-> Semantic Web in the news

Non ho fatto in tempo a segnalare molte cose, importanti, accadute nelle ultime settimane.
Ma il caro Tim Berners Lee lo ha fatto stamani in un modo eccelso.

E ha puntualizzato un paio di cose.

**There was the buzz about Twine, a “Semantic Web company”, getting another round of funding. Then, Yahoo announced that it will pick up Semantic Web information from the Web, and use it to enhance search. And now the Times online mis-states that I think “Google could be superseded”. Sigh. **In an otherwise useful discussion largely about what the Semantic Web is and how it will affect people, a misunderstanding which ended up being the title of the blog. In fact, the conversation as I recall started with a question whether, if search engines were the killer app for the familiar Web of documents, what will be the killer app for the Semantic Web.

Il problema da focalizzare non e’ tanto nell’applicazione chiave che possa lanciare il Semantic Web, quanto nel capire la filosofia e l’approccio nuovo, che e’ un nuovo modo di intendere il Web medesimo, in una forma evolutiva del concetto stesso di link e di come strutturiamo in forme piu’ o meno trasparenti l’informazione che pubblichiamo online.

One thing to always remember is that the Web of the future will have BOTH documents and data. The Semantic Web will not supersede the current Web.** They will coexist**. The techniques for searching and surfing the different aspects will be different but will connect.

Nulla sparisce di quello che c’e’ oggi, ma si migliora ed evolve.
Stiamo facendo evolvere il modo di trattare l’informazione, e quindi anche la sua trovabilita’. Ma in un contesto sempre di Rete.
Di Ecosistema.

Nulla distrugge qualcosa. Yahoo sta iniziando ad usare massicciamente queste tecnologie per migliorare la resa dei risultati, anche in chiave competitiva verso Google, e’ ovvio: ma non avremo mai una killer application online del Semantic Web. Unica. E soprattutto da sola.

Ne avremo molte, che condividono dati in forme piu’ aperte e innovative, pronte per far nascere un nuovo modo di co-operare, anche a livello business. Gli strumenti iniziano ad esserci, serve la mentalita’ giusta.

La giusta chiave di lettura, in breve: queste tecnologie permettono nuovi modi di gestire, e di co-operare con i dati che pubblichiamo online, per far salire di livello la potenzialita’ tecnologica e di piattaforma offerta dal Web e dalla Rete in generale: l’utilizzo dell’intelligenza collettiva, in forme piu’ evolute ed intelligenti .)

The benefit of the Semantic Web is that data may be re-used in ways unexpected by the original publisher. That is the value added. So when a Semantic Web start-up either feeds data to others who reuse it in interesting ways, or itself uses data produced by others, then we start to see the value of each bit increased through the network effect.

So if you are a VC funder or a journalist and some project is being sold to you as a Semantic Web project, ask how it gets extra re-use of data, by people who would not normally have access to it, or in ways for which it was not originally designed. Does it use standards? Is it available in RDF? Is there a SPARQL server?

Nei prossimi giorni pubblico quello che ho fatto emergere all’OpenCamp, che rendera’ maggiormente chiara questa potenzialita’ che stiamo gia’ avendo in questi giorni.
E che e’ direttamente collegata con quanto ha fatto emergere Sir Tim.

The Semantic Web is here, just use it and learn it

Un vecchio post a supporto, per contestualizzare il tutto

-> Stop e leggere: Sir Tim parla del Giant Global Graph - step 1

Per chi e’ curioso, riprendo un tema mica piccolo, che Tim racconta, come spunto di discussione per un post futuro…
Sui media e sulla blogosfera…

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Parliamo a braccio di Twine, e della Talis Platform.

Grazie a Shelley Powers, sono entrato nella beta di Twine.

Al momento non mi pare nulla di davvero eclatante.
Anche se ci sono interessanti prospettive.

Almeno a prima vista pensavo di trovare di piu’, sopratuttto visto l’hype dietro a Radar Networks, e i relativi investimenti degli ultimi tre anni. [ l’ultimo sembra essere questo ]

Mi riservo di provarlo per un po’ e poi una recensione completa arrivera’.

Ho iniziato ieri a giocarci, anche se l’aspetto fondamentale e davvero innovativo e’ questo:
-> Twine’s dual personality

TWINE SEMANTIC LAYER

This is the really cool part of the Semantic Web, someone really thought about this stuff :) I can query a data service (Twine), a text file (my FOAF file) and a website (Dbpedia) all with one SPARQL query.

E un ottimo punto di vista, con il quale mi trovo d’accordo:

Twine eliminates the noise you get in things like feeds by allowing you to join Twines and add connections based solely on your interests.

Nei momenti di information overloading non mi pare poco come servizio.

**Il Semantic Web e il Linked Data iniziano a farsi sentire…
**

Devo iniziare anche a smanettare sulla Talis Platform, a dire la verita’, ho un account developer: per capirci immaginate il servizio S3 di Amazon, applicato pero’ in modo trasparente e senza lock-in o api proprietarie, al Semantic Web e al Linked Data.

E avrete un’idea delle potenzialita’ di creazione di applicazioni nativamente semantiche, senza alcuna preoccupazione del backend e della sua scalabilita’.
**
Un modo di semplificarci la vita nello sviluppo delle applicazioni di nuova generazione.**

The SOA Operating Platform is starting to emerge. Get your CPU cycles from a supplier like Sun, get your network attached storage and queuing infrastructure from someone like Amazon, get your mapping application services from someone like Google, get your payment services from someone like PayPal, get your Library Domain specific Web Services from someone like Talis.
Who, other than the core utility processing, storage, and queuing service providers, needs to invest in infrastructure anymore?

Via “Let the loose coupling take place in the cloud“ …

Il mondo Talis e’ molto ampio comunque:
-> Talis: Evangelizing and Quietly Enabling the Semantic Web

Un filmato a corredo:


Talis video presentation

Sara’ uno dei temi dei prossimi tempi.
Cose mica piccole, a dire il vero.

Appena avro’ la possibilita’ di invitare qualcuno a Twine, vi faccio sapere, se chi e’ interessato me lo dice per tempo, sarebbe meglio .) Qualcuno l’ho gia’ in mente…

Con Talis poi, unire il mondo dei libri, con il mondo del Semantic Web, due delle mie piu’ grandi passioni, sara’ davvero divertente e stimolante :)

Stay tuned

Riferimenti italiani a corredo

-> Twine, e il Web semantico prende forma
-> Web 3.0: Radar Networks lancia Twine
-> Web Semantico: “liberare” i dati
-> Twine
-> La Silicon Valley guarda all’Italia per lanciare la nuova era del web
-> Twine ci organizza la vita
-> Biblioteca 2.0 - verso un information network partecipato

Altro in inglese:

-> The Talis Platform - presentazione
-> Talis Silkworm Library 2.0 Platform
-> Semantic Web Rising

ps - accorti della nuova lotta Yahoo vs Google, mica roba piccola… E il Semantic Web avra’ ed ha un ruolo primario…

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Questa’ e’ un’altra notizia bomba, purtroppo sara’ sommersa dal peso dell’OPA di Microsoft su Yahoo, ma io direi che ha quasi maggiore potenziale:
-> URLs are People, Too
-> Google Gathers Social Graph Information From The Web, Launches API

Google Social Graph API

In sintesi: forse una delle prime risposte al lavoro in seno del gruppo Data Portability, con i primi strumenti a disposizione degli sviluppatori…

Data Portability logo

Vediamo perche’ e’ una cosa di fondamentale importanza, almeno nelle intenzioni e nelle direzioni intraprese…
E’ la sintesi di una discussione che era iniziata in Rete diversi mesi orsono, a livello tecnico e aveva toccato ovviamente il Semantic Web, e proprio per questo mi ero aggiunto alla discussione a suo tempo.
-> Thoughts on the Social Graph - articolo originale del medesimo autore del post di Google .)
-> Il grafo sociale aperto: la “next big thing” del web

[ _si veda a fondo post per gli altri riferimenti _]

E’ uno dei nervi scoperti della Rete attuali, e quindi appena se ne parla, si finisce davvero in un ginepraio.

La cosa nuova e’ che il peso specifico che ha un qualsiasi personaggio rispetto a quello che ha Google, non genera certo grosse modifiche nella percezione di una tecnologia, mentre adesso che e’ Google a schierarsi, assieme magari a Yahoo e al suo recente appoggio ad OpenID… be’.. stanno muovendo in un senso assai positivo le dinamiche della Rete.

AGGIORNAMENTO: anche O’Reilly giustamente vede il valore della vicenda, e da’ alla cosa un peso non da poco:
-> Social Graph API: One small step for Google, one giant step for the Internet Operating System

This is REALLY cool, even though it’s just a beginning. As I said in the title, a small step for Google, but a huge step towards the internet operating system. Most importantly, it’s a step that doesn’t put the social graph under the control of any one company, but instead provides mechanisms for the user to control what information about him is available to applications.
[…]
But a real platform service makes it possible for developers to do things entirely outside the realm of the originating provider’s application. Unlike OpenSocial, which I found disappointing, the Google Social Graph API is a game-changing play in the social networking space. It’s a huge step towards open standards and a level playing field in smart social apps, and exposes Google’s data and infrastructure in a subtle and powerful way

PS - Visto che ci sono in ogni caso dei punti oscuri, che ben emergono dal post e dai commenti di O’Reilly, mi piacerebbe vederli nei commenti, io in ogni caso faro’ un post dedicato alla cosa…

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Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento