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Che Google si stia muovendo in modo massiccio e’ ben noto, e in alcune sue iniziative e’ perfino difficile tenere il passo…

E’ il caso di questo nuovo servizio, disponibile dal 15 novembre in sola lingua inglese e del quale si parla molto in Rete, sia per capire in effetti cosa diavolo e’ e perche’ si dovrebbe usare, ma anche perche’ sembra essere il primo passo di Gooogle verso il mondo dei metadata, del Semantic Web e di RDF…
->Google Base

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Il tempo e’ tiranno, ma volevo segnalare un sito italiano che mi pare importante sul Semantic Web:

-> Web semantico.org

Al suo interno ci sono due iniziative importanti per riunire gli sforzi e le persone interessate alla questione in Italia:

Il sito ha materiale interessante che peraltro avevo gia’ segnalato e la lista ancora non ho avuto il tempo di guardarla, ma e’ un’ottima iniziativa :)

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Per chi non lo sapesse la settimana appena passata c’e’ stato un grosso e fruttuoso evento inerente il Semantic Web:

-> International Semantic Web Conference 2005

ISWC is a major international forum where visionary and state-of-the-art research of all aspects of the Semantic Web are presented.
ISWC2005 follows the 1st International Semantic Web Conference (ISWC2002 which was held in Sardinia, Italy, 9-12 June 2002), the 2nd International Semantic Web Conference (ISWC2003 which was held in Florida, USA, 20 - 23 October 2003) and 3rd International Semantic Web Conference (ISWC2004 which was held in Hiroshima, Japan, 7 - 11 November 2004).

Di materiale interessante ne e’ uscito veramente molto e nelle prossime settimane probabilmente verra’ ripreso, intanto vorrei segnalare un paio di link utili per i piu’ curiosi:

Inoltre c’e’ un articolo che devo aver gia’ segnalato tempo addietro in inglese, che e’ stato tradotto e che data la sua importanza merita una doverosa rilettura:

-> Preferenza per i dati o preferenza per la struttura?

Alcuni pensano che sia naturale e gratificante poter categorizzare e astrarre, mentre altri lo trovano frustrante e non necessario.

Il problema, con le tecnologie dell’informazione, è che i programmatori di computer spesso si ritrovano nella prima categoria mentre gli utenti di tali programmi spesso si ritrovano nella seconda…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento