Dicevo in un altro post dell’importanza per le aziende di capire che alla lunga e’ il marketing sano a vincere, mai come adesso che con i nuovi media anche il cliente puo’ far sentire la propria voce…

E in piu’ ci sono diversi fattori: il vecchio passaparola era fastidioso ma limitato e non ne rimaneva traccia…
Oggi con i blogs [ ma non solo ] invece possiamo tenerne traccia e soprattutto la visibilita’ e’ ben diversa: questo in teoria da’ maggior potere a noi poveri consumatori…

E’ ancora quello che penso: il fatto e’ che ci possono essere degli ostacoli anche belli grossi, ma alla fine se l’utenza e quindi i blogger fanno blocco in certi casi eclatanti si puo’ veramente farsi sentire

E’ il caso di Giuseppe Mayer: ne sono venuto a conoscenza via Mantellini
Raccontare il fatto sarebbe troppo lungo, quindi giro il testo di Mantellini stesso:

Ed alla fine di una lunga discussione nata da un post polemico di Giuseppe Mayer, proseguita sul blog di Gaspar e terminata qui con questo brillante post di Simone Lovati, pare che l’azienda torinese Ediprint di cui Giuseppe era scontento, aprira’ un blog. Meritano un link, sperando che le ipotesi di querela siano definitivamente accantonate.

I punti interessanti sono diffamazione != verita’ e la reazione sociale della blogosfera
una applicazione sociale del nuovo farsi media forse?

..il ritorno del vecchio adagio “l’unione fa la forza“ ? :)

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[ crosspost su VoIT ]

Sembra che il momento sia infine giunto: il 770 e’ disponibile per essere ordinato on line:

-> Nokia 770 Internet Tablet Store

Grazie al portale Internettabletalk per la lieta notizia!!

Purtroppo si sperava che il prezzo dovesse scendere e invece e’ rimasto sostanzialmente quello previsto: in Italia a 359 euri possiamo avere questo gioiellino…

Mi direte: ma in pratica merita questa spesa?

Intanto per quelli che non hanno letto o visto i miei pensieri al riguardo, consiglio di leggerli quanto prima

Poi per capire perche’ non e’ un telefono c’e’ questa interessante opinione…

-> 770 for surfing – a small phone for talking

Intanto e’ importante far sapere che un prodotto molto simile e’ uscito con Microsoft Windows XP Pro fornito installato da OQO:

-> OQO model 01 Ultra Personal Computer (XP Pro)
Il problema e’ che questo e’ un vero PC, con 20GB di disco e quant’altro…del costo di 1500euri…

La domanda e’ : a cosa serve un PC di 1 GHZ di queste dimensioni di batteria dalla durata indefinita ma probabilmente breve visto che per lo stesso prezzo posso avere un portatile molto piu’ potente? Cioe’ il significato e l’usabilita’ di un tool del genere? Mah…

Altre opinioni su quanto questo aggeggio non possa diventare un killer device

E a questo riguardo non perdetevi questa chicca che racconta la storia di questo futuristico device…

Per il resto io penso proprio che il Nokia lo prendero’ perche’ ha tutte le carte in regola per essere un device che faccia da ponte tra un PDA, un portatile e un semplice lettore di ebook e non solo… la portabilita’, il prezzo e il sistema piu’ longevo che si possa desiderare ne fanno un device vincente, senza contare l’estrema leggibilita’ che ci offre…

Infatti per il prezzo che ha gia’ solo il fatto di essere un lettore di PDF, di RSS e di qualsiasi documento ne vale l’acquisto, soprattutto per la salvaguardia della nostra vista :)

Riferimenti:

-> 770 for surfing – a small phone for talking
-> OQO model 01 Ultra Personal Computer (XP Pro)
-> OQO 01+ is out
-> Of Tiny Computers And Converged Devices

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Ho poco tempo, come al solito…

Ma una cosa la volevo segnalare: quando sembra che si possa iniziare un discorso serio su temi quali la liberta’ d’espressione e l’obiettivita’ delle cose, uno magari ci crede…

E invece a quanto pare le vecchie regole sono dure a morire: ma possibile che nessuno dello staff abbia capito la natura della Rete? E si che ormai il Web e’ scontato,no? Mah…

non è consentito effettuare alcun framing o linking alle risorse del presente Sito da tutte le risorse della rete, salvo previa autorizzazione scritta del titolare

-> Rockpolitik - pagina copyright

Non discuto del programma che ho visto a sprazzi, ieri pero’ mi e’ piaciuto lo scatch di Benigni, ma mi dispiace che sia molta fuffa per nulla… purtroppo…

Pensiamo solo se tutti facessero cosi’.. addio Web e addio Internet…

Grazie per la segnalazione a Mantellini e a Caravita..

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento