Non so se ve ne siete resi conto ma il Web e’ molto diverso da qualche anno fa, e sta vivendo una fase molto promettente a mio parere.
Tra l’altro e’ molto piu’ interattivo ed e’ molto piu’ facile pubblicare i propri contenuti anche per i non tecnici e questo sta segnando un aumento costante sia dei siti che dei contenuti stessi…

Il diffondersi di XML e di servizi ad esso piu’ o meno correlati sta facendo nascere nuovi servizi per i siti Web: ma non solo.
Anche l’uso della banda larga sta facilitando questo sviluppo…
essere sempre connessi fa diventare la Rete una cosa trasparente e l’utente tra poco nemmeno si pone il problema di essere collegato.. lo sara’ sempre…

Infatti si inizia ad usare la Rete come un qualcosa di simile ad un bus del computer…
la Rete stessa e’ diventata terreno per applicazioni distribuite sempre piu’ user friendly e sempre piu’ leggere…
Basti pensare a GMail e al diffondersi dell’uso di XMLHttpRequest ( in parole povere una modalita’ di interazione con il server senza fare il refresh della pagina )

In qualche modo si sta tornando alle origini e si riqualificano tecnologie considerate quasi superate ( come Javascript o CSS.. da molti e per molto tempo snobbate.. ).. insomma e’ una vera e propria evoluzione…

Dopo alcuni anni di rodaggio si stanno iniziando a comprendere le vie piu’ semplici per ottenere risultati usabili e leggeri.

Una cosa molto importante e’ che con i blog ma non solo sembra sia tornata l’importanza del contenuto scritto nelle pagine Web: questa e’ la base della condivisione dell’informazione…
Giusto per farvi capire quanto velocemente sta cambiando la situazione e quanto i blog siano un elemento innovatore e destabilizzante fate una prova:

  • usate Google per cercare un contenuto recente di vostro interesse
  • usate Technorati per fare la stessa ricerca scrivendo tag:parola o parola1+parola2 nel campo testo

E questa e’ solo la punta dell’iceberg: i blog aumentano il contesto a quello che scriviamo…

I contenuti possono essere raccolti per data di emissione e quindi la “freschezza” del contenuto stesso e’ di facile individuazione…

Il diffondersi dell’uso dei tags per quanto non previsto dagli standard attuali della semantica sta gia’ aiutando parecchio: pensiamo alle immagini…

L’uso di Flickr permette infatti l’associazione di tags anche alle immagini creando un archivio di immagini raggiungibili secondo modalita’ mai viste fino ad oggi…

Dopo la fiammata iniziale del multimediale sul Web si sta tornando ad una dimensione di usabilita’ e di priorita’ dei contenuti… insomma ogni cosa sta rientrando nella sua giusta dimensione.

Ma nello stesso tempo va aumentando la disponibilita’ di dati in formato XML e RDF pronti per essere usati da applicativi “intelligenti”…

Il problema e’ che i tags sono per loro stessa natura un compromesso: RDF e le ontologie forse ancora troppo complesse per essere usate e tags forse troppo semplici per lo scopo che si prefiggono.. ma una via di mezzo sono sicuro verra’ trovata…

Basta dare un’occhiata a RDFdata.org per vedere una piccola parte dei dati con cui possiamo interagire..
-> RDFdata.org

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E indovinate di cosa si sta parlando?

Ma di Semantic Web e’ ovvio!!!

Il Corriere dedica un articolo generale ma molto comprensibile sull’argomento e tocca uno dei punti fondamentali: in parte e’ gia’ partito…
e gli scettici stanno iniziando a ricredersi…
-> Il web intelligente è già in mezzo a noi

Niente più byte anonimi e indistinti, dunque. Il nuovo universo permetterà, per esempio, un più veloce e automatico scambio di informazioni tra un elenco telefonico online e un cellulare, grazie ad applicazioni in grado di riconoscere di quali dati c’è bisogno.

Su questa strada, i siti web potranno configurarsi in base agli interessi dei visitatori e i motori di ricerca riusciranno a produrre risposte più appropriate alle ricerche degli utenti.

E per finire…

E per il prossimo giugno è già in programma un simposio sul semantic web da tenersi in Usa in una non ancora precisata località della costa pacifica.
Obiettivo: convertire gli scettici.

Non sarebbe bello riuscire ad andarci?

Una delle cose che vorrei fare nel prossimo futuro e’ fornire i dettagli magari non troppo tecnici per capire in pratica i vantaggi di questo nuovo passo avanti del Web…

Diciamo che fino adesso il neonato non parlava, ma adesso comincia a fare dei piccoli lamenti..

Immaginatevi quando iniziera’ a parlare :)

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Un piccolo appunto:
si parla tanto di feed RSS e della rivoluzione di lettura dei siti Web…

ok: possiamo essere d’accordo con questa affermazione, il problema e’ che qualcuno deve pur pagare questo splendido servizio…

Attualmente i fornitori di hosting fanno pagare lo spazio fisico e la banda consumata dal sito stesso: e come entrate eventuali c’e’ la pubblicita’ nel sito stesso… con i feed RSS pero’ l’utente non va piu’ nella home page del sito…

EFFETTO: le entrate pubblicitarie crollano e il traffico aumenta…

Senza considerare il fatto che se uno imposta dei controlli orari al feed il traffico aumenta anche troppo… e qui bisogna affidarsi al buon senso degli utenti da come impostano il feed reader…

Visto che poi la cosa viene fatta automaticamente e l’utente nemmeno se ne accorge..

E’ quindi ovvio che stanno partendo delle iniziative per includere anche la pubblicita’ nei feed RSS..
-> Prime prove di banner nei feed RSS

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento