Avrei un problema, che penso sia comune a chi cerca di seguire le innovazioni tecnologiche e poi cerca di portarle nella vita reale, di tutti i giorni…

Mi stavo chiedendo come spiegare in due parole, usando case studies e immagini pratiche il possibile vantaggio di usare intensamente RSS all’interno di un’azienda: sia a livello di marketing sia a livello di portale aziendale

Con due vincoli: minor dispendio di energie, e minor impatto sull’utente, sia esso interno all’azienda, sia esso un patner esterno…

Se qualcuno usa RSS in azienda con successo mi piacerebbe saperlo, magari potremmo fare un piccolo case studies summary…

Oltre ovviamente a gestire le news da siti informativi esterni: in alcuni contesti non viene considerato utile…

E magari anche nell’uso di blogs aziendali [ i corporate blogs ], anche nelle intranet…

Mi rendo conto che il vero scoglio sono i cambiamenti interni, sia a livello di abitudini, sia a livello di comprensione dei vantaggi…

AGGIORNAMENTO: ho trovato un PPT interessante della BEA con ottimi spunti al riguardo.. da rendere piu’ chiari ma e’ gia’ qualcosa…

Oltre che il sito delle Intranet in Italia:
-> IntranetFiles.it

work in progress

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Si scoprono sempre cose interessanti guardando da dove vengono i visitatori al proprio sito…

Cosi’ vedendomi linkato da un portale mai sentito, ho scoperto questo interessante aggregatore:
-> Stategic Board

Strategic Board is a Web 2.0 search engine that aggregates IT related RSS feeds.

We automatically monitor and identify new IT related blogs.
We currently
track 20,064 technology blogs with 760,632 technology related posts indexed.

Strategic Board is 100% Israeli.

Giusto per capire: l’importanza di fornire i feeds RSS risiede nel fatto che cambia totalmente la modalita’ di fruizione di un sito, e ne aumenta la visibilita’… Per non parlare dell’aggregazione tematica: alla fine l’utente avra’ un modo mirato per cercare informazioni su portali tematici, che si costruiscono e si aggiornano da soli…

E questo e’ solo il primo passo: si usa solo RSS su base XML ancora…

Questa transizione la vedo molto bene dalle statistiche d’accesso del sito: per marzo in 4 giorni ho gia’ il traffico RSS che ha superato il traffico Web normale e sui browser ho questa situazione:

Unknown 38%
FireFox 29%

Mentre sulle statistiche dei sistemi operativi:

Windows 51.5%
Unknown 36.3%

Le voci sconosciute comprendono tutti gli agenti dei feedreader e degli aggregatori automatici, giusto per capire…

Tra i quali ho visto anche Swoogle, il motore di ricerca semantico…

[_ e’ chiaro che sono delle stime, visto che le voci sconosciute non ho modo di catalogarle… ma e’ un indice di quanto inizi a contare il mondo degli agenti automatici rispetto all’interazione uomo-Web_ ]

Insomma le prove che il Web of data si stia avvicinando a grandi passi ci sono e stanno aumentando…

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In questi giorni ho deciso di capire in modo approfondito questa questione: intuitivamente so che RSS1 e RSS1.1, entrambi RDF based offrono una migliore gestione dei feeds
E tra l’altro completamente compatibili al Semantic Web…

Il problema e’ che tutti non lo capiscono: sia per una questione, che avevo gia’ accennato, di marketing e di naming delle varie versioni, sia per incompresioni sull’usabilita’ reale di RDF…

Anche io non ho chiaro il punto, non del tutto almeno: ho iniziato quindi a spulciare nell’archivio del blogger, che su queste questioni ha scritto molto e ne proporro’ una sintesi…
-> Danny Ayers, a Semantic Web enthusiastic

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento