Gestire un sito nell’era del semantic web significa riuscire ad avere dei tools semplici e intuitivi per rendere tutti i metadati possibili e anche i dati del sito stesso disponibili in versione “semantica” e non solo leggibile in XHTML ad esempio.

Questa in pratica e’ l’evoluzione del Web attuale: da un Web di documenti ad un Web di dati… consultabili sia dalle persone che dagli agenti software automatici.

Il problema e’ che ancora non esiste tutto il parco software per fare questo, ma pian piano ci arriveremo: intanto pero’ alcuni servizi molto utili posso essere resi semanticamente corretti,no?

Parliamo ad esempio di del.icio.us: un servizio che uso tutt’ora, molto utile ma che potrebbe essere usato molto meglio in chiave semantica..

E poi una forma ridotta potrebbe essere inserita nel sito stesso, in locale e sotto il mio controllo: anche perche’ se un giorno il sito va giu,che si fa?

Attualmente sono gestibili dalle API interne e dal file RSS di supporto…

E se volessimo di piu’?

Tra l’altro pur essendo un servizio gratuito il codice non e’ scaricabile ne’ visibile, quindi e’ una soluzione chiusa

Ho trovato questo progetto, Scuttle, che a quanto pare e’ in PHP e vuole essere una soluzione open a questo problema…
il lavoro da fare e’ oltre a completarlo, anche aggiungere un livello basato su RDF, visto che stiamo parlando di risorse sul Web,no?

A breve alcune idee al riguardo, dopo averne esaminato il codice…

Riferimenti:

-> Scuttle

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Ai posteri l’ardua sentenza…

Sara’ anche il primo di aprile, ma GMail oggi presenta delle novita’ interessanti:

  • lo spazio va aumentando a vista d’occhio sul contatore a fondo pagina.. e sembra debba arrivare a 2GB di spazio…
  • la possibilita’ di mandare le mail con formattazione avanzata ( colori e elementi vari grafici.. ).. credo lo faccia tramite HTML ma sinceramente spererei di no… a mio parere sono cose che non servono alla mail

Questo parte del comunicato:

Storage is an important part of email, but that doesn’t mean you should have to worry about it. To celebrate our one-year birthday, we’re giving everyone one more gigabyte.
But why stop the party there? Our plan is to continue growing your storage beyond 2GBs by giving you more space as we are able.
We know that email will only become more important in people’s lives, and we want Gmail to keep up with our users and their needs. From Gmail, you can expect more. [Google]

Ora visto che l’anno scorso proprio oggi e’ stato presentato GMail puo’ darsi che non si tratti di uno scherzo…

Comunque gia’ un GB mi pare uno spazio pazzesco per l’uso della mail, il doppio e’ qualcosa di folle..

Poi e’ ovvio che siamo stimolati dall’usare questo spazio per altro motivi: anche perche’ non lo paghiamo :)

Ma un pensierino lo farei: molti utenti sarebbero cosi’ invogliati dal non cancellare MAI la loro posta.. e questo a chi gioverebbe? Pensiamoci…

Rimane il fatto che l’interfaccia e il servizio sono inpeccabili e tutt’ora la uso in modo molto proficuo… consapevole pero’ anche dei lati meno chiari…

E sorpreso da quando hanno inserito anche l’accesso POP… non lo avrei mai pensato

Non so voi ma la capacita’ di raggruppare le mail di risposta tutte insieme e raccogliere cosi’ i dialoghi e’ la mia preferita in assoluto…

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Non so se ve ne siete resi conto ma il Web e’ molto diverso da qualche anno fa, e sta vivendo una fase molto promettente a mio parere.
Tra l’altro e’ molto piu’ interattivo ed e’ molto piu’ facile pubblicare i propri contenuti anche per i non tecnici e questo sta segnando un aumento costante sia dei siti che dei contenuti stessi…

Il diffondersi di XML e di servizi ad esso piu’ o meno correlati sta facendo nascere nuovi servizi per i siti Web: ma non solo.
Anche l’uso della banda larga sta facilitando questo sviluppo…
essere sempre connessi fa diventare la Rete una cosa trasparente e l’utente tra poco nemmeno si pone il problema di essere collegato.. lo sara’ sempre…

Infatti si inizia ad usare la Rete come un qualcosa di simile ad un bus del computer…
la Rete stessa e’ diventata terreno per applicazioni distribuite sempre piu’ user friendly e sempre piu’ leggere…
Basti pensare a GMail e al diffondersi dell’uso di XMLHttpRequest ( in parole povere una modalita’ di interazione con il server senza fare il refresh della pagina )

In qualche modo si sta tornando alle origini e si riqualificano tecnologie considerate quasi superate ( come Javascript o CSS.. da molti e per molto tempo snobbate.. ).. insomma e’ una vera e propria evoluzione…

Dopo alcuni anni di rodaggio si stanno iniziando a comprendere le vie piu’ semplici per ottenere risultati usabili e leggeri.

Una cosa molto importante e’ che con i blog ma non solo sembra sia tornata l’importanza del contenuto scritto nelle pagine Web: questa e’ la base della condivisione dell’informazione…
Giusto per farvi capire quanto velocemente sta cambiando la situazione e quanto i blog siano un elemento innovatore e destabilizzante fate una prova:

  • usate Google per cercare un contenuto recente di vostro interesse
  • usate Technorati per fare la stessa ricerca scrivendo tag:parola o parola1+parola2 nel campo testo

E questa e’ solo la punta dell’iceberg: i blog aumentano il contesto a quello che scriviamo…

I contenuti possono essere raccolti per data di emissione e quindi la “freschezza” del contenuto stesso e’ di facile individuazione…

Il diffondersi dell’uso dei tags per quanto non previsto dagli standard attuali della semantica sta gia’ aiutando parecchio: pensiamo alle immagini…

L’uso di Flickr permette infatti l’associazione di tags anche alle immagini creando un archivio di immagini raggiungibili secondo modalita’ mai viste fino ad oggi…

Dopo la fiammata iniziale del multimediale sul Web si sta tornando ad una dimensione di usabilita’ e di priorita’ dei contenuti… insomma ogni cosa sta rientrando nella sua giusta dimensione.

Ma nello stesso tempo va aumentando la disponibilita’ di dati in formato XML e RDF pronti per essere usati da applicativi “intelligenti”…

Il problema e’ che i tags sono per loro stessa natura un compromesso: RDF e le ontologie forse ancora troppo complesse per essere usate e tags forse troppo semplici per lo scopo che si prefiggono.. ma una via di mezzo sono sicuro verra’ trovata…

Basta dare un’occhiata a RDFdata.org per vedere una piccola parte dei dati con cui possiamo interagire..
-> RDFdata.org

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento