Del podcasting ho gia’ parlato, ma ad esempio non ho detto un uso molto carino che mi e’ venuto in mente proprio ora:

Pensiamo al Parlamento e a quanti interventi sono registrati e sono tenuti quotidianamente:
la tecnologia e il Web in generale potrebbe e dovrebbe esserci d’aiuto per tenerci informati e controllori ( perche’ no ) di quello che accade nella politica italiana..

Quindi perche’ non rendere disponibili gli interventi principali tramite un feed RSS e files MP3 degli interventi stessi? [ podcasting ]
Chi volesse potrebbe ascoltarsi quello che vuole mentre guida o mentre e’ in treno o quando gli capita… non male,no?

Tornando a noi, volevo puntare l’attenzione su una cosa che ha fatto discutere parecchio in questi giorni: il supporto al podcasting di ITunes e di Apple e il come questo interagisce con RSS…

Sembra che a quanto pare quelli della Apple non abbiano compreso appieno il siginficato e il funzionamento di RSS, sperando che non l’abbiano fatto di proposito, vediamo perche’…

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Grazie a XTech 2005 si e’ resa disponibile in Rete una grande quantita’ di papers molto buoni che parlano degli ultimi trends e delle ultime tecnologie in modo chiaro ed esaustivo…

Una di queste che volevo approfondire e’ proprio Gleaning Resource Descriptions from Dialects of Languages (GRDDL)

Premessa e piccola visione d’insieme

Questo post sara’ tecnico, per forza, ma per quelli che non vogliono leggere tutto in pratica cosa diavolo e’ GRDDL?

In breve e’ una metodologia che seguendo pochi passi permette di trarre informazioni dall’attuale Web e dalle pagine XHTML senza che l’autore debba per forza sapere RDF o altro…
Permette una estrazione di metadati dinamicamente dalle pagine se queste sono dotate di opportuni accorgimenti: e’ un importante tassello di passaggio al Semantic Web in modo piu’ indolore possibile…

Partiamo da Bridging XHTML, XML and RDF with GRDDL

Allora iniziamo da una definizione semplice, il ruolo di GRDDL:

GRDDL, a technology in development in W3C, allows to incorporate semantics from XML vocabularies and XHTML conventions into the Semantic Web by re-using existing extensibility hooks of the Web.

Quindi in pratica e’ una modalita’ per risolvere il gap di avere informazioni in formati non-semantici, come XHTML e dialetti vari in XML ( i famosi Microformats ), “renderizzati” in formati compatibili con il Web semantico, come RDF.

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Da un po’ di tempo vi siete accorti che ho spostato la struttura del blog in basso e ho messo una barra dei menu non ancora attiva nel top della pagina…

Non usando mai Internet Explorer mi ero affidato allo standard** CSS** per il posizionamento, e con Firefox no problem.. mentre Explorer era di diverso avviso…

Ho usato un trucco che ho trovato in un sito.. il riferimento lo posto non appena lo trovo.. per creare l’ombreggiatura ad un oggetto DIV che possa cambiare dimensioni..
[ trovato… ]

La cosa comica e’ che Explorer non vede due cose:

  • il supporto alle immagini PNG e’ inesistente.. infatti sotto Firefox c’e’ l’effetto trasparenza visto che l’immagine PNG la supporta
  • il posizionamento relative del blocco con Explorer non va: il left infatti non lo prende proprio.. e’ per questo che chi usava questo browser lo vedeva allineato alla destra… scusate :)

Per un po’ lascero’ il menu allo stato attuale: e’ interessante quello che si vede con Firefox:
essendo adesso posizionato con l’attributo fixed scrollando la pagina crea un interessante effetto lente sul contenuto dove passa…
[ ovviamente MS Explorer manco lo supporta il fixed ]

Non appena verra’ attivato pensero’ come renderlo leggibile anche quando passa sui contenuti: per ora e’ solo un esperimento e un interessante spunto di riflessione sul fatto di continuare ad usare Explorer..

Quindi non considerate il problema della leggibilita’ per ora…

E qui chiudo: ma visto che c’e’ un browser molto piu’ stabile, sicuro e che supporta tutte le ultime tecnologie ( tranne SVG purtroppo ) non vedo perche’ continuare ad usare un prodotto che fa acqua da tutte le parti…

Alcune info al riguardo:

-> Browse Happy
-> Spread Firefox

Riferimenti:

-> Drop shadows

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento