[ crosspost su VoIT ]

Qualche idea innovativa per esplorare le potenzialita’ di avere dati in un formato versatile come RDF…

E qualche idea divertente, tipo questa:
-> RDFRoom! VIRTUAL REALITY IS NOW!

A lone soldier has been stranded in an alien world, filled with resources, literals and shifty anonymous nodes. Room upon room are filled with named graphs – can he find a way out?

Una vera forza della natura, a mio avviso…
Appena trovo un po’ di tempo, do’ un’occhiata al codice…

Look at some RDF DATA, schemas dont work well just now.

  • Yes i know the fire effect is badly aligned.
  • You need data with rdfs:seeAlso links to get doors.

Interpretare i links attraverso rdfs:SeeAlso come porte, e’ una vera forza: apre nuove strade per navigare nei nostri dati…

If I could put my files in a 3D world I know well – I would always remember that the PDF of my CV goes under the stair by the rocket launcher, and last year’s tax-returns go with the mega-health.

Qualche altra riflessione su quanto sia importante e relativo il modo di visualizzare dati RDF, tematiche a me molto care…
-> Visialize your RDF files, visualize your contact network

Per chiudere, una interessante vista molto simile al Tabulator di Tim Berners Lee:
-> OINK

Oltre a questa interessante presentazione di Tim Berners Lee:
-> Browsable data

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In questi giorni ho deciso di capire in modo approfondito questa questione: intuitivamente so che RSS1 e RSS1.1, entrambi RDF based offrono una migliore gestione dei feeds
E tra l’altro completamente compatibili al Semantic Web…

Il problema e’ che tutti non lo capiscono: sia per una questione, che avevo gia’ accennato, di marketing e di naming delle varie versioni, sia per incompresioni sull’usabilita’ reale di RDF…

Anche io non ho chiaro il punto, non del tutto almeno: ho iniziato quindi a spulciare nell’archivio del blogger, che su queste questioni ha scritto molto e ne proporro’ una sintesi…
-> Danny Ayers, a Semantic Web enthusiastic

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Premesso che non ci sono andato, sembrava comunque interessante…

Ho letto il post di impressioni di Fullo e volevo dire la mia sulla questione RDF…

Come al solito gli spunti più interessanti gli ho avuti da chi mi stava intorno ad esempio si è parlato del problema di come far convergere con buoni compromessi IA e Usabilità e delle problematiche di creazione dei contenuti [ok, va bene l’indicizzazione, le categorie e le faccette… ma se a priori il codice HTML sparato fuori dai backend avesse un equivalente in RDF con dei metadati sensati e coerenti che cacchio vi state a fare delle pippe su come creare uno spider che indicizzi i siti al meglio?].

I grassetti sono miei…

In effetti oggi abbiamo un linguaggio che se adeguatamente compreso, sarebbe ottimo per gestire i metadata dei siti in modo da FACILITARE il reperimento delle informazioni che vogliamo far catturare agli AGENTI SOFTWARE.

Quello che manca, oltre alla consapevolezza della potenza di RDF, sono anche strumenti semplici per facilitare questa creazione di dati in RDF: anche se con RSS abbiamo visto i vantaggi di usare i blogs e i loro motori per creare AUTOMATICAMENTE i file RSS rispettivi.

Insomma, occorre rendere queste tecnologie trasparenti per l’utente.

La mia idea e’ che prima di cercare di replicare gli spider di Google, lo si possa fare a livello del singolo sito, aumentandone l’informazione in metadata ( in RDF ) e mostrando qualche piccolo agente funzionante all’interno del sito stesso.

Possibile che non ci riusciamo?

work in progress

AGGIORNAMENTO: anche riffraff ne parla, e cita la questione:

In particolare sono tanto tanto curioso di avere dettagli su “RDF in xhtml”.

In merito in effetti il W3C ci sta lavorando, ma un ottimo punto di partenza e’:
-> Rdf In Html

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento