Qualcuno inizia ad avere grandi idee su come aiutare il nostro povero utente a “leggere” il Web…
Sto parlando di offrire una maggiore capacita’ di interazione con i testi che vediamo nel Web e facilitare la comprensione di questa sovrabbondanza di informazione…

A questo proposito ho appena scovato un’iniziativa molto interessante:

-> Liquid Information

There are too many words for use to be able to deal effectively in our information environments with traditional tools, methods and attitudes - i.e. reading straight through or skimming the text.
Automated systems such as automatic outline generation can be useful but ultimately it’s:
a) about **getting information into our heads **- the right and relevant information - and
b) not getting stuck in, or lost in, non-relevant information.

We are not interested in building interactive text just for fun. The work is intended to help us solve problems.

[…]
We get much of our words from the web (there are lot of web pages out there, Google indexes more than 4.2 billion - BBC). This is why it’s important to improve the way we interact with the words on the web.

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Ho appena scovato un tool molto bello per giocare su due temi fondamentali del Web:

  • utente
  • interattivita’

Si chiama Co-link
In pratica cos’e’:

The creative and associative personal reading does not reflect back on the text being read.Co-link project, conceived by Alex Primo and programmed by Ricardo Araújo, aims to surpass those limits, fostering the participatory creation of hypertexts.

This technology was developed with the objective of letting any interactant create new associative links in a pre-existent text and/or add new destinations to a previous link.

L’idea e’ quindi di riuscire ad inserire un tool automatico a lato server in modo da facilitare l’inserimento di link correlati ad un link pre-esistente non solo dal creatore della pagina web, ma anche e SOPRATTUTTO dai suoi lettori…

In pratica quello se volete che possono fare i wiki ma in modo piu’ semplice e piu’ determinato…

Le differenze rispetto ai link “normali” potrete leggerle qui:

-> Conventional links and links with co-link technology: a comparison
Qualche estretto interessante e’ questo:

Links may be edited by any interactant. Hypertextuality is opened to collective writing.
E questo e’ positivissimo, a mio parere…

Come tutto questo possa sposarsi con RDF lo vedremo: chi vuole puo’ iniziare a scrivere qualche idea…

Intanto vediamo gli usi siggeriti dal sito stesso:

Co-links technology could contribute for what George Landow calls the blurring of the frontier between reader and writer in Web. The author’s power would be shared with the page visitors, as an invitation to collaboration. Taking this for granted, and considering Steven Johnson’s argument that hypertext follows a centrifugal path — pushing readers away—, it could be now pointed that co-links technology could stimulate a centripetal movement, attracting the collective inclusion of new pointers.
t is supposed that this system could be of particular interest to educational and research projects and to the so-called virtual communities

Per i dettagli tecnici e’ un software GPL basato su PHP e MySQL….

Riflessioni sulla Rete

Vedere l’utilita’ e la bellezza di un tool del genere mi rende ottimista: qualcuno per fortuna ancora c’e’ che usa le potenzialita’ della Rete

Quello che a volte dimentichiamo e’ proprio questo: la Rete vince perche’ in realta’ e’ una Rete fatta di persone e questo periodo dove la tecnologia inizia a far vedere quello che puo’ aiutare nelle “reti sociali“ e’ qualcosa di magico…
Iniziare a lavorare per creare tools sempre piu’ semplici e intuitivi per “interagire” con i contenuti ci portera’ davvero avanti in modi tutt’ora nemmeno immaginabili.

E soprattutto mai dimenticare una cosa che i media tradizionali sono portati a farci pensare: la forza della Rete sta tutta nella sua decentralita’ e nel fatto di rendere importante la “periferia”, cioe’ di far sentire la voce anche ai piccoli nodi…

Quello che stanno cercando di inculcarci anche con la banda larga e’ invece di centralizzare questo mezzo e togliere il potere ai nodi creando una simil-tv sempre meno interattiva: maggiormente controllabile e meno democratica, se vogliamo…

Su questo tema ci tornero’ sicuramente, ma e’ fondamentale capire che la Rete si fonda sulla nostra interazione e facilitarne l’accesso e l’uso anche ai non addetti e’ compito primario di noi tecnici.

Su questi temi per chi volesse approfindire il sito di Gandalf fa proprio al caso vostro: troverete delle vere e proprie perle di saggezza, ve l’assicuro :)

Mai dimenticare che la Rete e’ fatta di persone, le tecnologie impiegate sono il mezzo e non il fine…

Riferimenti:

-> Co-links

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento