Due righe al volo, sono in partenza per le ferie, per cui, fino al 19 agosto, mi concedero’ totale astinenza dalla Rete…

Ogni tanto fa bene .)…
Andro’ a fare una cosa che mi ricarica sempre umanamente e interiormente, oltre che a farmi divertire davvero, riscoprendo il valore delle piccole cose che ci stanno attorno… [ Associazione Tonino Bello, ne avevo gia’ parlato tempo fa per il 5 per mille .) ]

Da difendere con le unghie, forse, a breve…
Almeno per assicurarsi la continuazione dell’esperienza da qualche altra parte nel tempo…
-> Salvate la casa delle ferie

Per cui, niente approvazione commenti da oggi, stiamo in pausa .)
Verso un autunno sicuramente interessante…

See you soon, .)

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Grazie ai dati e ad una delle iniziative del caro Quintarelli, ho pensato di migliorare la visualizzazione della sua iniziativa “SEGNALAMI LE NOMINE >60“, presenti nella colonna a destra del suo blog…
-> Quintarelli blog

La versione 0.1 in fase alpha, giusto per iniziare a giocare con Exhibit e mostrarvi una piccola porzione delle potenzialita’ di questi strumenti, _prima che da settembre porti qualche altro esempio maggiormente strutturato, al quale sto lavorando… _ [ qualcosa che cadra’ sotto il nome FullOut .) ]
-> Cariche, persone e ditte in Italia: thinking about it..

Da migliorare un po’ il tutto, da aggiungere le relazioni con le ditte e via dicendo, ma per iniziare…
Domanda: cosa sarebbe bello far emergere? marzo 2007 e’ stato un mese interessante…

Verso l’uso di PotLuck .)
Per non parlare del nuovo Timeplot: una goduria…

Timeplot is a DHTML-based AJAXy widget for plotting time series and overlay time-based events over them (with the same data formats that Timeline supports).

ps - Stefano, le slides del tuo intervento al Wavecamp, ti faccio da simpatico reminder :)

semantic web in progress

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Sto riguardando l’intervento di Quintarelli sulla Rete: assolutamente incredibile e di una lucidita’ impressionante…
Ha spiegato la Net Neutrality in un modo quasi “per assurdo”, davvero forte…

Su Robin Good trovate tutto l’intervento, che io avevo visto per tre quarti, ma il caldo mi aveva reso poco lucido…
-> Robin Good - Video WaveCamp - Seconda parte

Alcuni punti salienti:

  • spostamento e ampliamento del principio costruttivo della Rete end-to-end anche verso il mercato delle telecomunicazioni: e’ la convergenza. Qualcuno nei modelli di business vecchi ci deve perdere. Come fare a ricreare allora, un aumento del reddito?Chiudendo l’apertura di servizi di Internet, violando il suo principio fondante di NEUTRALITA’.
    Creando isole di servizi, un po’ come l’Internet Mobile attuale esistente in Italia: immaginiamolo sulla Rete fissa, al posto dell’attuale apertura, e avremo un quadro del possibile futuro che ci attende
    ( grande Stefano, questo esempio e’ chiarissimo davvero )
  • operatori in concorrenza rispetto a Telecom, nell’ottica della creazione della nuova Rete NGN, con fibra fino a casa: in pratica fanno ostruzionismo, perche’ renderebbe il loro investimento di questi ultimi anni praticamente inutile e da buttare
  • modelli di business totalmente in crisi, la rete fissa perde guadagni per l’esistenza della telefonia mobile e della convergenza su IP di tutto quanto, compresa la telefonia a voce tradizionale
  • Telecom non lottera’ di certo contro il digital divide per la copertura della banda larga, perche’ ha gia’ problemi ha rendere remunerativo l’investimento sulla NGN del futuro - qc dato aggiornato
  • c’e’ l’importanza sempre piu’ forte di creare un modo di pagare la Rete fissa sullo stile delle strade, in base all’utilizzo, creando un Open Network pagato da tutti ( con una specie di tassa per far reggere la Rete ): la competizione sull’infrastruttura degli anni 90 creata in Europa e’ stata folle e il mercato non puo’ essere la risposta in questo contesto, perche’ il guadagno sull’infrastruttura e’ troppo spostato avanti nel tempo: proposta quindi di Rete fissa sempre di proprieta’ dei privati, ma dove il piano strategico degli investimenti DEVE essere guidato dallo Stato
  • sembra che adesso, a livello europeo, ci siano le prime direzioni a creare competizione sui servizi, e non piu’ sull’infrastruttura
  • America e Europa totalmente diverse come realta’ di mercato sulla connettivita’ e nella convergenza

Visto il quadro delineato, e visto che molte cose sono chiarissime nel modo in cui le ha spiegate, concordo davvero con lui di parlarne, di fare qualcosa per mettere la questione costantemente all’ordine del giorno nei prox mesi, cercando di modificare l’agenda setting dei media tradizionali, e creando informazione chiara e puntuale su questi temi.

In effetti alcune cose le sto vivendo io per primo, visto che ho disdetto Telecom, preso una linea dati con NGI e attivate due utenze SIP ( Voip ), usando Squillo e Skypho al momento [ e quest’ultimo con numero geografico gratuito ]…
La storia di come e’ successo, un’altra volta, ma vi assicuro che va da dio .)

Usando tutto l’usabile per portare avanti la Net Neutrality.
Ora piu’ che mai.

Era sensato allora il mio interesse per questi temi, ( tutti i miei post con il tag netneutrality ) e adesso pian piano vedo sempre in modo piu’ chiaro e limpido anche il nostro contesto locale italiano.

Grazie Stefano.
Per le slide che hai mostrato nell’intervento, si potrebbero mettere online? Non le ho trovate in giro… Gracias .)

Grazie anche a Stefano Vitta, per essere riuscito ad organizzare un evento unico, in un contesto pazzesco, e aver aiutato a creare discussioni su temi cosi’ fondamentali [ _anche all’intervento di chiusura della serata di sabato, dove si era provato a tirar fuori la neutralita’, ma con un fuori programma che ha annullato la cosa .) _]
**
Ora e’ molto piu’ chiara la potenzialita’, tutta italiana, di attivare e diffondere tecnologie e piattaforme che nel mondo sono, forse sono meno presenti, ma assai importanti come Hiperlan, Wi-fi, reti Mesh varie e via dicendo…**

Vedo quindi realta’ come FON, come la rete wireless in sperimentazione all’Universita’ di Urbino e via dicendo, davvero dei progetti fondamentali per combattere e restare a galla nel digital divide globale e italiano.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento