Ormai in effetti risulta chiaro: il mondo dei blogs ha molti lati positivi, ma uno di quelli negativi e’ l’accesso alle informazioni contenute nel blog stesso…

Il problema e’ che per sua stessa natura essendo modellato su un diario la cronologia e’ parte integrante del sistema, e anche il sistema di organizzazione dei posts a categorie… ma sono modalita’ “strette” di accesso….

Ora che c’e’ tutta questa moda di usare i tags e’ ora che anche questo motore di informazione lo abbia ( e in effetti ci sono vari plugin per integrare i tags e uno e’ attivo anche in questo blog.. ) ma e’ ancora limitante…

In ogni caso molti iniziano a sentire questi limiti e a porvi rimedio…

Anche digital-divide ne discute, tra l’altro:

Darren Rowse si chiede, in un post di qualche giorno fa, quanto sono importanti le categorie per organizzare i contenuti di un blog.

Rowse si risponde che le categorie sono molto importanti, da 2 punti di vista:

* in quanto mezzo di navigazione per il “lettore”
* come strumento per “aiutare” i motori di ricerca ad indicizzare il contenuto del proprio blog.

Ma è nei commenti al suo post che si trovano gli spunti più interessanti: da chi sostiene che le categorie siano indispensabili, a chi le ritiene utili ma troppo rigide per uno strumento -come il blog- che evolve continuamente, fino a chi le ritiene ormai superate dai tags.

In effetti in parte e’ vero e qui le esigenze sono diverse:

  • le categorie sono rigide e limitate, visto che modellano la realta’ in piccolo e tendono a semplificarla: in piu’ di solito sono max 20-30 al piu’…

  • tags sono un mezzo trasversale e non modellano niente, non devono essere organizzate e sono molto piu’ vicini al modo di pensare casuale che a volte abbiamo

Con i tags si crea la propria tassonomia, cioe’ una folksonomy, una tassonomia povera se volete… ma anche qui ci sono parecchi problemi visto che poi molti tags vengono a collidere o a essere sinonimi.. senza volerlo, e’ ovvio: ma usandoli senza alcuna gerarchia questo succede…e’ normale

Usare i tags invece avendo un backend RDF alle spalle che mi permette poi di gestirli anche dal punto di vista semantico, questo si che e’ scalabile e che puo’ crescere con noi..

Anche perche’ chi meglio di noi conosce quello che scriviamo nel nostro sito..

Di queste questioni mi sto interessando e a breve avrete una risposta sulle mie scelte.. qualcosa ho gia’ accennato..

Altre questioni: locale o globale?

E poi ci sono plugin che inseriscono automaticamente i tags usando il link di Technorati, ma se io volessi prima anche una visione a tag diciamo localizzata solo per il mio network?

Ovviamente lasciando aperta la possibilita’ verso l’esterno, ma anche e prima verso l’interno..

E poi adesso anche Technorati viene a soffrire della sua stessa popolarita’: troppi tags senza alcuna gestione e quindi per termini generici quasi inutilizzabili… utili a definire un uso sociale pero’…

La cosa forte pero’ e’ che usando i tag cosi a livello globale si possono creare delle sottoreti di interesse per seguire singoli eventi, tipo il Planet XTech 2005

I like his evolutionary update to the usage of the planet type site for the Xtech conference by including the recent changes from the Xtech Wiki, flickr, technorati, and Del.icio.us content aggregation related to Xtech using RSS.
I think this is so vital because so much is happening during a conference that this type of way of harvesting it all as feeds really serves a conference well.
I think much better than trying to get someone to collect information, or trying to get conference-goers to download that collective writing software for group notes.

Tutto questo possibile grazie ai tags che questi servizi offrono…
l’aggregazione e’ la chiave e la rivoluzione che stiamo vivendo.. ma solo ai primi stadi ancora…

L’unico problema: a volte viene preso materiale non inerente… e vogliamo parlare dell’abuso di certi tags?

Alla prossima :)

Riferimenti:

-> Blogs, categorie, tag: quanto sono importanti?
-> Novel Evolution of Planet Use

Commenta e condividi

Molti ormai sono abituati ad usare i tags per catalogare in modo piu’ semplice e intuitivo i propri contenuti…

Premessa: questo post prevede la conoscenza di RDF e delle ontologie, almeno a livello teorico, ma puo’ essere uno spunto per quelli curiosi: e’ quindi un post tecnico

Il problema nasce quando i tags iniziano ad essere molti e gestiscono in realta’ un’area della conoscenza, per non parlare delle lingue e dei sinonimi che entrano in gioco…

In breve c’e’ un doppio problema:

  • uno di natura semantica e linguistica: il fatto che io possa usare il tag apple per indicare la ditta mentre un altro possa indicare il frutto e una cosa non del tutto scontata quale la lingua in cui e’ scritto il tag…
  • gestire i sinonimi impliciti per i tags… iniziare a gestirli con il loro significato ed evitare doppie presenze.. esempio tecnologia e tecnologie per indicare la medesima cosa

Partiamo da un caso pratico: questo blog e’ dotato di tags… ma il loro uso e’ limitato e voglio provare a potenziarlo:

  • gestire la lingua e la collisione sintattica
  • avere un backend di RDF che gestisca il tutto

Questo chiaramente in chiave di gestire tutto il sito anche semanticamente, oltre che per i lettori umani ( in forma testuale semplice, quale e’ adesso ).

Il primo passo in effetti e’ trasformare il feed RSS1 ( totalmente RDF ) potenziandolo con il modulo per le taxonomies inserendo appunto i tags locali e le categorie per indicare gia’ nel feed il contesto dei posts… ( questa parte verra’ discussa in un post futuro ).

Il passo successivo e’ usare un datastore RDF locale per salvare in un sol colpo questo RSS potenziato con tutti i posts del blog e creare un cron giornaliero che aggiorni tale datastore.

Continua a leggere

Dopo aver dato uno sguardo a Technorati e aver capito piu’ o meno come usa i tag sono arrivato ad un paio di conclusioni…

NOTA: per quelli che non conoscono Technorati questa e’ la sua storia secondo Wikipedia ( in inglese )

-> Technorati

L’uso dei tag in effetti riesce a creare relazioni semantiche di contenuto tra materiale e post diversi in modo del tutto automatico… affidandosi pero’ al buon senso di catalogazione degli utenti…

Se una persona non installa nel suo blog la gestione dei tag di technorati in effetti questo interpreta come tag la categoria alla quale appartiene il post: una cosa forse un po’ troppo generica…

Leggevo che di solito non si hanno piu’ di 10-15 categorie e si cerca di far rientrare tutto dentro questa tassonomia creata in loco.. il problema e’ che alcune cose possono venire un po’ forzate..

L’uso dei tags invece puo’ essere molto piu’ particolareggiato e realistico riguardo al contenuto del materiale postato…

Tags locali e tags comunitari

Era un problema che mi e’ venuto in mente appena ho installato il sistema dei tags nel blog…

In pratica se io volessi avere una navigazione trasversale tramite tags** SOLO** nel blog o nel mio spazio E la possibilita’ di usare gli stessi tags per uscire dal mio spazio e guardare la cosa globalmente…

L’uso dei tags a livello globale crea delle vere e proprie reti sociali e di contenuto e questo e’ l’aspetto sicuramente piu’ importante.. MA se lo volessi anche per un uso maggiormente localizzato?

Cerchero’ nei prossimi tempi di modificare quel tanto che basta il motore del blog per avere questo effetto…

Commenta e condividi

Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento