Davo un’occhiata in ritardo a questa follia:
-> Mi date una mano con Tim?

Sentivo le voci e le opinioni sui costi di ricarica, finalmente tolti… ( piccoli segnali importanti )
Pensavo ad un paio di cosuccie e alla neutralita’ della rete GSM :) ( see, magari… )
Il caro Tim Berners Lee spera di poter innovare anche in questo ambito, speriamo…

Ecco un esempio di quanto possiamo innovare su tale rete, giusto per stare in tema di neutralita’ e di difesa di Internet
La nostra cara rete GSM e UMTS, quanto possiamo costruirci sopra? Liberamente?

Non so all’estero, ma la concorrenza sul mercato dei cellulari e’ terribile: possibile che ogni gestore si crei la propria nicchia di utenti e la propria nicchia di contenuti?… E bloccarci in questo modo tanto subdolo?

Dove sta l’innovazione?
Dove sta il vero accesso alle vere possibilita’ offerte dalla tecnologia?

Perche’ se io cambio la mia tipologia di cliente, da aziendale a residenziale, e mi intesto il mio numero di cellulare senza chiedere null’altro a Vodafone, quest’ultima mi cambia piano tariffario senza nemmeno avvisarmi?

E’ normale che il piano che avevo stipulato 7 anni fa, sia ancora vantaggioso ai giorni nostri?
E’ la competizione dei prezzi?

E se faccio la medesima cosa con Telecom, cioe’ sposto il telefono fisso da aziendale a residenziale, sia obbligato a chiudere il servizio ADSL sopra quell’utenza? Solo per riattivarla come residenziale? ( per inciso, meglio cosi’: a breve vi racconto come risolvero’ la questione… e’ la volta buona che lascio la mamma telecom in toto :) )

La priorita’ delle pratiche burocratiche non dovrebbe essere l’uomo e il cliente, non l’intestazione del contratto e pratiche consolidate e forse folli, in base a certe condizioni?
**
Ripensare un mondo a misura d’uomo, come stanno facendo molti, e come sto cercando di fare anch’io…**

Sono un pelino arrabbiato, se non si e’ capito…
Leggendo in pochissime ore l’altro giorno La coda lunga, ho capito molte cose e scoperte altre, molto interessanti… ( ci tornero’ prossimamente, qualche spunto da nicola mattina e De Biase )

Come emergerà l’eccellenza nel mondo della coda lunghissima che si sta realizzando sotto i nostri occhi? Io credo molto nei network sociali: Piacentini osserva quanto contino le segnalazioni che i frequentatori di Amazon scambiano con i loro pari per assicurare il successo a un libro. E MySpace è diventata il territorio sul quale si fanno conoscere e si mettono in mostra gli aspiranti fenomeni musicali. Ma non c’è bisogno anche di un contributo da parte di qualcuno che si dedichi professionalmente a capire come vanno le cose sui vari settori delle attività autoriali?

Ci vorranno anche gli editori. Purché ridefiniscano la loro missione. Ci sono funzioni obsolete, come il controllo del canale di accesso agli autori, che gli editori stanno perdendo. Le funzioni che servono ancora sono la selezione, la definizione dello stile o della linea editoriale alla quale il pubblico può attribuire fiducia anche quando non conosce i singoli autori.

E’ così per i musei e i critici. Per i professori e gli editori. Un ecosistema di professionisti, cultori, conoscitori profondi di specifiche materie, persone alle quali riconoscere fiducia: saranno costoro a suggerire la possibilità che un autore sia eccellente e poi sarà il pubblico a confermarlo o meno.

La coda lunga insomma non appiattirà tutto. Ma l’eccellenza si manifesterà in modo diverso, meno manipolatorio. Chi non si adegua rischia la crisi.

Aggiungo sugli editori l’esilarante commento di Stefano, mitico :)

La nicchia e’ cio’ che ci far star bene, alla fine: ed e’ quello che cerchiamo… ( questa e’ la mia nicchia di saggi tecnologici )
Il mercato inizia a saperlo, la tecnologia ci permette di passare di livello, ma ci sono paletti incredibili…
**
Sociali, burocratici, legislativi: per difendere mercati vecchi e poteri antichi…**
Il cambiamento e’ sempre difficile…

Altro che Joost ( l’ho provato fino a che avevo Internet a casa ed e’ una forza, adesso sono in pausa forzata.. ), e Democracy
( in contrapposizione con i pacchetti preconfezionati di Alice 20 Mega, Fastweb e compagnia bella… )
Voglio liberta’ di scelta, non scelte limitate…

Alla lunga l’apertura del Web, della semplicita’ e ubiquita’ del protocollo HTTP e il regalo al mondo che ha fatto Tim Berners Lee e tutti coloro che hanno permesso la creazione della Rete e il principio end-to-end fondante di Internet, deve vincere…
Solo se viene compreso da tutti, pero’…
Difeso e divulgato…
Con semplici raccontini, magari…
Ma efficaci…

Quella di Alfonso e’ davvero una interessante sintesi, e forse una conferma che l’IP e tecnologie pervasive aperte possano davvero fare la differenza…
Si puo’ anche capire che la Apple voglia limitare i programmi presenti nell’Iphone, in parte limitando l’innovazione..

In parte per far crashare meno il cell :)
E in parte per iniziare a chiedersi cosa e’ davvero il software, bene e conoscenza ancora incompresa e incasellata dentro rigide maglie (copyright, copyleft e via dicendo.. )

Rapporto vantaggi-svantaggi sempre piu’ in crisi per i vecchi mercati…
Ma ci sono parecchi segnali positivi, nel rumore che ci circonda…
Altro ke Sanremo e la pirateria dilagante…

Diventiamo flessibili :)

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Essere scollegati dalla ADSL per follie burocrotiche Telecom a velocita’ warp, dopo averci messo mesi per attivare la linea anni fa, venire tamponati e dover gestire il famoso colpo di frusta proprio nei giorni in cui scade il dominio…

Stare scollegati dal mondo per 2 settimane circa, tornare online al lavoro e scoprirsi col dominio sospeso…
Averlo up in breve, fortunatamente…

Piccole vicissitudini quotidiane… :)
Almeno cosi’ si ha il tempo per leggere, e fermarsi a pensare un po’…

Alcune riflessioni interessanti nei prossimi giorni…

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Scambiare informazione, creare conoscenza…
L’informazione libera: sono parole tratte dall’ultimo dvd di Beppe Grillo, “Incantesimi“…

Davvero bello: mi ha fatto arrabbiare molto, forse come non mai…
E mi sta motivando parecchio: mi ha anche stupito sulla direzione che ha preso lo spettacolo..

Il concetto di rendere la conoscenza libera, condividere e discutere di tutto, il concetto del p2p e del non avere intermediari
in questo continuo scambio intepersonale: tutti riferimenti alla Rete, alla filosofia alla base di Internet e del
sapere scientifico…

Riferimenti che possono essere scontati per gli scienziati dell’informazione, ma per il ruolo che ha assunto Beppe Grillo, quale megafono di informazioni di nicchia…Be’…
C’e’ soddisfazione nel vedere questo crogiolo informativo arrivare alla massa: sto parlando di Creative Commons, di blog, di conversazione, di p2p, di web, di skype, di reti sociali, dei sei gradi di separazione, di Wikipedia…e molto altro

Sto pensando ad un modo per aumentare la visibilita’ e la divulgazione di informazioni importanti soprattutto attraverso la blogosfera stessa, avanguardia d’opinione che soffre della sua autoreferenzialita’ e dell’essere, di fatto, una
minoranza…
Che pero’ inizia ad arrivare alla gente

Usare le tecnologie semantiche anche per questi fini, quanto mai importanti e utili per tutti noi, puo’ essere
un bel banco di prova,no?

Ma la blogosfera aiuta a diffondere idee, opinioni e fatti, altrimenti lasciati all’oblio…
E la cosa che piu’ deve colpire e’ proprio questa: il web e i blog in particolare, per loro natura, registrano la conversazione orale….
Tengono traccia di quello che si dice, delle opinioni e dei fattacci…

E’ un aspetto particolarmente interessante, che vorrei approfondire…
Intelligenza collettiva, ma anche memoria collettiva…

E diritto all’oblio, certo: ma la cosa che si puo’ dire in merito, e’ che non c’e’ diritto e dovere migliore, di essere tutti, nel nostro piccolo, parte della conversazione.
Non c’e’ solo il diritto a cancellare i propri dati, ma c’e’ un dovere nel tenerli aggiornati; altrimenti ne perde la conoscenza collettiva…
Invece e’ diritto e dovere di tutti noi, aumentare la semplicita’ del mezzo e rendere l’uso sociale della Rete sempre piu’ trasparente per tutti quelli che ne fanno uso…

**Il blog e’ proprio questo: un passaggio sociale e tecnologico del mezzo Web, che ne aumenta le potenzialita’ e lo avvicina agli utenti…Rendendo possibile una vera conversazione collettiva.. **
Nella sua semplicita’… nel suo orientamento verso i dati…come dicevo un post fa
E questo e’ solo l’inizio… [ _per inciso questa potrebbe essere la mia definizione di blog in molto meno di 2000 battute :) _]

Recentemente ho visto, a tal proposito, l’iniziativa di spiegare il BLOG in 2000 battute: non ho letto tutto il
materiale proposto
, ma vista la mia propensione a far grafi, questo e’ il mio contributo grafico, oltre a quello precedente:

-> Conoscenza,blog e molto altro…

Oltre che alla pagina, con la quale avevo introdotto l’inizio del blog medesimo

La caratteristica peculiare, e’ proprio questa:

verba volant, scripta manent

E mai come oggi, risulta importante registrare la conversazioni, tenendola legata alle varie identita’ che l’hanno
generata e fatta evolvere.

E mai come oggi ci si puo’ divertire e fare due chiacchere, in modo informale e semplice…
Attraverso i BarCamp ( Milano, Torino, Roma ), che, per miei casini personali, non ho potuto ancora vedere dal vivo…

Ma che saranno una delle prossime mete da segnarsi nell’agenda, _just for fun _:)
Come esterno, mi trovo d’accordo comunque con quanto espresso da Giovy sulla questione

Oltre che l’intervento di Montemagno, assolutamente condivisibile: siamo nella societa’ dell’informazione, siamo sommersi da informazione e rumore, siamo pieni di strumenti validi per comunicare in modo multidimensionale e multitemporale….
Eppure…

Non sappiamo comunicare: nel lavoro, nella vita…
E’ sempre piu’ difficile, e complicato…

O meglio: e’ sempre piu’ una sfida che diamo per scontata…

Ci diamo una mano?
:)

Io sono ottimista…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento