La settimana scorsa sono successe cose interessanti….

Dall’arresto della diffusione di Firefox, al solito movimento intorno ai DRM e alla confusione suscitata dai brevetti mancati sull’Ipod che vede Microsoft in una posizione probabilmente dominante sulla situazione

Sono cose da tenere d’occhio…

Importante poi il convegno Cyber Freedom, un’iniziativa lodevole…

Riferimenti:

-> Firefox ferma la sua corsa
-> Cyber Freedom, l’informazione imbavagliata
-> Internet point? Documenti, prego
-> Brevetti, iPod pomo della discordia
-> Sun: il DRM sia standard e open
-> Musica online, verso una licenza europea

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Poche volte ho trovato un post cosi’ illuminante e capace di far riflettere su quello strano incrocio che stiamo vivendo tra blogging, informazione e consapevolezza di informarsi…

Credo anch’io che mai c’e’ stata data una possibilita’ cosi forte di costruirci opinioni creative sui fatti che ci circondano e mai avevamo nelle mani uno strumento come la Rete che crea fenomeni sociali mai visti per certi eventi…

Le cose da dire sarebbero tante, forse troppe.. e di certo non complete per le implicazioni sociali, che hanno dinamiche ancora poco chiare…

Ma qualcuno e’ partito, e grazie alla segnalazione di De Biase, consiglio la lettura di uno scritto un po’ lungo e’ vero, ma di sicuro interesse sui confini dell’informazione in questi giorni…

Sull’attendibilita’ delle fonti, su come sta cambiando il nostro modo di informarci e di esprimere le nostre opinioni in modo collettivo…

Si va affermando forse una forza sociale collettiva che si puo’ richiamare al famoso Luther Blissett, dove l’importante e’ quello che si dice e perde via via importanza l’identita’ di chi lo dice…
Visto che l’unione di tante opinioni poi dissolve le varie identita’ individuali..

-> Combattere l’informazione con l’informazione

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Appena l’ho letto ho deciso di postarlo, e’ imperdibile e riassume esattamente quello che sento della nostra amata classe dirigente…
E forse ci fa capire come mai siamo famosi nel mondo… e siamo un’anomalia non da poco…

E perche’ siamo diventati un paese semi-libero

Be’, ci vuole poco a capirlo,no?

-> Arbitro venduto

Le** scalate all’Antonveneta e alla Bnl** nelle mani dei giudici.

I campionati di calcio di serie A, B, C nelle mani dei giudici.

Il presidente del Consiglio e i suoi cari, tanto per cambiare, nelle mani dei giudici.

Il capo del Sismi, generale Mario Mori, quello che deve difenderci dal terrorismo con l’intelligence, nelle mani dei giudici (deve rispondere di favoreggiamento alla mafia per essersi “dimenticato”, dopo l’arresto di Totò Riina, di perquisirgli il covo, lasciandolo perquisire alla mafia).

Un centinaio di parlamentari (su 945) nelle mani dei giudici.

Il grosso degli imprenditori e dei finanzieri e dei banchieri più noti del paese nelle mani dei giudici.

La (finta) guerra Rai-Mediaset per i diritti del calcio nelle mani dei giudici.

Un paese intero, a cominciare dalle sue cosiddette classi dirigenti, nelle mani dei giudici.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento