Manca poco ad alcuni piccoli cambiamenti nel blog, ma intanto mi pare importante segnalare alcuni articoli e links su temi a me cari…

  • In questa fase storica è necessario distinguere quale sia la tutela degli autori dalle distorsioni al diritto d’autore imposte dalla stessa industria che oggi vuole fermare Google Print. A spese di tutti gli altri
    -> Contrappunti/ La barricata degli editori

  • Le implementazioni di una delle tecnologie di rete più diffuse ed apprezzate violerebbero un brevetto registrato negli Stati Uniti. Microsoft minimizza: non ci saranno ripercussioni -> Un brevetto fermerà XML?

  • Sfrutta la firma digitale per dare certezze agli autori di opere che non vogliano legarsi alla SIAE. Un metodo semplice ed economico per associare legalmente il proprio nome a quanto si produce. PI intervista i promotori del progetto
    -> Copyzero, come tutelarsi senza SIAE

  • Si spengono i ripetitori analogici: nelle città sarde e valdostane dal 31 gennaio 2006, per i restanti abitanti delle due Regioni, dal 31 luglio. Ad accendersi, da subito, sono i consumatori-> Presto DTT obbligatorio per due regioni

  • L’equazione secondo cui a meno privacy equivale una maggiore sicurezza non è solo ideologicamante scorretta ma anche totalmente sbagliata dal punto di vista tecnico-> Cassandra Crossing/ Sicurezza sì, ma i diritti?

Per quanto riguarda invece alcune applicazioni interessanti, ecco un paio di nuovi links…

  • EyeOS è un Manager di contenuti libero basato sullo stile di un desktop di un sistema operativo. Il pacchetto di base include l’intero sistema operativo incluse dieci applicazioni, come un Calendario, un File Manager, un Editore di testi, un Instant Messenger, un Browser ed una calcolatrice.

    EyeOS è pensato per fornire un Sistema di lavoro scalabile e libero. Scalabile in quanto ognuno può liberamente
    -> Che cos’é eyeOS?

  • Loudblog is a sleek and easy-to-use Content Management System (CMS) for publishing audio content on the web. It automatically generates a skinnable website and an RSS-Feed for Podcasting. -> Loudblog

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[ crosspost su VoIT ]

C’e’ un interessante articolo di Punto Informatico di oggi a cui vorrei dedicare due parole:

-> Virus, Linux il prossimo bersaglio?

Pur essendo abbastanza corretto, non c’e’ abbastanza enfasi sul perche’ non ci siano virus per questi sistemi e si spiega poco che non e’ una semplice questione di opinioni diverse, o di partitismi…

Ma ci sono dei fatti dietro…

Sotto i sistemi simil-Unix quale e’ Linux, ma non solo, non possono esistere i virus che troviamo invece nelle macchine Windows: semplicemente l’utente in genere ( se non e’ root ) non ha abbastanza privilegi e quindi possibilita’ di toccare e smantellare alcunche’ di fondamentale per il sistema. Punto.

Qualsiasi cosa dicano le case antivirus.

Su questi sistemi invece possono esistere altre problematiche, dai rootkit a codice malevolo alle backdoor, ma sono questioni molto diverse e che difficilmente possono prendere piede a livello di massa come i virus windowsiani.

E ripeto che non e’ una questione di essere di parte: e’ un dato di fatto…

[ E il fatto che si diffondano distribuzioni come Ubuntu che tengono disabilitato l’utente root e che inizino a contenere le estensioni SE della NSA sono ottimi sintomi per sperare in meglio… ]

Come qualcuno ha detto nel forum relativo si sono visti gli Unix a livello enterprise con problemi di virus in tutti questi anni?

Quanti worms hanno colpito la piattaforma IIS/Windows Server rispetto al corrispettivo Apache/Unix o Linux?

Se qualcuno ha dati ben lieto di vederli…

Andate su netcraft per farvi un’idea sulla diffusione e sull’uso delle rispettive piattaforme e stiamo ai fatti al posto di pensare al marketing…

Ricordando sempre che niente e’ perfetto e ogni sistema ha pregi/difetti…

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[ crosspost su VoIT ]

Una notizia molto interessante dal Register:

-> Peru’s parliament approves pro-open source bill

Legislators in Peru have approved a hotly contested bill sanctioning use of open source software by government and levelling the playing field for start-ups against Microsoft.

The Peruvian Congress has passed a bill that prohibits any public institution from buying systems that tie users into any particular type of software or that limits “information autonomy”.
Public institutions are also barred from having a pre-determined preference for either proprietary software or open-source software.

In realtà quindi si intima allo Stato di non avere pregiudizi sul software e a di non obbligare i cittadini ad usare un certo tipo di software, sia esso open o closed source.

E’ implicito quindi l’uso di standard aperti verso il cittadino, una decisione simile a quella che ha preso anche lo stesso Massachusetts qualche giorno fa… [ lo avevo accennato qui ]

Decisione molto lunga e sofferta, con colpi di scena in questi tre anni…

C’è un’etica dietro molto forte e una capacità di vedere lontano forse ancora maggiore…

E noi ci riteniamo avanti rispetto al Perù? Mah…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento