Segnalo un evento al quale ho la fortuna di partecipare e che trovo davvero stimolante, sabato 17 maggio a Milano ci sara’ la

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Soggetti attivi nella rete si incontrano, in modo nuovo, per riflettere sulle sfide che internet lancia alla divulgazione scientifica, la produzione di conoscenza e l’Open Culture nel mondo accademico.

Questo il riassunto sul mio intervento:
-> Matteo Brunati - Uno sguardo alla piattaforma Semantic Mediawiki e alle tecnologie del Semantic Web

Che dire, si deve ringraziare Gianandrea Giacoma per l’invito e per lo spirito di iniziativa: non vedo l’ora di potermi confrontare con idee e progetti con questo drappello di persone, per lavorare assieme sulle potenzialita’ offerte dalla Rete in questi contesti.
**
In Italia ne abbiamo davvero bisogno**.

Fullout e’ in fase di re-styling quasi completato, dateci un’occhio.
Ne parlero’ sempre piu’ diffusamente, visto che molto e’ pronto, e l’occasione di questo evento e’ di poter portare anche idee e un caso studio che faccia da ponte anche a livello di community, tra Impresa, Ricerca e Distretti tecnologici italiani.

Scrivero’ poco nel breve periodo, ma verranno inseriti in questo sito e in quello di Fullout, strumenti interessanti, degni di nota.

Ah, poter conoscere finalmente oltre a Gianandrea, anche il caro Federico, rivedere Paolo Massa, e molti altri, tra cui Bonaria ovviamente, sara’ un vero piacere.

Segnalo gia’ un paio di discussioni nate proprio sui temi dell’evento:
-> Open data, Web semantico e Science 2.0

Una cosa volevo far notare: puo’ essere un interessante esperimento per far evolvere il format del barcamp, verso qualcosa di maggiormente costruttivo, proprio come ha segnalato il caro Antonio Tombolini rispetto al Foodcamp, a partire da questo post.
Teniamone conto e vedremo cosa ne esce, ma sono ottimista.

Chi parla di Sci(bzaar)net

-> Sci(bzaar)net
-> Sci(bzaar)net
-> Soggetti attivi nella Rete parlano di Open Culture
->SciNet diventa Sci(bzaar)net
-> Scienza, società e reti a Sci(bzaar)Net
-> Sci(bzaar)net

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Come al solito, le idee prima di un barcamp corrono come lepri .)

Sto preparando un po’ di materiale, spero di finirlo in tempo per quanto riguarda lo spunto collettivo. ( in caso lo finisco appena rientro da Roma .) ma intanto lancio la cosa )
In ogni caso ho in mente il talk da 20 minuti, piu’ una sorta di spunti generali su una dinamica che inizia ad essermi sempre piu’ chiara. Dato anche il tempo a disposizione, of course.

Titolo probabile, ma qui le cose cambiano ogni secondo:
-> Rinascimento 2.0 - Intelligenza collettiva al lavoro, tra Semantic Web e l’Economia della Felicita’. Spunti di riflessione

Partendo proprio da una delle conclusioni del libro di Luca De Biase e interpretandole con quello che sto facendo e le iniziative che si stanno portando portando avanti.

Per provare a dare il la’ ad una maggiore flessibilita’ del mondo Open e del Free Software e non solo, per maggiormente farsi sentire e farsi capire dal mondo al di fuori, dal mondo che non si autoreferenzia, che citava erika nel commento dell’ultimo post.

Per provare ad allargare la visione delle cose che ci stanno attorno.
E capire come si possa mantenere la propria specializzazione, la propria nicchia di sapere, ma nello stesso tempo mantenere modi e forme comunicative aperte all’esterno.

Per provare a farsi sentire nella dimensione reale del business, ma inseriti in una forma economica piu’ ad ampio spettro, e soprattutto compresa dalla gente: come dice il caro Roberto ormai certe cose a certi livelli sono assodate [ citazione via tumblr ],e anzi occorre che ci sia del valore reale oltre al semplice promuovere l’open source ed usarlo nei propri prodotti.
E questo vale anche per i servizi web, ovviamente.
Siano essi 1.0, 2.0 o 3.0 .

L’usare certe metodologie, o certi nuovi modi di concepire il business o il valore aggiunto, non giustifica e non basta a dare valore aggiunto in se’ e per se’.

Questioni mica piccole, quelle emerse.

Una risposta arrivera’ .)
O almeno la mia interpretazione della cosa.

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Una nota al volo, volevo inserirla quando avrei completato la mia sezione eventi semantica, ma il tempo e’ una risorsa davvero limitata .)

In ogni caso, volevo segnalare l’ottimo evento organizzato da Sergio Maistrello, Paolo Valdemarin e molti altri, che per essere in Italia, e’ davvero di prestigio… Impossibile non andarci, visto che e’ pure ad Udine .)

State of the Net - logo

Il programma devo dire, e’ assolutamente fantastico, e il materiale di certo non manca…
E il respiro internazionale e’ notevole davvero: David Sifry, Antony Mayfield, e Ross Mayfield e altri…

Rivedere e chiaccherare con tante persone gia’ viste e che si leggono quotidianamente, e altre ancora da conoscere dal vivo, sara’ un piacere, e magari qualche idea verra’ fuori anche in merito al grosso sasso che Luca De Biase ha buttato nello stagno.

Anche nei momenti relax, che sembrano essere stati previsti, per fortuna .)

Assolutamente una priorita’ fare squadra per capire come muoverci in questo senso.
Per coniugare la vita in Rete, e le sue regole, con la vita reale, influendo finalmente sulla agenda civica del nostro vivere quotidiano.
Per non perdere di vista che la tecnologia, e il Web, e’ pur sempre un mezzo, e non un fine.
Anche se e’ facile perdersi…

Siamo Persone, no?
Multidimensionali e multimediali, ma sempre Persone.

Insomma, un evento assolutamente da seguire…
Non sto nella pelle.

E in un momento topico per l’Italia, tra l’altro…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento