variabili) rispetto alle strategie che preferiscono la Struttura. **

E il blog e’ per sua natura usabile, proprio perche’ orientato ai dati…

E’ anche vero pero’, che occorre poi far emergere una struttura da questi dati, rielaborarli e esaminarli: vederne le interazioni e i collegamenti…

Ma c’è di più: sappiamo che un disordine totale non è una buon metodo di trovare le cose, così che preferire i Dati deve implicare che una successiva strutturazione sia in grado di ottenere ogni utile capacità di organizzare informazioni. Ecco dove le cose fallivano in passato: non molti credevano che potessero emergere strutture utili dai dati collezionati.

Il link del trackback, il link che citiamo come fonte, il link che creiamo nel nostro spazio di identita’ digitale, non e’ lo stesso tipo di link: non ha implicitamente la medesima semantica: su questo pero’ rimando a riflessioni future…

Per chiarire questo fatto, e’ proprio fondamentale la semantica che noi diamo al link, circa la reputazione e la popolarita’ di un blog.
Non era lo strumento blog ad essere messo in discussione: ma il concetto di link.

Occorre iniziare a salire di livello: e’ come se fino ad adesso avessimo volato a 10 metri da terra…
Bisogna astrarsi maggiormente e salire a 30, 50, 80 metri da terra…

Cogliere meno dettagli, ma vedere le relazioni implicite, le relazioni e i legami tra le risorse anche lontane…

Per fare questo serve iniziare a lavorare con i dati e contenuti semi-strutturati…

I primi sviluppi del Semantic Web orientati alla massa di utenti, vanno proprio in questa direzione…

Dai plugin per Wordpress SIOC enabled, alla stessa ontologia SIOC, che mira a mettere in relazione semantica qualsiasi contenuto Web ( blog, forum, wiki e molto altro ) e a ricondurlo allo stesso autore…
Al nuovo Hyperdata browser, che devo provare…

Facilitare anche il lavoro umano di ClaimID
Inizia a farsi presente il livello di identita’, di autenticazione…
Verso il livello molto complesso, ma molto affascinante del TRUSTING…

Quindi, per iniziare a lavorare su tutto questo, apro una sezione visiva e semistrutturata contenente mappe mentali e mappe concettuali
[ **Magari verso un ****slideshare di mappe mentali e concettuali**, integrabili e modificabili via OpenID da tutti: pazzia?? ]

Il primo esempio e’ una raccolta di appunti per capire come mai RDF mi e’ sembrato cosi’ affascinante: memoria e apprendimento non sono mai stati cosi’ chiari e cosi’ simili al modello RDF di base
Incredibile e stupefacente: il priming semantico assieme alla teoria della propagazione…
-> Memoria e apprendimento cognitivo, grafo ad albero based on Freemind, via Flash…

Oltre che i primi esperimenti con Exhibit, altro framework potenzialmente davvero bello…
Per avere piccoli insiemi di dati semi-strutturati, senza l’impiego di tecnologie complesse..

Da vedere come si comporta con dati diversi: il bello e’ proprio l’integrazione in visuali utili di dati e contenuti diversi, per vederne l’emergenza esplicita di conoscenza nascosta

Towards hyperdata… soon some thoughts about..

work in progress

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento