Piccole considerazioni su temi quanto mai caldi nel caos in cui viviamo…

Proprio stamani ho preso un libro che avrei voluto leggere da tempo e che adesso ho quasi finito:

-> L’etica hacker e lo spirito dell’eta’ dell’informazione

La recensione la faro’ quando l’avro’ finito intanto volevo solo dire un paio di cose al volo…
Intanto lo consiglio a tutti, e’ notevole e sono 180 pagine in formato tascabile…

Premetto che non e’ un libro tecnico, ma anzi piu’ sociologico che altro…

Ma conoscere un po’ le tecnologie aiuta nella comprensione…

Tra tutto quello che ho visto e’ proprio la sintesi sociale e storica delle vicende umane e della relativita’ di un concetto che pensavo fisso come la felicita’ che mi hanno colpito maggiormente…

Continua a leggere

Diciamolo subito: nel Semantic Web c’e’ qualcuno che si lascia prendere la mano alle visioni piu’ fantascientifiche che ci possano essere…

E a mio avviso questa in effetti e’ una di queste…
-> Nova Spivack, From Semantic Web to Global Mind

Le potenzialita’ delle tecnologie coinvolte sono ancora per lo piu’ inespresse e gli effetti non ancora del tutto chiari… ma e’ meglio stare con i piedi per terra…
E le novita’ in ogni caso non mancheranno…

Totalmente d’accordo con quello che dice Danny Ayers:

But in recent years I’ve tended to avoid this angle, being more interested in making what we’ve got just one (big) step more useful.
I still think the old-AI notion is basically reasonable, just the timescales and expectation of the work involved were completely out.
That’s another reason I’m wary of talking in old-AI terms, the hype angle - engineers are much more likely to be receptive to a tool that does work today rather than a vision that might work tomorrow.
Let’s just get the RDF and OWL designed in, let the vision emergence take care of itself.

In ogni caso e’ una lettura interessante…

Riferimenti:

-> From Semantic Web to Global Mind
-> Nova Spivack, From Semantic Web to Global Mind

Commenta e condividi

Poche volte ho trovato un post cosi’ illuminante e capace di far riflettere su quello strano incrocio che stiamo vivendo tra blogging, informazione e consapevolezza di informarsi…

Credo anch’io che mai c’e’ stata data una possibilita’ cosi forte di costruirci opinioni creative sui fatti che ci circondano e mai avevamo nelle mani uno strumento come la Rete che crea fenomeni sociali mai visti per certi eventi…

Le cose da dire sarebbero tante, forse troppe.. e di certo non complete per le implicazioni sociali, che hanno dinamiche ancora poco chiare…

Ma qualcuno e’ partito, e grazie alla segnalazione di De Biase, consiglio la lettura di uno scritto un po’ lungo e’ vero, ma di sicuro interesse sui confini dell’informazione in questi giorni…

Sull’attendibilita’ delle fonti, su come sta cambiando il nostro modo di informarci e di esprimere le nostre opinioni in modo collettivo…

Si va affermando forse una forza sociale collettiva che si puo’ richiamare al famoso Luther Blissett, dove l’importante e’ quello che si dice e perde via via importanza l’identita’ di chi lo dice…
Visto che l’unione di tante opinioni poi dissolve le varie identita’ individuali..

-> Combattere l’informazione con l’informazione

Continua a leggere
Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento