Sto facendo un po’ di prove su un tool da poco rilasciato open, che mi sta sorprendendo molto…
-> Aduna Autofocus

In realta’ sto cercando di capirne le potenzialita’, e nella versione server la caratteristica innovativa:
i metadata poi creati sono in **RDF, all’interno di Sesame..
**
Cosa significa: significa che sono in un formato aperto, espandibile, e sotto il nostro controllo.
Oltre che, volendo, poter poi visionare i dati RDF con un front-end ad hoc personalizzato.

Non mi pare poco.

E questa e’ la direzione, spiegata molto bene e con ampia veduta d’insieme:
-> Aperture to the Semantic Desktop

Altre info qui:
-> An ontology-based system for interactive exploration of information sources

work in progress

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Oggi lavorando, ho trovato una vera chicca, un blog settimanale assolutamente da segnarsi:
-> New Thinking

Exploring best practice in web content management since 1996

New Thinking is a weekly email newsletter which focuses on web content management, information architecture and writing for the Web. It has been published since 1996 and has over 10,000 subscribers.

Non si finisce mai di trovare materiale interessante, dal quale trarre idee e spunti interessanti…

Penso sia un po’ come Gandalf, ma piu’ diretta su alcune tematiche business…

Ho letto un paio di interventi, e mi ci sono trovato a pennello..

Un MUST :)

Della serie: occorre tornare a togliersi il paraocchi tecnologico e capire il senso delle cose che si fanno, e degli strumenti che si usano…

L’uomo deve tornare ad essere al centro, e non la tecnologia…

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In questi giorni stavo riflettendo anche per lavoro a quanto la metafora dei menu a tendina mostri i propri limiti e la sua usabilita’ sia arrivata ormai agli sgoccioli…

Questo vale anche per FG, a quanto pare…

Accenna in un suo post al concetto nuovo quanto rischioso delle Command Tabs che Office dovrebbe introdurre…

Lo scopo e’ far tornare l’utente a vedere le funzionalita’ del programma, le attivita’, quello che vuole fare e non ricordarsi i passi strumentali per arrivare ad un dato risultato.

Un concetto non nuovo: anche nel “Computer invisibile“ se ne parla…

Il problema e’ rompere delle metodologie acquisite, e capire i reali vantaggi nell’applicare questo nuovo modo di usare e progettare le GUI dei programmi.

Ma sono convinto che sia un passo importante verso la trasparenza della tecnologia.

Tornare a pensare cosa vogliamo fare, senza troppo preoccuparci del come farlo…

Un altro spunto interessante su questi e altri temi, l’ho trovato in questo ottimo sito:
-> SAP Design Guild – Usability, User Interface Design&Visual Design

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento