Quando qualcuno riesce a cogliere il momento di tirare fuori i denti nel panorama italiano dei bloggers, c’e’ soddisfazione nel capire che ha ragione da vendere…

-> Per un salto di qualità della Rete italiana

Io nel mio piccolo sto cercando di fare qualcosa unendo i temi che sto approfondendo che non sono molto leggeri, e cercando una strada per farli diventare “usabili“ da tutti…

E poi e’ anche vero che mai prima avevamo la possibilita’ di giocare con l’aggregazione automatica dalle fonti piu’ disparate: grazie a RSS ora possiamo creare portali tematici che aggregano bloggers tematici..

Penso a PlanetRDF che uso quotidianamente e che e’ nel mio campo…

Ma i siti Planet stanno crescendo di giorno in giorno…

Il problema e’ che l’Italia e’ sempre fuori o in ritardo rispetto a queste iniziative…
Ed e’ giusto fare un richiamo all’ordine…

Io nel mio piccolo devo sistemare qualcosa nel sistema dei tags locali del blog, che sono partiti molto presto e molto artigianalmente..

Rispetto alla preistoria, quando montammo per gioco il primo BA, oggi praticamente tutti i blog sono dotati di Feed RSS e i servizi di connessione dei contenuti sono molto più conosciuti ed utilizzati.
Io non trovo rilevante che solo l’11% dei navigatori sappia cosa sono i feed e utilizzi aggregatori.
La cosa importante è che ci siano i feed, che possono essere utilizzati da altre applicazioni. Ma se questo è un dato positivo, tutti ci rendiamo conto che è aumentata in maniera esponenziale anche la produzione di idee e suggestioni, proporzionalmente al numero di blog. Tocca fare un salto di qualità e tocca provarci tutti insieme.

Il salto di qualità la Rete italiana può farlo, a mio parere, solo cominciando a comprendere che la produzione di informazioni (post) va realizzata a due livelli: il livello del testo ed il livello dell’organizzazione delle informazioni. Se tutti intuitivamente comprendiamo la nocessità di organizzare (comporre) un testo, dobbiamo anche imparare a costruire testi ricercabili.

Ormai è chiarissimo che, per quanto sembri un paradosso, la soluzione all’information overload non è la limitazione alla pubblicazione, ma l’aggiunta di ulteriori informazioni.
Un esempio di informazioni che, aggiunte, consentono un migliore accesso ai testi sono i tag.

Tra le altre cose questi sono gli elementi chiave del Semantic Web e di RDF…

Stiamo andando tutti nella medesima direzione, a quanto pare…

E’ confortante…

Da questo punto di vista (anche osservando come vengono utilizzati i tag manuali nelle aggregazioni del BA) io proporrei di fare una riflessione comune sulla metodologia di classificazione delle informazioni.
La materia è complicata e forse con uno sforzo comune riusciamo a produrre un documento che aiuti i meno esperti a entrare nella logica. Se qualcuno ha voglia di cimentarsi, si può usare un wiki o provare individualmente. Il risultato poi lo sticchiamo nel Ba e lo divulghiamo il più possibile.

Mi trovo totalmente d’accordo, e la tematica e’ quantomeno stimolante…

E’ che il tempo in questi giorni mi manca, ma vedremo cosa si puo’ fare…

Riferimenti:

-> Per un salto di qualità della Rete italiana

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[ Post che necessita di avere in mente cosa sia il Semantic Web e RDF… ]

Ho appena scovato un interessante spunto di riflessione sull’uso di RDF e sulla sua effettiva apertura e solidita’…
-> Public RDF - Contextual Dissent about Any Articulation

L’autore di questo commento si e’ reso conto che guardando lo stack del semantic web ci sono alcune cose implicite, poste in modo errato
Sapendo che e’ tutt’altro che un sistema perfetto ci si chiede se la struttura proposta soffra di una visione non del tutto ottimale…
In particolare si parla del contesto

Yet, in a public media like the Web, on a network of peers like the Internet, the same public name may be described differently by a resource depending on the context in which it is named.

An apple is not a fruit everywhere (not in this context ;-)

Hierarchical and centralized, DNS is just good enough to resolve private names of public network resources.
Although it is mostly wide open to abuse, its reliability is a question of perception and the benefits of its applications (e-mail, the web, etc) far outweight its costs in fraud and spam.
But there is no way for DNS to handle public names of contextual resources.

Who should have authority about the apple DNS domain?

Somebody, nobody or everybody?

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Sometimes when i make a new post, i want to see if anyone else has linked it
And the correct choice is using Technorati

But it’s limited and not simple to do…

And so i want a sort of tool to make this simpler and not only with Technorati…

Shelley Powers has a lot of creativity and she makes an interesting tool…

-> Linkers Bookmarklet

You can install the script in PHP in your own site and this is one of the things i’ll make in the future…

Probably using a botton or o quick link at the right of the title of the post is more useful, isn’t it?
But the idea is very nice :)

References:

-> Odds and Ends
-> Linkers Bookmarklet

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento