Dall’esempio delle query SPARQL, soprattutto dall’ultimo citato, dovrebbe risultare chiara una cosa:
**come faccio a sapere le risorse di cui voglio parlare? **

Nel senso: proviamo a pensare che vogliamo parlare di una risorsa, che nel Web ha come chiave o id univoca proprio la URI.
Mi serve un modo semplice e immediato di avere un valore ritornato, anche tramite una semplice ricerca full-text, cosa alla quale ormai siamo ampiamente abituati.

Riferendomi al mondo dei database, sto cercando di risalire alla chiave della risorsa della quale voglio parlare. [ info del Design del W3C su RDF e Database relazionali ]

Cioe’ un modo di identificarla in modo globale, nel mondo.

Visto che la tecnologia per essere davvero usata e usabile, dovrebbe essere trasparente per l’utente, ci deve essere un modo di avere di ritorno un identificativo della risorsa cercata ( un URI quindi ), senza grossi problemi di complessita’ o di dover fare cose astruse.

-> Sindice Search in your Web Browser

To start using the plugin, you can either install it directly in your browser or download the plugin xml file and install it manually.

As a result, you’ll be able to use Sindice Search (text mode) directly from the browser toolbar.

Sindice in Firefox

Via Danny Ayers .)

E funziona incredibilmente bene, anche usando la versione online.
Proviamo questo:
-> Query su Sindice - Matteo Brunati

Visto?
Proviamo a pensare alla accuratezza dei risultati ottenuti, rispetto a Google…

Per divertirsi, provo a cercare alcuni amici:
-> Antonio Sofi nel Semantic Web
-> Sergio Maistrello nel Semantic Web
-> Antonio Tombolini nel Semantic Web

Considerando che siamo agli inizi, e che potra’ solo migliorare la visualizzazione, non promette assolutamente male la cosa .)

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Certe dinamiche da affrontare sono complesse, quasi come poggiassimo lo sguardo su un prisma, piu’ si cerca di mettere a fuoco la cosa e piu’ ti si divide in mille fasci di luce che non ti aspettavi di trovare…

In tutto questo dipanarsi e schiarisi di idee e concetti, in questi giorni mi ritrovo abbastanza in questo post:
-> Bisogno ≠ richiesta

[…] è essenziale distinguere tra bisogno e richiesta. Spesso i clienti, ma anche in generale le persone con le quali interagiamo, ci fanno delle richieste. Esse nascono per soddisfare un bisogno.
In linea di massima, un bisogno può essere soddisfatto in modo diversi. Spesso chi “chiede” qualcosa non si rende conto che dire no alla sua richiesta non è segno di mancanza di volontà di soddisfare quel suo bisogno. A volte non si può procedere in quel modo, oppure ci sono mezzi e strade migliori che permettono di raggiungere un certo scopo più facilmente o con un effetto ancora più visibile.

Quante volte invece, ci si ferma alla richiesta pensando che sia una sorta di linea del Piave: “se non la soddisfi è perchè non vuoi aiutarmi” oppure “questo è ciò che serve per risolvere il mio problema in azienda, non altro”. Vale anche in politica, ovunque. Bisognerebbe sempre cercare di capire “cosa c’è dietro” e non soltanto “fare quello che mi chiedono”.

I grassetti sono miei.

La comunicazione e l’arte di intendersi e’ un processo sempre in evoluzione, e non si e’ mai troppo bravi o troppo preparati nel saperlo fare.

Questo puo’ essere un valido aiuto nello stilare i nostri pensieri, provero’ ad adottarlo:

-> How to get your slides noticed » SlideShare

Altro non vorrei aggiungere: seguite il mio tumblr per capire di cosa mi sto interessando in questi giorni…

Diciamo che si sta cercando di dipanare il velo attorno a FullOut, ci sara’ uno step importante a breve…

La prossima settimana…

work in progress

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Ultimamente ho parlato parecchio di Social Graph, di Social Network e di valore aggiunto di ritorno che dobbiamo avere dalle reti sociali che usiamo… [ Facebook compresa ]…

Ora il grande Tim Berners Lee ( inventore del Web per antonomasia ) fa una sintesi da leggere tutta d’un fiato, ne faro’ una traduzione a breve, assolutamente fondamentale e poco tecnica, ma con metafore imperdibili..

-> Giant Global Graph (GGG)

Fonti ulteriori

[ in aggiunta al post di tim, ho inserito due immagini che completano alcune idee, tratte da queste fonti:
-> Shadows on the Web
-> From Net to Graph ]

Partiamo quindi da una lettura a flusso di coscienza, veloce ma che metta a fuoco alcuni concetti…

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Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento