Tutti noi abbiamo delle idee… partiamo sempre da delle idee e cerchiamo di metterle in pratica.

Nell’informatica ma in tutti i lavori che si basano anche sulla creativita’ questo e’ pane quotidiano: abbiamo una problematica da risolvere e si cerca un modo funzionale e veloce per risolverla…

E’ la fase di progettazione: e visto che di solito ci sono dei costi ( ore di lavoro, materiali etc ) occorre presentare queste idee in qualche forma per motivare il lavoro da fare…

Parlando dell’informatica in effetti questa cosa e’ un dramma: a livello di progetti innovativi poche, anzi quasi mai le persone hanno capito VERAMENTE le idee che avevano di fronte…

Mi vengono in mente due esempi un po’ forti, se volete…

  • Xerox e la GUI: quando i dirigenti della Xerox non hanno capito l’importanza dell’invenzione del mouse e dell’interfaccia grafica… l’idea in questo caso si poteva anche provare ( in realta’ e’ stato anche il mercato a non comprendere tale impatto inventivo )
  • il CERN e Tim Berners-Lee, l’inventore del Web: i primi tempi e’ stato molto difficile far capire l’importanza di tale strumento e quasi nessuno pur potendolo provare in piccolo l’ha sovvenzionato

La storiella che mi ha provocato si trova qui, ed e’ in inglese:

-> You can’t tell people anything

What’s going on is that without some kind of direct experience to use as a touchstone, people don’t have the context that gives them a place in their minds to put the things you are telling them.
The things you say often don’t stick, and the few things that do stick are often distorted.
** Also, most people aren’t very good at visualizing hypotheticals, at imagining what something they haven’t experienced might be like, or even what something they have experienced might be like if it were somewhat different.**

Eventually people can be educated, but what you have to do is find a way give them the experience, to put them in the situation.
Sometimes this can only happen by making real the thing you are describing, but sometimes by dint of clever artifice you can simulate it.

I riferimenti invece ai due fatti raccontati sono qui:

-> “Weaving the Web“ - la visione completa del Web raccontata dal suo creatore… un libro bellissimo del quale a breve scrivero’ una recensione

-> Xerox PARC

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Non so se ve ne siete resi conto ma il Web e’ molto diverso da qualche anno fa, e sta vivendo una fase molto promettente a mio parere.
Tra l’altro e’ molto piu’ interattivo ed e’ molto piu’ facile pubblicare i propri contenuti anche per i non tecnici e questo sta segnando un aumento costante sia dei siti che dei contenuti stessi…

Il diffondersi di XML e di servizi ad esso piu’ o meno correlati sta facendo nascere nuovi servizi per i siti Web: ma non solo.
Anche l’uso della banda larga sta facilitando questo sviluppo…
essere sempre connessi fa diventare la Rete una cosa trasparente e l’utente tra poco nemmeno si pone il problema di essere collegato.. lo sara’ sempre…

Infatti si inizia ad usare la Rete come un qualcosa di simile ad un bus del computer…
la Rete stessa e’ diventata terreno per applicazioni distribuite sempre piu’ user friendly e sempre piu’ leggere…
Basti pensare a GMail e al diffondersi dell’uso di XMLHttpRequest ( in parole povere una modalita’ di interazione con il server senza fare il refresh della pagina )

In qualche modo si sta tornando alle origini e si riqualificano tecnologie considerate quasi superate ( come Javascript o CSS.. da molti e per molto tempo snobbate.. ).. insomma e’ una vera e propria evoluzione…

Dopo alcuni anni di rodaggio si stanno iniziando a comprendere le vie piu’ semplici per ottenere risultati usabili e leggeri.

Una cosa molto importante e’ che con i blog ma non solo sembra sia tornata l’importanza del contenuto scritto nelle pagine Web: questa e’ la base della condivisione dell’informazione…
Giusto per farvi capire quanto velocemente sta cambiando la situazione e quanto i blog siano un elemento innovatore e destabilizzante fate una prova:

  • usate Google per cercare un contenuto recente di vostro interesse
  • usate Technorati per fare la stessa ricerca scrivendo tag:parola o parola1+parola2 nel campo testo

E questa e’ solo la punta dell’iceberg: i blog aumentano il contesto a quello che scriviamo…

I contenuti possono essere raccolti per data di emissione e quindi la “freschezza” del contenuto stesso e’ di facile individuazione…

Il diffondersi dell’uso dei tags per quanto non previsto dagli standard attuali della semantica sta gia’ aiutando parecchio: pensiamo alle immagini…

L’uso di Flickr permette infatti l’associazione di tags anche alle immagini creando un archivio di immagini raggiungibili secondo modalita’ mai viste fino ad oggi…

Dopo la fiammata iniziale del multimediale sul Web si sta tornando ad una dimensione di usabilita’ e di priorita’ dei contenuti… insomma ogni cosa sta rientrando nella sua giusta dimensione.

Ma nello stesso tempo va aumentando la disponibilita’ di dati in formato XML e RDF pronti per essere usati da applicativi “intelligenti”…

Il problema e’ che i tags sono per loro stessa natura un compromesso: RDF e le ontologie forse ancora troppo complesse per essere usate e tags forse troppo semplici per lo scopo che si prefiggono.. ma una via di mezzo sono sicuro verra’ trovata…

Basta dare un’occhiata a RDFdata.org per vedere una piccola parte dei dati con cui possiamo interagire..
-> RDFdata.org

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Allora ho messo mano al PlanetPlanet e sembra avere ottime potenzialita’…

In parole povere cos’e’ il Planet?

E’ un aggregatore di feeds RSS unito a un motore di template per gestire tramite HTML e CSS la presentazione degli stessi in modo del tutto automatico…

In parole povere dati i feed da tenere d’occhio, lui li prende e li stampa in modo standard a seconda delle nostre esigenze: nel Web quasi tutti i siti che indicano planet usano questo software…

Faccio un esempio:

-> Planet RDF
e’ un portale di aggregazione contenuti di feed dedicati a problematiche relative a questo tema…
**
VANTAGGI**: se vengono divisi per tema allora una persona puo’ rimanere aggiornata semplicemente seguendo un portale e il feed relativo…

Bello,no?

Ora cosa mi serve sul sito un aggregatore simile?

Devo ancora capire del tutto, ma almeno inizialmente e’ un modo per offrire una finestra sul materiale che mi riguarda:

  • Blog - ultimi post relativi a questo blog
  • links personali del.icio.us - visibili i miei ultimi link inseriti
  • materiale tratto da Flickr - ho appena aperto un account: foto e tag :)
  • altre risorse raggiungibili tramite RSS e RDF

E’ piu’ che altro un modo di unire queste risorse sociali in qualcosa di dinamico e individuale…

Vedremo cosa ne esce fuori…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento