Non ho scritto per molto tempo in queste pagine, ma uno dei post più gettonati attraverso cui si arriva a questo blog è quello sui dati strutturati, e come li recepisca davvero Google.

-> Dati strutturati in Google: quali recepisce? Schema.org, RDFa e microdati

Stiamo parlando di un post degli inizi del gennaio 2013: molta acqua è passata sotto i ponti, specie considerando che su questo tema c’è sempre stata davvero molta confusione. Specie lato Google, che non ha mai del tutto chiarito il rapporto di causa-effetto tra investimento in questo maggior costo nell’attività di pubblicazione del contenuto, rispetto alle conseguenze positive nella visualizzazione delle SERP attraverso i Rich Snippets.

Anche in Italia se ne parla maggiormente di più rispetto ad alcuni anni fa, e con dovizia di particolari, in articoli come questo:
I dati strutturati: cosa sono e come aiutano la SEO

Mai come oggi il tema inizia ad essere compreso per quello che davvero è: un cambiamento bello grosso per il modo di rispondere alle domande poste a Google.

Si accorcia la filiera sulla “search” ovvero si abbrevia il mondo di ottenere informazioni e conoscenza, le pagine dei siti Web saranno sempre più “saltate”: ci sono e ci saranno nella pagina delle SERP alcune informazioni “fattuali”, e non lo dico solo io. Per abilitare le Google Cards di Google Now o una loro versione mobile, anche grazie al Google Knowledge Graph.
Mostrando quidi direttamente nella pagina dei risultati quello che stiamo cercando, estrandolo direttamente dalla pagina del sito Web di destinazione.

Imagine a world in which there was still an internet, but no websites. A world in which you could still look for and find information, but not by clicking from web page to web page in a browser.

A world where you could search the web from any internet-connected device without needing to visit a website to start your search.

A world where search engines provided answers directly to your questions, rather than returning a list of websites where an answer might be found.

It’s a world not all that different than our own, because of course we already live in a world where we can ask questions by diverse means on diverse devices and expect a direct answer in response.

Questa cosa già accade in alcuni ambiti, con quesiti molto basici, ma che devono far riflettere sulle conseguenze. Un esempio di una domanda banale: che ora è in questo istante a Quito?

Un esempio del Google Knowledge Graph e del QA di Google

Giocando con JSON-LD e Wordpress

Visto che ci serve capire come migliorare la proprio presenza “fattuale” nelle SERP, proviamoci con JSON-LD, il formato Linked Data ben digerito da Google negli ultimi tempi.
Da qualche settimana sto provando l’approccio JSON-LD consigliato in questo tutorial:

-> Implementing JSON-LD in WordPress

Ho copiato un file PHP leggermente modificato, ed inserito la chiamata a quella funzione nel tema attualmente attivo. Ho avuto qualche problema ad impostare alcuni valori, specie per non settarli via plugin classici come “All In One SEO”, che ripetevano e si sovrapponevano all’informazione strutturata.
Provando a visualizzare i dati strutturati con il tool di anteprima di Google capirete un po’ le impostazioni che ho dato per adesso.

-> https://developers.google.com/structured-data/testing-tool?url=http%253A%252F%252Fwww.dagoneye.it%252Fblog%252F

Specie nell’ottica di utilizzare JSON-LD per abilitare azioni vere e proprie, come quelle che Google ha già attivato nell’interfaccia di Gmail, o in altre occasioni, come nel caso di eventi da inserire o meno nel proprio calendario:
-> Rsvp Action - Email markup

Gmail e le azioni abilitate via JSON-LD

Vediamo tra qualche settimana cosa accadrà…

Riferimenti per approfondire