Prendiamo una pagina assai utile sulle leggi italiane che vanno a toccare la Rete, in questo periodo tanto caldo e tanto complesso nel capire il valore di Internet: -> A che punto sono le “leggi” di internet?
Lo avevo accennato qualche settimana fa, e venerdì scorso ho tenuto il workshop “Data Web Marketing” a SMAU alle 16.30, come da previsione, il giorno dello sciopero dei trasporti: un cattivo presagio, che però non ha limitato la presenza fisica delle persone, anzi. Una partecipazione ben oltre le mie aspettative. Che non si è limitata all’ora dell’intervento, ma si è protratta fino alle 18, con una decina di persone rimaste oltre l’ora e mezza. Di venerdì sera. Notevole. Ma questa considerazione si può fare per tutti i workshop IWA in effetti: SMAU 2009 si può riassumere così, tanta voglia di formazione e di confronto. Se ne parlava anche di interventi diversi, oltre a quelli di IWA, anche con Massimo Melica, tra gli altri.
Perchè è importante? Perchè l’esperienza utente ( tema caro e fondamentale per costruire al meglio il nostro futuro, importante anche per il caro Luca Mascaro ed Alberto Mucignat, tra gli altri ) guiderà una migliore gestione della tecnologia e sarà la VERA KILLER APPLICATION del Semantic Web. Quello che si vede nel filmato sull’uso di Ubiquity quale interfaccia più vicina al nostro sentire e più gestibile e scalabile al posto della GUI tradizionale ( per azioni non mirate ovviamente ), prevede sul livello tecnologico un uso massiccio delle tecnologie del Semantic Web. Anche tecnologie semantiche invero, ma vabbè. ( son due cose diverse ) Se l’interfaccia semplifica certe azioni che oggi si devono fare a mano con il Web è perchè si ottimizza e si automatizza il dialogo tra siti, tra dati dei siti e dati che sono importanti per noi e che sono nella cloud oggi senza tanti problemi di privacy, mentre un domani potranno essere maggiormente sotto il nostro controllo. Serve il livello di infrastruttura giusto per gestire tutto questo al meglio, per poter poi concentrarsi sull’esperienza utente. Quel livello è esponenzialmente semplificato ed aumentato con l’uso di tecnologie legate al mondo del Semantic Web. Quello che davvero importa a noi tutti, alla fin fine. La coerenza di un’esperienza ponte, per dirla alla Luca Rosati. Perchè i siti dovranno essere sempre più fonti dati malleabili a seconda del device che li interroga, e del contesto. Sfide incredibili rispetto alla visione attuale del sito medio.
Aggiungo una nota a margine: verso un vero Power to You visto che il You Centric design diviene fondamentale, altro che Vodafone e la sua pubblicità che meriterebbe un’attenta analisi da parte dell’Antitrust, a mio avviso… come le altre. Quanti lo sanno? ( via quintarelli vodafone ne fa di cose strane eh eh ) Visto il casino sul blocco di neutralità del traffico, power to you è proprio uno schiaffo in faccia a noi poveri utenti!
Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato. Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.