Saro’ breve, [ forse un po’ OT ] ma per iniziare la settimana con maggiore consapevolezza e’ impossibile non segnalare un post eccezionale:

-> Quattro crisi contemporanee

Tutti politici, piacciano o no, tutti tristi e moralisti, ma senza affari in corso….

Come diceva il vecchio Renzo Arbore, (per me naturale presidente di una Rai ironica e vedibile): meditate gente, meditate…..

.Abbiamo sentito soprattutto e solo Beppe Grillo, il solito rompiballe, quello che ce lo dice, clandestino nei suoi teatri, da vent’anni.

E si becca denunce. Il blogger imperfetto. Ma con le sue cifre eloquenti.

Io invece credo che i blog servano (anche) a orientare una nostra valutazione complessiva dello stato presente delle cose.

Delucidazioni su quello che viene detto magari piu’ avanti, ma e’ una delle migliori istantanee del momento storico che stiamo vivendo, senza tanti peli sulla lingua…

Senza dimenticare questo ottimo spunto del caro Beppe:

-> La fine dei vecchi media

NOTA : riguardo alla vicenda di Grillo di questi giorni ne parlero’ piu’ avanti in un post dedicato…

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Quando qualcuno riesce a cogliere il momento di tirare fuori i denti nel panorama italiano dei bloggers, c’e’ soddisfazione nel capire che ha ragione da vendere…

-> Per un salto di qualità della Rete italiana

Io nel mio piccolo sto cercando di fare qualcosa unendo i temi che sto approfondendo che non sono molto leggeri, e cercando una strada per farli diventare “usabili“ da tutti…

E poi e’ anche vero che mai prima avevamo la possibilita’ di giocare con l’aggregazione automatica dalle fonti piu’ disparate: grazie a RSS ora possiamo creare portali tematici che aggregano bloggers tematici..

Penso a PlanetRDF che uso quotidianamente e che e’ nel mio campo…

Ma i siti Planet stanno crescendo di giorno in giorno…

Il problema e’ che l’Italia e’ sempre fuori o in ritardo rispetto a queste iniziative…
Ed e’ giusto fare un richiamo all’ordine…

Io nel mio piccolo devo sistemare qualcosa nel sistema dei tags locali del blog, che sono partiti molto presto e molto artigianalmente..

Rispetto alla preistoria, quando montammo per gioco il primo BA, oggi praticamente tutti i blog sono dotati di Feed RSS e i servizi di connessione dei contenuti sono molto più conosciuti ed utilizzati.
Io non trovo rilevante che solo l’11% dei navigatori sappia cosa sono i feed e utilizzi aggregatori.
La cosa importante è che ci siano i feed, che possono essere utilizzati da altre applicazioni. Ma se questo è un dato positivo, tutti ci rendiamo conto che è aumentata in maniera esponenziale anche la produzione di idee e suggestioni, proporzionalmente al numero di blog. Tocca fare un salto di qualità e tocca provarci tutti insieme.

Il salto di qualità la Rete italiana può farlo, a mio parere, solo cominciando a comprendere che la produzione di informazioni (post) va realizzata a due livelli: il livello del testo ed il livello dell’organizzazione delle informazioni. Se tutti intuitivamente comprendiamo la nocessità di organizzare (comporre) un testo, dobbiamo anche imparare a costruire testi ricercabili.

Ormai è chiarissimo che, per quanto sembri un paradosso, la soluzione all’information overload non è la limitazione alla pubblicazione, ma l’aggiunta di ulteriori informazioni.
Un esempio di informazioni che, aggiunte, consentono un migliore accesso ai testi sono i tag.

Tra le altre cose questi sono gli elementi chiave del Semantic Web e di RDF…

Stiamo andando tutti nella medesima direzione, a quanto pare…

E’ confortante…

Da questo punto di vista (anche osservando come vengono utilizzati i tag manuali nelle aggregazioni del BA) io proporrei di fare una riflessione comune sulla metodologia di classificazione delle informazioni.
La materia è complicata e forse con uno sforzo comune riusciamo a produrre un documento che aiuti i meno esperti a entrare nella logica. Se qualcuno ha voglia di cimentarsi, si può usare un wiki o provare individualmente. Il risultato poi lo sticchiamo nel Ba e lo divulghiamo il più possibile.

Mi trovo totalmente d’accordo, e la tematica e’ quantomeno stimolante…

E’ che il tempo in questi giorni mi manca, ma vedremo cosa si puo’ fare…

Riferimenti:

-> Per un salto di qualità della Rete italiana

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sottotitolo: [** reti sociali, nuovi media, opinioni e podcasting** ]

Perche’ ho messo questo sottotitolo: perche’ mi e’ sembrato importante focalizzare l’attenzione sulle cose che sto per dire..
Giusto per fare chiarezza…
E vi invito a continuare la discussione sulle tematiche che tocchero’ visto che non saro’ certamente esaustivo: solo e’ una specie di flusso di coscienza su cose che sento… e magari una discussione verra’ fuori da sola…

Premessa

E’ da un anno che mi sono buttato a cercare di capire il Semantic Web e tutto quello che ci ruota intorno e piu’ di una volta mi sono trovato smarrito: senza una guida infatti le potenzialita’ di quello che stavo leggendo possono far volare la fantasia..
E capire quello che sara’ il futuro e quello che si potra’ fare non e’ facile quando le tematiche incontrate sembrano quasi fantascienza…

Un articolo con notevoli spunti di riflessione

Negli ultimi tempi mi sono reso conto che le implicazioni e le potenzialita’ delle tecnologie legate al Semantic Web in realta’ si basano sulle loro caratteristiche sociali: aspetti non del tutto considerati e che adesso stanno creando effetti non previsti, ma positivi per fortuna…

Grazie al mio post di commento sui grafi, dove ho accennato qualche mia idea e la consapevolezza che la Rete e quello che sta accadendo e’ importante, ho trovato il blog di questo ricercatore di Urbino che studia sociocibernetica e un suo ancor piu’ interessante quadro del Web attuale dal punto di vista del fenomeno sociale…

-> Imparare al tempo del “farsi media”

[NOTA] Sulla parte tecnica dell’articolo, dove si parla di ontologie e di software sociale faro’ un post apposito.. e cmq sono cose che ho gia’ accennato…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento