Mentre sto testando i plugin sui metadata che accennavo nel post precedente, ecco qualche articolo che tocca argomenti tecnici interessanti…

  • Google Sitemaps

    The service is still in beta, and Google calls it “an experiment in web crawling,” but many recent developments on the web make it an especially useful idea. For one thing, with the rise of weblogs there are so many more episodic websites, which are intended to change frequently.

  • Get started now with Eclipse

    Eclipse is an open source community whose projects are focused on providing an extensible development platform and application frameworks for building software. This article gives you links to the latest version of Eclipse, information on IBM’s involvement with Eclipse, and a guide to some of the most interesting Eclipse projects. Learn what Eclipse is good for, why it is important, how you can get started, and where to learn more about it.

  • Make the Google API Open!

    An open message to Microsoft and Yahoo, and major implementors of search engines: Please clone the Google API, without the limits.

  • Master, what is the meaning of Live?
    Alcune interessanti opinioni sui nuovi web services targati Microsoft, dei quali parla anche Punto InformaticoIo guarderei Netvibes per capire di chi sono le idee… e chi e’ piu’ bravo a metterle in pratica senza tanta pubblicita’…

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Il filone triste che in questi giorni sto seguendo in alcune implicazioni tecniche presenta nuova carne al fuoco purtroppo…

Oggi a pranzo stavo guardando casualmente il TG5 e parlando degli attentati di ieri in Egitto e’ venuto fuori un servizio interessante…
A quanto pare tempo fa hanno arrestato un sunnita in possesso di mappe satelittari di Roma con alcuni obbiettivi segnati, probabilmente per un prossimo attentato contro l’Italia…Fin qui tutto e’ possibile, ma mentre la giornalista ne parlava hanno fatto vedere alcune immagini satellitari di Roma tratte indovinate un po’ da dove? :)

Google Maps of course!!

Ora questo era assolutamente sicuro visto che in alto a sinistra si vedeva chiaramente la freccia bianca puntata verso il basso del navigatore puntatore del servizio tanto discusso di Google…

La mia domanda ora e’ questa: possibile che abbiano trovato quelle stesse immagini in mano ad eventuali terroristi, o ci sono anche altre possibilita’?
Tipo:

  • per rendere piu’ succoso il servizio le hanno prelevate da Google Maps giusto per far capire allo spettatore di cosa si stava parlando
  • hanno trovato realmente quelle immagini in mano al presunto terrorista

Se fosse vera la seconda allora se per caso ci fermano per strada con qualche stampata di Google Maps ci arrestano per 48 ore come pseudo-terroristi? Magari perche’ abbiamo segnato qualcosa sulla cartina?
Qual’e’ il confine tra un uso libero di tale servizio e un uso criminale? E come si fa a saperlo a priori?

Ci sono parecchi interrogativi sulle possibilita’ e nessuno mi piace: per non parlare dell’ennesima scusa per chiudere un servizio assai utile in nome della sicurezza mondiale…

La cosa triste e’ che nel servizio tale aspetto non e’ stato chiarito, e non mi pare una cosa da poco conto…forse pensavano che nessuno se ne accorgesse?

Mah… il confine tra la liberta’ di pensiero e le norme di sicurezza non e’ mai stato tanto labile…

Per non parlare della possibilita’ che tale servizio venga chiuso…

Un’opinione interessante da MrReset:

La differenza, è certamente sostanziale utilizzando i sistemi informatici, ma minima.
Mi chiedo, infatto, se i software di cartografia che usiamo nei navigatori satellitari, non possano già essere un pericolo per attacchi terroristici. Di fatto, cun una cartina, una macchina imbottita di esplosivo può entrare in Italia e trovare Piazza San Pietro senza che questo terrorista siama mai venuto nel nostro paese.
Per questo, immagino, ci sono i servizi segreti, l’intelligence e quant’altro. Almeno mi auguro che sia così. E che ci sia qualcuno che ascolti i messaggi che queste organizzazioni producono. L’undici settembre ha inseganto qualcosa.

Non cerchiamo nella tecnologia qualcosa che non esiste, e non attribuiamo alla tecnologia colpe o problemi che non ci sono.

Perfettamente d’accordo con l’ultima frase,voi no?

Riferimenti:

-> Google Maps
-> Il terrorismo e Google Maps

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Dopo praticamente due mesi di vita, e’ gia’ iniziata la piaga dello SPAM nei commenti…

Una cosa della quale avevo solo sentito parlare, e che da adesso in poi sara’ parte anche di questo blog: ma per fortuna nel frattempo e’ stato fatto parecchio per combattere questa piaga…

Infatti Wordpress dalla versione **1.5 **( quella che vedete ) ha integrato di default un piccolo automatismo e un efficace controllo dello spam nei commenti…almeno per quello che ho visto fin’ora…

Ci sono due questioni in gioco qui:

  • l’inserimento dell’attributo rel=’nofollow’ nei link inseriti nei commenti
  • un motore integrato di controllo automatico dei commenti inseriti ( nonche’ della moderazione )

Parliamo del famoso nofollow:

E’ il frutto di una cooperazione tra motori di ricerca attorno a fine gennaio…

Nei links interni ai commenti e’ ora possibile associare un attributo nuovo, rel=”nofollow” appunto per fare in modo che i robots automatici dei motori non indicizzino tale contenuto.

Questo per il PageRank di Google ad esempio e’ un modo per rendere ininfluenti ai fini del ranking tecniche simili: infatti lo scopo di questo spam e’ far salire di ranking i siti in oggetto aumentandone i links in entrata.

Il fatto che tutti i motori siano stati d’accordo nell’implementare tale trucchetto e’ sintomo anche dell’importanza della lotta contro lo spam da parte di tutti i soggetti coinvolti…

L’altro tool inserito in Wordpress e’ la moderazione dei commenti, non solo per tutti i commenti ma anche per quei commenti che rientrano in certe categorie…
Ad esempio quei commenti che hanno un num di link superiore ad un limite personalizzabile, oppure quelli che contegono determinate parole chiave…

Il problema nasce pero’ per il fatto che di DEFAULT il nofollow e’ attivo e non e’ possibile disattivarlo se non installando dei plugins esterni…

In effetti se il blog viene seguito costantemente eventuali commenti spammatori sfuggiti ai limiti imposti posso essere rimossi in breve tempo provocando quindi pochi danni…

e in tal modo si premia sempre chi commenta aumentandone il ranking…

Altrimenti potremmo avere l’effetto che nessuno piu’ commenti i post, visto che non ne ricaverebbe visibilita’.

A breve mettero’ un plugin per disattivare tale opzione:

basta avere il blog sotto controllo…

Riferimenti:

-> The no-follow agenda

-> Nofollow, un tag html per battere lo spam sui blog

-> Blog spam, adesso basta!

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento