Non so voi, ma Faletti e’ un personaggio che mi e’ sempre piaciuto, e ho letto tutti e due i suoi libri… per puro caso in effetti…
Con la nuova campagna contro la pirateria pero’ ha perso dei punti preziosi di credibilita’…

Ho letto una sua intervista a tal proposito che definire esilarante e tragico-comica e’ dire poco… diciamo che si e’ avvicinato alla mitica faccenda del Panerai di qualche anno fa…

-> Faletti: «La mia faccia gratis per combattere la pirateria»

E’ ovvio che non si puo’ pretendere che possa conoscere in modo dettagliato l’open source e le nuove tecnologie, ma essendo uno scrittore capire e informarsi sulle nuove tendenze sia sociali che legislative rispetto non e’ chedere troppo,no?

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Dal creatore delle licenze** Creative Commons** un libro che con esempi chiari tenta di spiegare in profondita’ il vero senso del copyright e di temi legati ad esso…

soprattutto nel contesto della societa’ odierna…

-> Cultura libera

Io non l’ho ancora letto, ho giusto visto due brani, ma vi assicuro che e’ un MUST :)

Tra l’altro e’ possibile anche leggerlo online visto che e’ stato prodotto secondo una licenza CC ( la coerenza per fortuna c’e’ :) )

Riferimenti:

-> Cultura libera - Apogeo on line
-> Lessig, cultura libera

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Il titolo puo’ sembrare strano: tranquilli…

E’ che ho scovato uno speciale molto interessante per le questioni che solleva e visto che in effetti non siamo avvocati, sentire il parere di uno che scrive per il sito InterLex non fa mai male…

AGGIORNAMENTO: in effetti mi sono accorto dopo che questo articolo fa parte del Forum di Interlex aperto fino al 6 giugno, quindi la sua attentibilita’ non dipende strettamente da Interlex stessa… ma e’ pur sempre un ottimo spunto di riflessione e un’ottima occasione per suscitare discussioni su questo tema importante…

L’articolo in questione ha proprio questo titolo:

-> Brevetti software: le ragioni del fronte del “sì”

Ora anche questo documento e’ un po’ lungo da leggere, ma vi assicuro molto interessante e quindi e’ un MUST per sentire da un certo punto di vista un parere legale anche del fronte del si… soprattutto per riuscire a farsi un’idea piu’ chiara della questione…

La cosa maggiormente interessante che ne viene fuori e’ soprattutto il quadro della normativa attualmente in vigore, quella che ha concesso oltre 50.000 brevetti che in teoria sono illegali.. questo e’ quello che avevo sentito…e che pensavo piu’ o meno.. e invece..

La cosa complessa e’ che in realta’ la questione verte tutta su una serie di cavilli tecnici e legati al buon senso dell’Ufficio Brevetti: non e’ che nemmeno adesso la situazione sia cosi’ rosea in effetti e questo e’ proprio uno dei meriti di questo intervento…
Quello che la normativa si intendeva prefiggere era proprio di aumentare la “leggibilita’” di certe norme e regole poco chiare, ma in pratica forse tappa si qualche buco, ma ne apre una valanga in compenso.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento