Pensiamo ai post del blog, di uno qualunque dei blog sparsi per la Rete…
Sappiamo che ogni post e’ dotato di una URL unica e ben definita che lo identifica univocamente nella grande Rete… e questo e’ un dato di fatto…

Pensiamo ora al ruolo che hanno i commenti

Cosa rappresentano in realta’?

Sono discussioni che partono dal post, quindi qualcosa di molto simile agli attuali forum o sono qualcosa di diverso e in qualche modo di nuovo?

Ragionando dal punto di vista del Semantic Web i commenti sono informazioni e annotazioni che in qualche modo sono legate al post iniziale, che per noi e’ un URI.. e quindi perche’ non rappresentare attraverso una relazione di proprieta’ questo rapporto?

Adesso pensiamo ad una cosa che e’ un pochino piu’ vecchia…

I libri e i documenti che stampiamo per leggerli con piu’ calma…

Non so voi ma io ho bisogno di scrivere parecchio sui libri e sui documenti che leggo.. anzi spesso mi servono spazi che non trovo per prendere appunti su quei testi.. enfatizzare certe parti oppure scrivere semplici annotazioni..

La cosa che odio pero’ e’ che sono limitato dagli spazi angusti che mi sono offerti: e non c’e’ un modo automatico di collegare insieme certe annotazioni, magari tra piu’ libri diversi se non scrivendo le citazioni che mi servono e aggiungendo le mie note.. ma devo fare del lavoro di copiatura che a volte puo’ essere lungo e fastidioso..

Possibile che non ci sia un modo veloce, intuitivo e semplice per fare tutto questo…con le nuove tecnologie?

Continua a leggere

Per quelli che hanno fatto percorsi scientifici la teoria dei grafi risulta familiare, ed e’ alla base di Internet in effetti..

La Rete ha una topologia a grafo e la sua metastruttura formata di links e’ di fatto un grafo immane: applicando alla Rete le teorie dei grafi si puo’ studiare la Rete stessa…

[ immagine tratta da Wikipedia ]

Non dimentichiamo che poi il principio base del funzionamento di Google usa proprio l’dea che un nodo ( quindi un sito ) e’ tanto piu’ importante tanto il numero di archi in arrivo su di esso ( links che lo linkano e ne aumentano la popolarita’ )

Volevo segnalare un interessante articolo di ApogeoOnLine:

-> Teoria dei grafi e Web: una teoria matematica applicata al WWW

Per chi non lo sapesse ecco cosa sono i grafi:

**Le strutture a grafo constano di un insieme di punti (o nodi) che possono essere connessi da collegamenti (archi): il numero di archi per punto costituisce il “grado” di un nodo. **
Una grande varietà di sistemi naturali e artificiali è rappresentabile attraverso questo genere di astrazione (il Web come un insieme di pagine e contenuti connessi da hyperlinks).

Una cosa notevole e’ che lo svilupparsi e l’evoluzione stessa del sistema Web in generale e’ legata molto alle teorie dei grafi: consideriamo che RDF stesso come meta-modello e’ un grafo, ( grafo orientato per essere precisi )…e lo sviluppo del Semantic Web stesso passa attraverso studi dei grafi, come dice l’alrticolo stesso…

Semantic Web e Web Trust hanno del resto bisogno di definire e spiegare il funzionamento dei rapporti che regolano l’instradamento di dati e informazioni attraverso il WWW, di costruirne una topologia utilizzabile per scopi diversi, ma complementari: un modello matematico fornisce un’astrazione stilizzata, sostenuta da formule, per rappresentare, nel suo insieme o nel particolare, il Sistema.

Continua a leggere

Premessa: altro post tecnico…

Il primo passo e’ passare tutte le info disponibili in forma RDF in modo da poterle caricare nel localstore…

Per fare questo sono partito dall’idea di potenziare l’RSS1 del blog inserendovi anche il modulo che gestisce le tassonomie, cioe’ in pratica i miei tags…

Quindi

tags as taxonomies in a folksonomy

Prendendo spunto chiaramente dal post sui tags ho pensato ad un ID univoco associato ad ogni tag, leggermente diverso da quello discusso:

urn:tag:dagoneye.it/[encodingbase64]

Questo ovviamente perche’ nel mio caso il dominio e’ univoco…

Usando questi URN come Resources dei miei nodi RDF sono in grado di** usare il modello RDF stesso per gestire direttamente i tags, creando qualcosa di veramente mantenibile**…

Qualcosa che vada oltre la lingua in cui e’ scritto il tag, ma che come svantaggio renderebbe l’URL stesso del tag meno leggibile…

Continua a leggere
Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento