Da un po’ di tempo vi siete accorti che ho spostato la struttura del blog in basso e ho messo una barra dei menu non ancora attiva nel top della pagina…

Non usando mai Internet Explorer mi ero affidato allo standard** CSS** per il posizionamento, e con Firefox no problem.. mentre Explorer era di diverso avviso…

Ho usato un trucco che ho trovato in un sito.. il riferimento lo posto non appena lo trovo.. per creare l’ombreggiatura ad un oggetto DIV che possa cambiare dimensioni..
[ trovato… ]

La cosa comica e’ che Explorer non vede due cose:

  • il supporto alle immagini PNG e’ inesistente.. infatti sotto Firefox c’e’ l’effetto trasparenza visto che l’immagine PNG la supporta
  • il posizionamento relative del blocco con Explorer non va: il left infatti non lo prende proprio.. e’ per questo che chi usava questo browser lo vedeva allineato alla destra… scusate :)

Per un po’ lascero’ il menu allo stato attuale: e’ interessante quello che si vede con Firefox:
essendo adesso posizionato con l’attributo fixed scrollando la pagina crea un interessante effetto lente sul contenuto dove passa…
[ ovviamente MS Explorer manco lo supporta il fixed ]

Non appena verra’ attivato pensero’ come renderlo leggibile anche quando passa sui contenuti: per ora e’ solo un esperimento e un interessante spunto di riflessione sul fatto di continuare ad usare Explorer..

Quindi non considerate il problema della leggibilita’ per ora…

E qui chiudo: ma visto che c’e’ un browser molto piu’ stabile, sicuro e che supporta tutte le ultime tecnologie ( tranne SVG purtroppo ) non vedo perche’ continuare ad usare un prodotto che fa acqua da tutte le parti…

Alcune info al riguardo:

-> Browse Happy
-> Spread Firefox

Riferimenti:

-> Drop shadows

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Per quelli che hanno fatto percorsi scientifici la teoria dei grafi risulta familiare, ed e’ alla base di Internet in effetti..

La Rete ha una topologia a grafo e la sua metastruttura formata di links e’ di fatto un grafo immane: applicando alla Rete le teorie dei grafi si puo’ studiare la Rete stessa…

[ immagine tratta da Wikipedia ]

Non dimentichiamo che poi il principio base del funzionamento di Google usa proprio l’dea che un nodo ( quindi un sito ) e’ tanto piu’ importante tanto il numero di archi in arrivo su di esso ( links che lo linkano e ne aumentano la popolarita’ )

Volevo segnalare un interessante articolo di ApogeoOnLine:

-> Teoria dei grafi e Web: una teoria matematica applicata al WWW

Per chi non lo sapesse ecco cosa sono i grafi:

**Le strutture a grafo constano di un insieme di punti (o nodi) che possono essere connessi da collegamenti (archi): il numero di archi per punto costituisce il “grado” di un nodo. **
Una grande varietà di sistemi naturali e artificiali è rappresentabile attraverso questo genere di astrazione (il Web come un insieme di pagine e contenuti connessi da hyperlinks).

Una cosa notevole e’ che lo svilupparsi e l’evoluzione stessa del sistema Web in generale e’ legata molto alle teorie dei grafi: consideriamo che RDF stesso come meta-modello e’ un grafo, ( grafo orientato per essere precisi )…e lo sviluppo del Semantic Web stesso passa attraverso studi dei grafi, come dice l’alrticolo stesso…

Semantic Web e Web Trust hanno del resto bisogno di definire e spiegare il funzionamento dei rapporti che regolano l’instradamento di dati e informazioni attraverso il WWW, di costruirne una topologia utilizzabile per scopi diversi, ma complementari: un modello matematico fornisce un’astrazione stilizzata, sostenuta da formule, per rappresentare, nel suo insieme o nel particolare, il Sistema.

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Non so se ve ne siete resi conto, ma si stanno sviluppando nuovi usi per il Web che fino a qualche anno fa erano impensabili: sto parlando dei WIKI ovviamente…

L’esempio piu’ eclatante e’ Wikipedia che credo sia una delle iniziative piu’ utili e piu’ grandi che abbia mai visto.. una enciclopedia infinita e allo stesso tempo libera nel vero senso della parola.. regolata da un insieme di regole e di comportamenti che guidano la comunita’ stessa…

La modalita’ Wiki ha aperto a nuovi usi dei siti Web: ha permesso di creare una vera e propria condivisione dei contenuti e soprattutto il poter editare un documento a piu’ mani usando il Web come tramite: una cosa interessantissima,no?

Pensiamo anche all’ambito lavorativo: quanto si punta adesso alla caratteristica di interoperabilita’ e editing simultaneo dei documenti: senza dover comprare chissa’ che programmi ecco che il Web seguendo standard consolidati ci offre una soluzione a basso costo per fare le stesse cose…

Si va diffondendo l’uso dei “Social documents“,

A Social Document encourages direct engagement with the content of the document.
It provides the means of discussion itself, enabling people’s commentary and placing it alongside the document on a section by section basis. Those reading the document can therefore read the content and the opinions of those reading before them.”
Pensiamo a Wikipedia: si puo’ editare l’articolo in questione, ma allo stesso tempo nella finestra delle discussioni si possono esternare i propri dubbi sul contenuto stesso e sulle scelte da fare..si commentano le scelte fatte da altri…

Un’interessante uso di queste dinamiche e’ nella Costituzione Europea, recentemente criticata da piu’ parti, ma soprattutto dai francesi…

-> Talkeuro

Questo sito si propone di:

This is an open version of the European Constitution that will form the basis of the lives of the 450 million plus people in Europe for the next few decades.
Here you can read the document, link to it, annotate it, see what others say about it and join in an effort to make our summary of it.
Hanno unito un blog ad un wiki per fare una cosa utilissima e permettere una seria discussione su un documento evidentemente molto importante…

Allo stesso tempo pero’ sfogliando gli articoli della Costituzione hanno inserito per ogni paragrafo un post nel blog dove poter inserire i commenti su quel determinato pezzo: in questo modo si puo’ anche usare la flessibilita’ del blog e dei suoi commenti con la potenza del wiki: molto interessante…

E questo e’ solo l’inizio…

Riferimenti:

-> http://socialdocuments.com/
-> TalkEuro

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento