Questo vuol essere un post di riflessione su certe condotte quantomeno interessanti, sul perche’ grazie anche alle nuove tecnologie mai come oggi vale questo motto:

La conoscenza e’ potere

Siamo sempre nel filone di questo post di qualche giorno fa: il “farsi media” ci aiuta nella vita di tutti i giorni…

Il tempo e’ poco per cui parto da dove ho iniziato questo percorso: due link mi hanno stimolato…
-> Users reviews are THE market

About reviews, I think that creators should be free to publish their opinions (in term of reviews in this case), they should own their reviews (hreview seems a great format for this task), reviews should be released under very liberal licences and everyone should be allowed to aggregate the reviews and do whatever she prefers with this information: offer a Recommender System service, use them for her own decisions, ….
Reviews are one of the cornerstones of the Information society and they should be usable by anyone who has an idea.

-> Non vuoi XP? Niente garanzia sul pc. La denuncia dell’Aduc

La direzione iniziale della discussione e’ che oggi il passaparola telematico permette anche il successo di certi prodotti e l’insuccesso di altri, riesce a minare la credibilita’ di una multinazionale e a spostare i clienti e gli eventuali acquirenti…

E riesce a far valere i nostri diritti in questo marasma di tecnologie e amenita’ varie…

Abbiamo cioe’ in mano un potente strumento di controllo: ma pochi se ne rendono conto….

AGGIORNAMENTO: mi sono accorto or ora che ne ha parlato anche riffraff: ottimo…

AGGIORNAMENTO2 : anche su Punto Informatico viene raccontata una interessante vicenda con ASUS Italy

-> Notebook, l’odissea del rimborso di Windows

Sbaglio o fanno finta di niente i produttori? Contano forse sul fatto che sono uno o due che chiedono questo rimborso? Mah…

Continua a leggere

Leggo con piacere un ottimo post di Giuseppe Granieri che interviene sulla questione Telecom… ( che ieri avevo accennato )
-> Il Padrone della Rete

Nei Paesi in cui esiste una comprensione del mondo a livello politico la connettività è stimolata, perchè attraverso l’accesso si genera valore. Alzare i costi (non solo economici) dell’accesso, riduce il valore e rallenta la crescita.

In effetti la questione e’ che al di la’ di quello che fa la Telecom e’ l’Italia e gli italiani che sono quelli che ne escono penalizzati e dal pezzo di Caravita in effetti questa mi pareva la direzione…

Internet di certo non cambia, ma come l’italiano medio lo percepisce e lo usa questo si dipende anche da come viene presentato e in qualche modo commercializzato e come ne viene gestito l’accesso

Accesso wi-fi e altro in Italia sono a dir poco da Medioevo, sia come approccio sia come uso…

Se pensiamo poi al decreto Pisanu contro il terrorismo e’ ovvio che e’ un ulteriore blocco al libero accesso alla Rete, aggiungendo inutile burocrazia dove non serve…

Il problema e’ proprio questo: a mio avviso e’ piu’ culturale che altro, e questa chiusura delle nostre ditte a capirlo hanno tagliato fuori l’Italia e gli italiani dalla rivoluzione della Rete verso un uso piu’ consapevole della stessa e dei servizi innovativi che puo’ offrire.

Perderemo piu’ tempo a spiegare le innovazioni estere che a farle, abituati come siamo a seguire approcci top-down e ad assere passivi come pochi al mondo.

Continua a leggere
Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento