Molto si sta muovendo…
Qualche dritta al volo…

-> OpenID plugin for Wordpress

-> Retrieving FOAF profile from OpenID

Prossime prove operative sul blog di FullOut e sul nuovo dominio che dedichero’ ai temi semantici in lingua inglese…
E a contenuto tecnico elevato, non divulgativo come ho sempre considerato questa mia area…

Per due motivi:

  • in italiano c’e’ molto poco su questi temi ( tranne rari casi ), e non mi piace veder esclusi i molti che non possono digerire l’inglese e che non vogliono filtrare tutto il materiale in essere: ho volutamente esplorato i lati comunicativi meno tecnici e di facile comprensione, anche per aiutare me stesso ad interiorizzarli .)
  • prima che a livello tecnico, il Semantic Web e’ una visione ed una metodologia nuova, che mette in crisi diverse tecnologie e modi di pensare: c’e’ un approccio filosofico che ho cercato di comprendere e di far comprendere nel tempo che crescevo, condividendo in questo blog le novita’ e gli elementi che ho ritenuto interessanti

Ora si vuole passare il ponte, oltre a continuare la divulgazione…
Sto per oltrepassare la soglia…

Let’s start semweb .)

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Guardando la raccolta di spunti che il caro Danny ha ricominciato a fare con maggiore regolarita’ ( adesso lavora per Talis, per chi non lo sapesse ), emerge sicuramente una cosa: si stanno muovendo diverse pedine nella grande scacchiera del Semantic Web…
-> This Week’s Semantic Web

E si stanno aggiungendo sempre nuovi pezzi… ( tra cui anche Microsoft, che citavo qc giorno fa… )
E’ l’anno giusto, per verificare con mano quanto queste tecnologie ci possano semplificare la vita.

Mi mettero’ anche in prima persona, sempre piu’ a verificarlo anch’io, all’interno di FullOut, e vedremo cosa ne viene fuori.

La cosa certa e’ che sto vivendo la divisione sempre piu’ netta delle persone che vivono il flusso informativo e che seguono certe tematiche ( magari avanzate, certo ) e che ne stanno aiutando anche l’evoluzione e il completamento, mentre rimane sempre piu’ tagliato fuori il blocco di persone che sono fuori del flusso.

Vuoi per competenze, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per tutta una serie di motivi, non ultimo il digital divide ( in questo senso, qualcosa si fara’ assieme anche agli altri due moschettieri probabilmente, con il tema m.a.n. at work… )
Con le prime che hanno una crescita esponenziale di consapevolezza, azzardo io.

Proprio per questo vorrei confrontarmi sempre piu’ sull’approccio giusto da tenere per spiegare il reale valore aggiunto del corretto uso di certi strumenti e di certe tecnologie.

Propongo una piccola sintesi di quello che ho letto recentemente, e che unisco per chiarire la potenzialita’ che abbiamo davanti…

Continua a leggere

Ok, questa e’ grossa, manco fosse il primo aprile…
-> Interactive Media Manager

IMM Introduces Powerful Metadata Framework
Interactive Media Manager introduces a powerful, XML-based metadata model that uses the Resource Description Framework (RDF) and Web Ontology Language (OWL) specifications from the World Wide Web Consortium. This RDF model allows companies to add nuance and intelligence to media management beyond what is possible with traditional metadata. Computers can automatically understand complex relationships between media assets and categories.
Potential benefits of this approach include: improved search relevance, enhanced workflow tracking, and automatic transfer of metadata properties to new assets during transcoding. Most importantly, the IMM RDF model overcomes traditional barriers to metadata sharing between external systems.

Giustamente, son perplesso: e non sono il solo… Anche David non scherza

But to create a production app and to talk about the advantages of RDF and OWL as open standards is impressive.

Mi son perso qualcosa: sembra che alla Microsoft qualcuno usi la testa, senza re-inventare la ruota e gli standard…
Via Henry

Ma allora Astoria ( altre info ), che re-inventa anche RDF? Mah…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento