Federico ha proposto un’intervista ad uno degli inventori del Web, quello meno famoso forse…
Dove ci sono condensate perle di saggezza e verita’, che in un modo o nell’altro cerco di portare avanti nel mio piccolo…
Ma che trovo quanto mai attuali e fondamentali, per capire come lottare per quello che E’ la Rete, per quello che E’ il Web e la POTENZIALITA’ di quello che potra’ essere, seguendone i principi fondanti.

Sull’annoso problema della net neutrality, Cailliau si dimostra pessimista: «è strano quello che la gente è pronta ad accettare. Pensiamo ai cellulari. Tutti i cellulari in commercio sono apparecchi chiusi, nei quali ora la casa produttrice, ora i provider telefonici impongono blocchi e limitazioni. Eppure le persone accettano questi limiti senza porsi troppe domande. Quello che mi spaventa è come le giovani generazioni, che dovrebbero comprendere meglio di noi queste tecnologie, non si preoccupino in alcun modo dei pericoli di questo accentramento di poteri.

Per questo, mi conforta vedere che certe battaglie si portano avanti, e bisogna sempre piu’ creare CONSAPEVOLEZZA, proprio come sta cercando di fare il grande Quintarelli:
-> Perché è necessario capire il web

Un accenno pragmatico

Per quanto riguarda l’attacco a Wikipedia, in parte condivisibile dal lato tecnico, aggiungo un elemento di questi giorni alla discussione, un passaggio che ritengo fondamentale nel far capire cosa significa iniziare a completare la grande VISION del Web, nelle sue forme evolutive…
-> Sleek zLinks Weaves Tightly Meshed Links on the Web

In the early days of the Web, links were used solely to visit specific Web pages or locations within those documents. Somewhat later, actions such as searching or purchasing items could be associated with a link. Most recently, with the emergence of the semantic Web, the very nature of the link has become ambiguous, potentially representing any of the link’s former uses or either direct or indirect references to data and resources.

Questi passaggi sono fondamentali per capire le direzioni e le potenzialita’ presenti nel Semantic Linking…

The emergence of linked data and the semantic Web (or at least the provision of data via the structured Web) are making the use of the link more complicated and ambiguous. Moreover, sometimes a link is an indirect reference to where data exists, and not the actual resource itself.

What Zitgist’s zLinks does is to make these uses explicit and to remove ambiguities. Further, if a link is not to an actual resource but only a reference to it, zLinks resolves to the link’s correct destination. And, still further, a zLinks link is the gateway to still additional links from its reference destination, making the service a powerful jumping off point in the true spirit of the interlinked Web.

Come, perche’, e soprattutto, cosa implica tutto questo, a breve…

Per ora lo sto testando sul blog di Fullout, ma la vera novita’ e’ nella capacita’ di annotare la singola pagina Web, in forma semantica e finalmente usabile…

With zLinks, we wanted to take a first step toward editing and publishing stuff on the Semantic Web. We wanted to let people annotate their embedded URLs with some thoughts, some remarks, etc.

Da Turbocharge your Links with zLinks

L’antefatto e’ presente qui, in questo post introduttivo, nel quale Frederick spiega cosa sta facendo…
-> Blogs, Wordpress, Zitgist and the Semantic Web

Da idee vecche che mi giravano in testa, a qualcuno che ha reso operativa qc sintesi comune…
Questo e’ innovare, nel senso della Rete…
E queste cose, questo connubio di potenzialita’ inespresse che trasformano il nostro modo di gestire e creare informazione, non sarebbero possibili SENZA la Net Neutrality, senza il fatto che e’ possibile innovare nel sistema SENZA dover chiedere il permesso, ma solo seguendone le regole e i principi…
Non dimentichiamo cosa abbiamo, e rendiamolo sempre piu’ chiaro, e limpido.

Altri dettagli in merito prossimamente…
E una spiegazione per i neofiti a questi concetti…
Assieme ad una spiegazione di massima, e i primi utilizzi reali, con le impressioni d’uso…

semantic web in progress

A very good work Fred .)

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Molto si sta muovendo…
Qualche dritta al volo…

-> OpenID plugin for Wordpress

-> Retrieving FOAF profile from OpenID

Prossime prove operative sul blog di FullOut e sul nuovo dominio che dedichero’ ai temi semantici in lingua inglese…
E a contenuto tecnico elevato, non divulgativo come ho sempre considerato questa mia area…

Per due motivi:

  • in italiano c’e’ molto poco su questi temi ( tranne rari casi ), e non mi piace veder esclusi i molti che non possono digerire l’inglese e che non vogliono filtrare tutto il materiale in essere: ho volutamente esplorato i lati comunicativi meno tecnici e di facile comprensione, anche per aiutare me stesso ad interiorizzarli .)
  • prima che a livello tecnico, il Semantic Web e’ una visione ed una metodologia nuova, che mette in crisi diverse tecnologie e modi di pensare: c’e’ un approccio filosofico che ho cercato di comprendere e di far comprendere nel tempo che crescevo, condividendo in questo blog le novita’ e gli elementi che ho ritenuto interessanti

Ora si vuole passare il ponte, oltre a continuare la divulgazione…
Sto per oltrepassare la soglia…

Let’s start semweb .)

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Guardando la raccolta di spunti che il caro Danny ha ricominciato a fare con maggiore regolarita’ ( adesso lavora per Talis, per chi non lo sapesse ), emerge sicuramente una cosa: si stanno muovendo diverse pedine nella grande scacchiera del Semantic Web…
-> This Week’s Semantic Web

E si stanno aggiungendo sempre nuovi pezzi… ( tra cui anche Microsoft, che citavo qc giorno fa… )
E’ l’anno giusto, per verificare con mano quanto queste tecnologie ci possano semplificare la vita.

Mi mettero’ anche in prima persona, sempre piu’ a verificarlo anch’io, all’interno di FullOut, e vedremo cosa ne viene fuori.

La cosa certa e’ che sto vivendo la divisione sempre piu’ netta delle persone che vivono il flusso informativo e che seguono certe tematiche ( magari avanzate, certo ) e che ne stanno aiutando anche l’evoluzione e il completamento, mentre rimane sempre piu’ tagliato fuori il blocco di persone che sono fuori del flusso.

Vuoi per competenze, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per tutta una serie di motivi, non ultimo il digital divide ( in questo senso, qualcosa si fara’ assieme anche agli altri due moschettieri probabilmente, con il tema m.a.n. at work… )
Con le prime che hanno una crescita esponenziale di consapevolezza, azzardo io.

Proprio per questo vorrei confrontarmi sempre piu’ sull’approccio giusto da tenere per spiegare il reale valore aggiunto del corretto uso di certi strumenti e di certe tecnologie.

Propongo una piccola sintesi di quello che ho letto recentemente, e che unisco per chiarire la potenzialita’ che abbiamo davanti…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento