La questione si fa complessa: e un motivo ci sara’,no?

In pratica a mio avviso adesso i tags sono il sintomo e la risposta della comunita’ degli utenti a bisogni ormai considerati necessari per filtrare la folle mole di informazioni che ci viene costantemente addosso
Da un lato ci sono gli esperti del Semantic Web e delle branchie dei Knowledge Systems e delle ontologie che continuano a perseverare nelle formalita’ e dall’altro la comunita’ che con le conoscenze che ha crea qualcosa di intrinsecamente imperfetto, ma che e’ usabile… a differenza dei tools creati dai primi…

Il compromesso dell’imperfezione e’ comunque accettato per i benefici ricevuti con i nuovi tools, ma non si guarda oltre il proprio naso.. questo e’ il vero limite…

La vera sfida oggi e’ quindi cercare di trovare un compromesso a questi due approcci, e allo stesso tempo mantenere in ogni caso una compatibilita’ molto forte con il fronte accademico, se vogliamo, per non precludere le potenzialita’ future.

La cosa piu’ vicina a tutto questo credo siano i famosi Microformats in XML per inciso: l’importante pero’ e’ tenere presente questo assunto, che non sembra molto chiaro ai piu’, putroppo.

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I tags sono l’hit del momento e capire come utilizzarli al meglio vuol dire anche gestire al meglio la propria organizzazione dei contenuti…

Grazie a CentralScrutinizer sono venuto a conoscenza di questo ottimo sito che cerca di approfondire il tema dei tags…
-> A blog on tagging

[ Apro una parentesi: carina l’idea di TagCloud, ma personalmente io vorrei una sua versione nel sito stesso, senza centralizzare il tutto.. o almeno non solo…
e appena ho abbastanza dati RDF lo faro’ senz’altro…
]

Appena trovo il tempo anch’io cerchero’ di leggere tutto quello che c’e’ visto che e’ sicuramente interessante..

Volevo pero’ rimarcare un problema: spero ci sia anche qualche approccio che va oltre i famosi Microformats in XML

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Sembra che per fare le cose bene occorre molto tempo e determinazione: prima di partire a raffica ad implementare le tecniche che ho descritto per un uso dei tags ci sono ancora un paio di risorse da vedere…

Parlo di SKOS e di altri pareri non meno autorevoli…

Diciamo che questa moda dei tags assieme alla consapevolezza di sfruttare le tecnologie del web semantico stanno impegnando su diversi fronti molti tra gli esperti del settore
guardate PlanetRDF se non ci credete…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento