Riflessione...

in Vita

Una breve citazione per riflettere su cosa sia veramente importante:

E’ bene dare quando vi viene chiesto,
ma e’ ancora meglio capire e dare spontaneamente
quando nulla vi viene chiesto,
e per chi e’ generoso, la ricerca di qualcuno
che ricevera’ e’ gioia piu’ grande del dare,

E c’e’ forse qualcosa che vorreste trattenere?

Tutto quello che avete verra’ dato un giorno.

Percio’ date ora affinche’ la stagione dei doni
possa essere vostra e non dei vostri eredi

Non dovrebbe essere difficile capire da quale opera e’ stata tratta…

Nel caso risulti difficile una ricerca su Google dovrebbe essere utile :)

E ancora: una breve storiella che ogni tanto rileggo volentieri, anche’ perche’ spesso e’ facile perdere i VERI punti di riferimento…

Le cose importanti

Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe, prima
Della lezione, ed aveva davanti a sé alcuni oggetti.

Quando la lezione cominciò, senza proferire parola il professore prese un
grosso vaso per la maionese, vuoto, e lo riempì con delle rocce di 5/6cm di
diametro. Quindi egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, ed essi
annuirono. Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso
di maionese, scuotendolo appena. I sassolini, ovviamente, rotolarono
negli spazi vuoti fra le rocce. Il professore quindi chiese ancora se il
vaso ora fosse pieno, ed essi furono d’accordo.

Gli studenti cominciarono a ridere, quando il professore prese una
scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì ogni spazio vuoto.

“Ora”, disse il professore, “voglio che voi riconosciate che questa è la
vostra vita. Le rocce sono le cose importanti - la famiglia, il partner,
la salute, i figli - anche se ogni altra cosa dovesse mancare, e solo
queste rimanere, la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini sono le
altre cose che contano,come il lavoro,la casa,l’auto. La sabbia rappresenta
qualsiasi altra cosa, le piccole cose.

Se voi riempite il vaso prima con
la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e sassolini. Lo stesso è per la
vostra vita; **se voi spendete tutto il vostro tempo ed energie per le
piccole cose, non avrete mai spazio per le cose veramente importanti.
Stabilite le vostre priorità, il resto è solo sabbia!”.
**

Di certo questa storia l’avrete gia’ vista, ma e’ sempre carina da rileggere…

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Ok. Il titolo e’ un po’ forte, ma mi serviva per attirare l’attenzione.

Su una cosa che forse non avete considerato: tutta la tecnologia che ci circonda dovrebbe facilitarci nelle nostre occupazioni quotidiane e non renderci schiavi della sua complessita’…

Ma sapete benissimo che cosi’ non e’… e per vari motivi…

Questo e’ un tema che vorrei cercare di approfondire con il tempo, vista la crescita di dispotivi di massa quasi inutilizzati nelle loro funzioni perche’ inutili o troppo complesse… ( cellulari ad esempio… )

Potremmo iniziare con un racconto tratto da Gandalf.it:
-> “Come potrebbe essere

Quando avete un po’ di tempo provate a leggerlo: e’ carino…
E ancora piu’ interessanti risultano le frasi finali:

Le cose raccontate nel “sogno” non sono fantasie, né ipotesi “avveniristiche” .
Sono tutte realizzabili in base a possibilità tecniche che esistono da parecchi anni.
Quando scrissi quell’articolo, lo controllai con diverse persone molto più esperte di me in fatto di tecnologie. Mi dissero «Tutto ciò che immagini è perfettamente possibile.

I motivi per cui queste cose non ci sono dipendono da tutto fuorché dalle possibilità tecniche».

E questo ve lo posso confermare da tecnico: purtroppo attualmente il “libero mercato” non premia certo i prodotti migliori, ma chi riesce ad imporsi secondo tattiche poco chiare…

E poi le persone si abituano a pagare per qualcosa che non va..
sistematicamente…

Il problema non sta nelle risorse tecnologiche, ma nella volontà di usarle in modo più adatto alle esigenze delle persone e della società.

E questo purtroppo non e’ certo facile da far capire,no?

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E questo fatto purtroppo si conosce poco…

Ma uno dei migliori docenti che ho all’universita’ e con il quale sto facendo la tesi e’ la fonte di alcune idee alla base di GoogleMassimo Marchiori

Ha conosciuto Larry Page nell’aprile del 1997, alla Sesta conferenza internazionale sul World Wide Web di Santa Clara (California), e lo ricorda come un tipo «umile, molto alla mano, con una mentalità più imprenditoriale rispetto a Sergey Brin».

I motori di ricerca dell’epoca, ricorda Marchiori, «davano un punteggio a ogni singola pagina e basta. Io ne presentai uno nuovo, Hypersearch, che andava a vedere anche la relazione della pagina con il resto del Web».

«Solo che io la pensavo in un altro modo rispetto a Page e Brin. Nella loro impostazione, se un sito di auto è segnalato da un sito di auto o di scooter il punteggio non cambia. Ma il navigatore sta cercando auto, non scooter. Il mio progetto teneva conto di questo, privilegiava la qualità dell’informazione che posso raggiungere da un sito, non la sua popolarità».

Se oggi Google non è italiano è perché i due studenti di Stanford hanno ben miscelato il genio matematico con quello imprenditoriale: «Con l’algoritmo giusto, la loro strada consentiva ricerche più veloci», riprende Marchiori.

Materiale tratto da questa intervista:

-> http://www.calamo.it/computer/google.php

Pazzesco…

e cmq ecco una ragione per cui adesso entrare in competizione sarebbe un bel casino…

Il problema sta soprattutto nelle risorse: per dimostrare la bonta’ di un motore occorre poi farlo funzionare su scala mondiale, non solo pubblicare l’idea in un articolo.

Per esempio, Hypersearch, a mio giudizio, e’ superiore a Pagerank, eppure quasi nessuno lo conosce, per il semplice motivo che non c’e’ un motore di ricerca che mostri la bonta’ dell’idea su larga scala’’.

‘’Per competere con Google -conclude- non bastano solo idee innovative, occorrono mezzi e risorse, e certamente, avendo un po’ di risorse, sarebbe una sfida stimolante’’.

Il resto del materiale in questo articolo:

-> Google poteva essere ‘Made in Italy’

E giustamente nel 2004 e’ stato premiato per la sua bravura:

-> Anche un italiano nei TR100

La sua home page al W3C:

-> http://www.w3.org/People/Massimo/

E volevo segnalare anche un bel post che richiama anche la mia opinione personale su una persona che sta dando le sue capacita’ al servizio di altri valori oltre al denaro…

-> http://www.jazzer.it/2004/11/su-massimo-marchiori.htm

AGGIORNAMENTO:

Ho trovato altri riferimenti interessanti al riguardo:

Dunque Marchiori avrebbe discusso nel 1997 di motori di ricerca con il signor Larry Page, della premiata ditta Page & Brin, cercando di spiegargli che il metodo di ricerca del pagerank aveva un sacco di difetti e, a quanto pare, convincendolo dell’esatto contrario. A tal punto da indurlo a creare il famoso google, basato proprio sul pagerank.

Il titolo dell’articolo evoca un micidiale e tipico mix di senso d’orgoglio, d’invidia e di sfiga nazional-popolare, cui sembra però, fortunatamente, essere immune il diretto interessato che, fra le righe, lascia intendere che pure lui, sooner or later, tirerà fuori dal cassetto le sue formulette e si metterà in affari.

E lo farà quando google fallirà miseramente, vittima delle debolezze di fondo del metodo pagerank, che lui aveva già individuato nel 1997 e che aveva cercato, invano, di spiegare a quel cocciuto di Larry.

E sapete quale sarà una delle cause principali di questo fallimento ?
I blog.
Sì, avete capito bene, proprio i nostri cari, amati e odiati blog.
Per evitare malintesi riporto le testuali parole del Dr. Marchiori: “con il boom dei blog nella Rete, il link, l’elemento centrale su cui si basa l’algoritmo di Google, ha perso il peso specifico che aveva nel 1997 ed è oggi inflazionato.”

La fonte e’ un blog molto bello e interessante, 5 del Mattino:

-> tormento(ne) google

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento