A new interesting way of using blogs and trackback and social software…

To discuss about them and about Web2.0 idea…

-> Our First “Blogoposium” - Communicating the Ideas behind ‘Web 2.0′

Perhaps more importantly, what does the phrase “Web 2.0″ communicate to the non-technical community?
Does it imply that there will be a “Web 3.0″ or “Web 8.5″ one day? Is this really the best way to articulate the next evolution of web technologies? Is Web 2.0 just “a marketing concept used by venture capitalists and conference promoters to try to call another bubble into existence” as Dave Winer suggests?
[…]
The blogoposium will start on Wednesday, September 28th and run through Friday, September 30th
How to Participate
Simply tag your post with blogoposium1…
or Tag Relevant Articles with del.icio.us …
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Note that…

The first 30 trackbacks will receive a complimentary copy of the advanced uncorrected proof of Seth Godin’s The Big Moo (the book doesn’t come out till October).
Similar to TechCrunch, I’ll foot the bill for shipping for those of you in U.S. or Canada and ask $5 for those outside there.
If you see you are within the first 30, drop me a line with your shipping address. Limit one book per blogger.

Very interesting initiative, isnt’ it? :)

Via Danny Ayers

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Questa e’ buona…
Non so chi di voi ha letto un libro molto bello di un nostro scrittore ancora poco conosciuto, Tullio Avoledo..

Il libro in questione e’ “L’elenco telefonico di Atlantide“ ed e’ un romanzo molto interessante… non vi dico come ma questo progetto della BT c’entra molto con quello del romanzo…

E altro non dico per non rovinare la lettura…

Prendiamo spunto della notizia da Punto-Informatico:

..Regno Unito, dove un eminente tecnologo-futurologo si è lanciato in una singolare predizione: entro i prossimi quarant’anni la morte non significherà più perdere la memoria di un individuo.

[…]

Va da sé che “scaricare la memoria di un individuo”, di per sé un concetto fin qui espresso soltanto dalla fantascienza, non significa conservare tutte le altre caratteristiche della persona.
Ma Pearson non ne è convinto: “Stiamo già valutando come la struttura di un computer potrebbe trasformarsi in una coscienza: ci sono alcuni di noi che ritengono sia fattibile“.

La cosa interessante e’ che quello che racconta queste cose non e’ certo uno sprovveduto:

Ian Pearson, che guida il team di ricerca sulle tecnologie del futuro in British Telecom

Notevole direi…
E non ne sono particolarmente sorpreso visto che manca poco a raggiungere quel punto di progresso dove non avremo semplicemente piu’ problemi a gestire la memoria di massa dei computer…

Sara’ possibile in linea teorica salvare tutti gli impulsi dei nostri sensi ( che sono segnali elettrici ) in queste memorie… il problema sara’ riuscire a decodificarli… :)

Su questo tema c’e’ un volume in ApogeoOnLine che si puo’ scaricare gratuitamente:

-> Mediamorfosi

Un altro riguardante questi temi che ho appena trovato, ma che non ho ancora letto e’ questo:

-> Come ricorderemo la nostra vita in futuro?

Ognuno di noi documenta la propria vita in modo vario. C’è, chi tiene un diario, chi si limita a conservare qualche fotografia, chi gira autentici reportage con la propria videocamera sui fatti salienti della propria esistenza: nascite, matrimoni, viaggi, ecc.
Ma già oggi c’è anche chi ha dato vita a siti Web dedicati a se stesso o alla propria famiglia.

Sembra molto interessante…

Riferimenti:

-> Un supercomputer contro la morte?

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Questo sito ha come motivazione principale di fornirmi una base per sperimentare in prima persona le ultime tecnologie sul Web… e che con gli spazi gratuiti non sono riuscito a fare..

Anche perche’ una delle basi su cui si fonda il Web e’ il concetto di URI , cioe’ il fatto di avere un modo univoco di identificare risorse a loro volta univoche: ma le URI devono essere persistenti per far funzionare il tutto…

E gli spazi gratuiti con la loro non garanzia e la loro mancanza di sicurezza faticano a rendere stabile il “pavimento” del Web; soprattutto quando qualcuno pretende dei servizi…

Giusto per la cronaca gli URI sono gli IDENTIFICATORI delle risorse, mentre le URL sono le LOCALIZZAZIONI delle risorse stesse: spesso questi coincidono, ma questa cosa non e’ automatica…

A breve scrivero’ qualcosa di piu’ esaustivo sulla questione URI-URL-URN con riferimenti chiari e semplici, quello che volevo segnalare era il fatto che una volta che sei sicuro del tuo dominio puoi creare del materiale di cui sei certo della sua persistenza…

E il web si fonda sulla persistenza…

Tornando a noi ecco qualche idea che a breve faro’ nel sito:

  • come prima pagina del sito pensavo di usare un aggregatore tipo Planet per raccogliere i feed che mi interessano assieme ai miei post su questo blog
  • inserire nella prima pagina magari a lato un menu che aggiorna automaticamente i miei link su del.icio.us

Se volete saperne di piu’ sull’architettura del Web e’ uscito da poco un documento molto esaustivo del W3C abb tecnico e in inglese ( a breve lo commentero’ nelle sue parti piu’ salienti ):

-> Architecture of the World Wide Web - Volume One

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento