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Mentre in Europa la questione e’ ancora aperta, come avevo gia’ accennato negli USA c’e’ parecchio movimento per un’aggiornamento della legislazione sui brevetti, soprattutto per rispondere a quelli che Punto-Informatico chiama i “troll” dei brevetti…
-> I troll dei brevetti spaventano i big

In pratica ormai il sistema e’ sfruttato per prendere brevetti sul software, una cosa che non costa poi molto rispetto a brevetti in altri settori, per poi rivenderli tramite Ebay o per sfruttarli contro i grandi del settore ( tipo Microsoft… )

Il sistema ha pochi controlli e sembra che di fronte a denuncie di violazione ci sia troppa celerita’ nel bloccare vendite e produzione per le ditte incolpate prima del processo stesso… insomma ci sono molte pezze da mettere per rendere la cosa piu’ giusta…

Il perché i brevetti su metodi e software finiscano in questo modo è piuttosto ovvio: sono assai più semplici da ottenere dall’Ufficio dei brevetti americano di quanto non siano quelli, per esempio, dell’industria farmaceutica.
Questi ultimi richiedono spesso infatti pesanti investimenti: per quelli sulle tecnologie talvolta può bastare un programmatore con qualche (lucrosa) idea in testa.
Nel fucile di quest’ultimo - denuncia eBay - la possibilità di denunciare le imprese innovative e chiedere danni in quantità quando queste ultime attivassero servizi e tecnologie basate su quei brevetti: un problema vecchio negli USA dove più volte le grandi corporation dell’informatica sono state accusate di praticare le medesime gentilezze verso gli sviluppatori più piccoli.

Di fronte a tutto questo e’ lecito chiedersi se vogliamo introdurre gli stessi problemi anche nella vecchia Europa oppure se vogliamo per una volta guardare lontano…

Riferimenti:

-> I troll dei brevetti spaventano i big

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Sembra che anche in America ci sia aria di riforma sui brevetti e ci sono proposte di legge in atto…

Thursday, Congressman Lamar Smith introduced the Patent Reform Act of 2005 to the floor of the House.
The bill modifies how patent owners are identified, how patents are awarded, disclosed, disputed and what damages patent holders are entitled to from infringement.

In effetti e’ uno dei piu’ grossi cambiamenti dal 1952 riguardo alla legge sui brevetti, e come sempre anche questo divide le opinioni.

Smith says that the proposed changes would eliminate “legal gamesmanship” that disrupts the operations of high-tech companies and that the changes will improve the overall quality of patents.
Smith also believes that an upsurge in innovation will come as a result; although, critics of the bill say that it will have a negative impact on technology start-ups and favor big business.

Il dibattito sui reali effetti di queste modifiche e’ molto acceso, e occorre sapere anche che Microsoft e’ una delle sostenitrici del cambiamento nei brevetti

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Per chi non lo sa Ubuntu e’ attualmente una delle distro linux piu’ famose e con un tasso di crescita pazzesco ( essendo uscita a sett 2004 per intenderci ).
Inciso : al link di Ubuntu nella Wikipedia inglese c’e’ una descrizione particolareggiata, anche ironica se volete ( per la questione degli sfondi del desktop e ubuntu-calendar per chi e’ curioso… )..

E’ la distro che uso quotidianamente da settembre e non mi ha mai dato particolari problemi…

Per non parlare del fatto che anche HP ha intenzione di supportare tale distro e di rendere compatibili al 100% alcuni suoi modelli di portatili…

senza pero’ per ora pre-installare la distro, ma solo offrendo la scelta iniziale…
un gran bel passo avanti in ogni caso…

Ubuntu per utenti Windows?

Quale occasione migliore per far usare Linux anche a utenti Win del tutto inconsapevoli?
Ovviamente senza innestare guerre di religione o lasciandoli solo con Linux, ma creando un sistema dual-boot del tutto amichevole…

A tale scopo a mio avviso il target primario sarebbe quello di far usare Ubuntu quando questi utenti devono navigare in Internet e scaricare la posta… per le altre cose possono ancora usare Win se vogliono MA SCOLLEGATI DALLA RETE, per carita’…
Sarebbe gia’ un gran bel passo avanti,no?

Ci sono degli ostacoli non proprio semplicissimi da valutare pero’…

  • presenza univoca di un winmodem, inferno per Linux…
  • mancanza di collegamento ADSL

Diciamo subito che il secondo problema e’ risolvibile creando un archivio aggiornato su cd o dvd con tutti i .deb che si ritengono necessari a completare per un uso casalingo un sistema Ubuntu

Ma al primo problema non e’ facile dire cosa fare… oltre a sperare che sia un winmodem dotato di quei pochi chipset che riescono lo stesso ad essere usati sotto Linux ( con qualche pena on piu’ pero’… )

Ne parlano anche Fullo.net,
e Un Passo al giorno

E giusto per la cronaca ecco una comparazione solo “visuale”, cioe’ a screenshots di tre os ( winXP, Ubuntu e Suse )…

-> Windows vs Linux: a modern desktop comparison

Riferimenti:

-> Ubuntu
-> The Future of Linux on Laptops

-> Ubuntu Italia
-> How to Dual Boot Win XP and Linux [eng]

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento